Foto e racconti di sci-alpinismo,trekking e ciaspole

fiore ha scritto:

bene, buon per voi
anche se secondo me è un po "tardiva"...

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Beh c'è già parecchia neve, quindi ben venga altra. Comunque siamo appena a inizio marzo, non è ancora tempo per la fine delle nevicate.

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Quest'anno poche gite, mi sono dedicato maggiormente ad altro, ma ieri c'era una giornata magnifica, sole caldo e bella primaverile a sud... era impossibile non approfittarne per una bella gita su neve!

Forma e materia


Il Re


Relax in discesa

Sabato 7 marzo - Riserva naturale regionale monte San Vicino e Canfaito

Da Pian dell'Elmo di Apiro (MC) a quota 990 metri imboccare la stradina individuabile di fronte a una centralina dell'Enel. Superata una sbarra e alcune case, il percorso prosegue al margine della pineta; subito dopo la carrareccia in leggera salita si biforca. Prendere a sinistra e inoltrarsi nella vegetazione. La pendenza comincia a farsi sentire e il tracciato continua su un sentiero che sale nel bosco. Questa è la parte più tecnica e impegnativa dell'itinerario; la salita, infatti, affronta subito un ripido strappo. Si procede poi in pianura e su una breve discesa, sempre immersi nella bellissima faggeta. Ancora un breve strappo e si esce sui prati sottostanti la cima del Monte Cipollara (quota m 1100); proseguire verso sinistra fino a trovare una mulattiera che continua a salire. Il paesaggio cambia: dal fitto bosco si passa ai pascoli dove il colpo d'occhio può spaziare; si pedala sovrastati dal Monte San Vicino e dai suoi boschi che in ogni stagione regalano ai visitatori i loro colori. L'ultimo tratto della carrareccia rientra tra gli alberi e sale con fondo sconnesso fino a terminare, chiusa da una sbarra, su una strada da imboccare a destra. Poche centinaia di metri e si arriva sui Prati Alti di San Vicino a m 1200 di quota; (da qui inizia il sentiero per l'escursione a piedi verso la vetta del monte). La strada prosegue il suo cammino sul versante meridionale del massiccio; la veloce discesa tra prati e faggi sparsi raggiunge un bivio dove si gira a sinistra. Il percorso, con un breve tratto di discesa, porta a un nuovo incrocio all'altezza di un monumento (accesso alla località di Canfaito); continuare ora verso sinistra sempre in leggera discesa. La strada si addentra nel bosco e scende veloce sul versante sud-est; arrivati su un ampio bivio prendere a destra e dopo due chilometri si entra nel piccolo centro di Elcito (San Severino Marche MC). Visitato il pittoresco e arroccato paese, ripartire verso Pian dell'Elmo affrontando nella direzione opposta la strada già percorsa in discesa. Ritornati sull'ampio bivio toccato in precedenza, abbandonare la strada che conduce a Canfaito prendendo la strada che scende sulla destra. La comoda strada prosegue sinuosa, offrendo notevoli scorci panoramici e una nuova angolazione del San Vicino; oltrepassato il centro ippico “Il Gaucho” (quota m 870) il tracciato torna a salire e sbocca sulla strada provinciale 90 (chiusa per neve) Girare a destra e con una breve discesa si raggiungono nuovamente le case di Pian dell’Elmo.

Il San Vicino


Abeti innevati


I prati alti


Uno dei numerosissimi faggi


Monumento a Canfaito


Elcito


Il monte San Vicino da Elcito


La chiesa di San Rocco




Elcito backcountry


Un'altra indimenticabile giornata trascorsa con la mia compagna


Alla prossima

Bravi tutti e due

Io purtroppo sto in pausa, ma il 26 parto e vado a fare scialpinismo in Friuli. Spero regga la poca neve che hanno

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bafio ha scritto:

[MENTION=47055]GIROBIKE[/MENTION].....vedo che avete parecchia neve,ma che anche il vento ha fatto il suo lavoro...
...

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Il vento è stato il vero protagonista di questo inverno nell'Appennino centrale, infatti nonostante la tanta neve in basso e nei luoghi riparati troviamo le creste e in genere i posti esposti al vento belli pelati. Come possiamo trovare in poca distanza accumuli di 2 mt e di pochi cm alla stessa quota.

Vabbè, i canali e le valli si sono ben riempiti anche grazie al vento, in primavera ci si divertirà quando il pericolo valanghe diminuirà.

bafio ha scritto:

[MENTION=47055]GIROBIKE[/MENTION].....vedo che avete parecchia neve,ma che anche il vento ha fatto il suo lavoro...

alcune delle tue foto sono veramente incredibili...come anche i posti....
la prima foto ha una luce incredibile....
posso chiederti se le sistemi con photoshop???

o-oo-oo-o

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Pier88 ha scritto:

Il vento è stato il vero protagonista di questo inverno nell'Appennino centrale, infatti nonostante la tanta neve in basso e nei luoghi riparati troviamo le creste e in genere i posti esposti al vento belli pelati. Come possiamo trovare in poca distanza accumuli di 2 mt e di pochi cm alla stessa quota.

Vabbè, i canali e le valli si sono ben riempiti anche grazie al vento, in primavera ci si divertirà quando il pericolo valanghe diminuirà.

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Bafio, non uso photoshop o altri programmi. L'unica modifica che faccio, talvolta, è di "tagliare" la foto.

Per quel che riguarda la neve e il vento, cerco di sintetizzare quello che mi è capitato domenica.
Avevamo intenzione di perlustrare una nuova zona poco prima dei Sibillini dove eravamo passati in auto la scorsa estate ed avevamo visto che c'era qualcosa di interessante da fare (anche in mtb)
La zona (Pievetorina 80 km da casa), compresa tra gli 800 metri e i 1300, credevamo fosse abbondantemente innevata ma una volta giunti in loco abbiamo constatato che la neve scarseggiava. C'era una strada chiusa al traffico per neve ma credevamo che dopo pochi metri, cambiando l'esposizione, ci sarebbe stata ancor meno neve e invece... (prosegue dopo ##)
Quindi abbiamo optato per il piano B (Santuario di Macereto nel parco dei Sibillini). Macchina e altri 30 km... A 750 metri c'era un'abbondante manto nevoso che faceva presagire un'ottima decisione del piano B. Arrivati al Santuario di Macereto (q. 1000 mt) c'erano circa 50 cm e abbiamo iniziato a scivolare salendo verso la direzione che ci eravamo proposti. Più salivamo meno neve c'era fino a che, a quota 1300 metri circa abbiamo dovuto fare retro-front perché impossibilitati a proseguire per lo "sporco" lavoro del vento che aveva spazzato la neve.
Mestamente ritorniamo in auto dopo circa 1 ora e 30. Decidiamo di tornare a Pievetorina per "vedere" la strada di cui sopra (##) chiusa al traffico. Ci incamminiamo a piedi certi che dopo poche centinaia di metri la neve ci avrebbe abbandonato. Il manto nevoso era di circa 30 cm e siamo riusciti a procedere (avevo le scarpe basse da "civile") sfruttando le impronte dei pneumatici di un trattore per raggiungere, dopo circa 3,5 km, un piccolo agglomerato disabitato. Tornati di nuovo al paese, in un bar, abbiamo chiesto informazioni per un eventuale prossima uscita. Oltre a questa informazione, dopo aver sentito le peripezie che eravamo andati incontro, ci è stato detto che, se avessimo proseguito la s.p. di Pievetorina, dopo il valico a circa 5 km avremmo trovato un "monte" di neve ad una quota di 750 metri!!!!!!!

Comunque, nonostante l'amarezza in bocca per quel che ci è successo (240 km in auto, 1,30 di sci e 1,30 a piedi stando attento che non mi entrasse la neve nei piedi), ho trascorso una bella domenica con la mia donna e carpito informazioni utili per i prossimi giri in mtb.

Proseguendo ancora nel discorso neve; avevamo pensato, la prossima settimana di andare in Val Maira ma c'è poca neve. E in Abruzzo c'è troppa neve e le condizioni meteo prevedono brutto tempo.
Sto in contatto con Fabio, speriamo di poter fare qualcosa..... Magari Etna???

A me piacerebbe tanto andare a fare scialpinismo in Marocco sull'Atlante. Prima o poi, prima o poi...

bafio ha scritto:

ma ormaii siamo in piena fase primaverile,con neve trasformata....
e vediamo un po' come proseguirà la stagione

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qui a ovest si annuncia un fine settimana da oltre 1m di neve...

Pier88 ha scritto:

A me piacerebbe tanto andare a fare scialpinismo in Marocco sull'Atlante. Prima o poi, prima o poi...

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fiore ha scritto:

non sei l'unico

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Vi consiglio, allora, il fantastico (e introvabile purtroppo) libro del mitico Michel Parmentier "Montagnes de la Méditerranée"... forse uno dei pochi veri scialpinisti di ricerca... in senso stretto!

fiore ha scritto:

non sei l'unico

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eheh sogni nel cassetto o-o

kikhit ha scritto:

...
Vi consiglio, allora, il fantastico (e introvabile purtroppo) libro del mitico Michel Parmentier "Montagnes de la Méditerranée"... forse uno dei pochi veri scialpinisti di ricerca... in senso stretto!

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Grazie per il consiglio. In effetti lo scialpinismo in terre più selvagge lontane da quelle nostrane mi ispira, oltre all'Atlante mi piacerebbe andare in Norvegia e nell'Europa dell'est.

Il cassetto ormai è pieno

Settimana bianca!

http://youtu.be/8RV9L2BtuBM

Giovedì parto per il Friuli, e ovviamente sta arrivando il brutto tempo... Speriamo di riuscire a fare qualcosa.

Sabato 21 marzo. Iniziamo l'escursione da Forca Canapine per dirigerci ai Pantani da dove imbocchiamo il sentiero CAI 64 che inizia nel bosco sotto il monte Dei Signori. Proseguiamo a lungo sempre su sentiero fino ad aggirare il monte Utero e giungere al bivacco F. Tosti dove abbandoniamo il 64 per dirigerci in località San Marco di Nottoria. Inizia la salita che ci porta ad aggirare il monte dei Signori per poi giungere (dopo aver percorso 150 metri sci in spalla per mancanza di neve) la sella tra il monte e i Pantani. Ritorno a Forca Canapine. Una avvincente escursione di circa 18 km per un dislivello di circa 600 in un zona mai frequentata prima a cavallo tra le regioni Umbria - Marche

I Pantani di Accumoli


La Laga


Bivacco F. Tosti










Avanti tutta!!!


La piana di Santa Scolastica di Norcia




Il "Termine". Cippo confinario 579 sul crinale a Nord della Forca dei Pantani


La giusta ricompensa a Castelluccio di Norcia


Alla prossima

I complimenti si sprecano.

Io Marzo l'ho praticamente saltato per via dell'influenza, si ricomincia sabato in Friuli, spero

Maciniamo un sacco di km con l'auto ma il desiderio di nuove escursioni cresce con il passare delle settimane. Cerchiamo zone poco frequentate e molto spesso non incontriamo nessuno (e ciò ci fa immensamente piacere). Sabato abbiamo avuto la fortuna di vedere un lupo! E poi anche altre impronte di 2/3 lupi
Con il prossimo fine settimana (PNALM) penso che chiuderemo la stagione ma stiamo valutando di passare la Pasqua nell'altopiano di Asiago.
Intanto vi propongo di seguito la nostra "giornata lavorativa" di venerdì 20....

Venerdì, visto il bel tempo, con Roberta, decidiamo di fare un giro S.F.E. con partenza dai Piani di Ragnolo (q. 1380). Saliamo ancora per circa 150 mt + per poi scendere al valico della Maddalena (q. 1455). Dopodichè scendiamo alla stazione sciistica di Sassotetto (q. 1300) per poi risalire al valico e salire al monte Sassotetto (q. 1624 mt) dove terminano gli impianti (che noi, ovviamente, NON usiamo!). Aggiriamo il monte per dirigerci a Pintura di Bolognola (q. 1280). Purtroppo, a quota 1200 circa, per mancanza di neve nel punto più esposto e scosceso, siamo costretti a ritornare indietro rinunciando mestamente ad arrivare a Pintura di Bolognola (ma la "perlustrazione" è servita per visionare il tracciato). Bellissima giornata meteo e tante curve!
Trasferimento in auto a Spina di Gualdo a 6 km da Castelluccio di Norcia per pernottare all'albergo "La fiorita" dove, il giorno dopo (sabato) faremo un'altra uscita in zona Pantani - monte Utero (vedi sopra)

Piani di Ragnolo percorriamo una parte dell'anello di fondo (monte Pizzo Meta)


Gli impianti del monte Sassotetto in primo piano e dietro Monte Castelmanardo, monte Acuto, Pizzo 3 vescovi, Pizzo Berro e la Priora (o Pizzo Regina)


Pizzo di Chioggia (q. 1505)


Scivoliamo nell'immensità - Sibillini (Castelmanardo - Priora - Berro - 3 vescovi - Acuto ecc)


Si vede la carrareccia (chiusa per neve) che parte da Pintura e conduce al rifugio del Fargno. Il Pizzo della Regina (Priora) q. 2332 domina


Snowkite ai Piani di Ragnolo


Alla prossima

Questa settimana siamo al Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per un fine settimana che dovrebbe concludere questa straordinaria stagione invernale S.F.E. Per l'escursione del sabato (28 marzo) in compagnia di Roberta, Gianluca, Fabio, Noemi e Raffaella siamo in zona Alfedena nella provincia de L'Aquila
Iniziamo l'escursione partendo dal rifugio Campitelli (q. 1445 mt) ad Alfedena e, dopo aver superato una bella faggeta, raggiungiamo l'altopiano dei Biscurri per poi procedere in direzione passo dei Monaci (q. 1967 mt) che però non raggiungiamo a causa di una slavina che renderebbe pericoloso il traverso; ci fermiamo circa 200 mt prima a quota 1960 metri. Discesa per il medesimo itinerario.
Una straordinaria giornata di sole in compagnia di alcuni nuovi amici sci-alpinisti

La partenza da Campitelli (q. 1445 mt). Sullo sfondo le Mainarde (Molise)


Roberta sale nella faggeta


Fuori dalla faggeta ci dirigiamo nell'altopiano dei Biscurri


Altopiano dei Biscurri e, in fondo, la Meta (q. 2242 mt)


Monte Tartaro


Il Gendarme della Meta


Confine tra Abruzzo e Molise. Dietro la Metuccia del gruppo delle Mainarde






I nostri (miei e di Roberta) "superleggeri". Le nostre (del gruppo) "firme"






Domani la "seconda" puntata

Alla prossima

Belle Giro o-o

Sabato siamo andati sui Cadini di Misurina a fare la Forcella della Neve (2471 mt). Bellissimo ambiente! Il giorno prima ha fatto 40 cm di neve nuova alla partenza un po' difficile da sciare perché si era appesantita ed era del tutto inconsistente, però è stato ugualmente divertente.




Tre cime di Lavaredo


Il vallone


La forcella della neve


Quasi in forcella



Tutte le foto qui: https://plus.google.com/u/0/photos/100088999714831033908/albums/6131694461856591169

o-o