• La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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bafio

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le foto della margherita hanno sempre un qualcosa in più.....è proprio brava!!!!!!!

ma stai giocando con un grand'angolo o sono più foto attaccate insieme?!?!?!?

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Pier88

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Sabato sono andato sul Sirente insieme a due amici, abbiamo percorso il sentiero della Val Lupara. Era da tanto che volevo fare il ripido versante nord del Sirente e finalmente ce l'ho fatta. Percorso molto molto bello, con panorami quasi dolomitici grazie al verticale roccioso versante nord.
Oltre al Sirente siamo andati anche sulla vicina Punta Macerola, tanto per non farci sfuggire niente
14 km e 1300 mt di dislivello.

Foto:


La Neviera del Sirente


Si entra nella Valle Lupara


Sempre la Valle Lupara


Arrivati in cresta si nota la particolarità di questa montagna: Versante sud lieve e verde, versante nord ripido e roccioso


Il Canale Maiori


In vetta al Sirente


In vetta alla Punta Macerola

Tutte le foto qui: https://plus.google.com/u/0/photos/+PierluigiBarile/albums/6032985133246851649

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Domenica 13 luglio. E' stata solo una passeggiata in compagnia di mia figlia (a cui non piace affatto la montagna!!!). Voglio deliziarvi con un paio di foto della fioritura di Castelluccio di Norcia (mt 1452)





le mie donne


Castelluccio


Alla prossima

P.S. Non riesco proprio a capire come si fa ad inserire i link nella whitelist! Qualcuno di voi riesce a spiegarmelo in maniera che anche io (zuccone!!) lo possa capire? Grazie
 

tostarello

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Domenica 22 luglio
Il Sentiero delle Capre (Cengia delle Cerelle), Monte Priora (Parco nazionale dei monti Sibillini)



Il nome spiega tutto. Il sentiero delle capre, a picco sugli strapiombi del Monte Priora, percorre da una prospettiva veramente insolita e selvaggia la Gola dell'Infernaccio. La traccia è molto spesso invisibile/assente, il terreno sempre ripido, franoso ed espostissimo; gli ambienti, grandiosi ed incontaminati, ripagano però della notevole fatica necessaria per cimentarsi nel percorso (pare che sia stato aperto per consentire l'accesso alle grandiose pareti calcaree della Priora, ove salgono alcune vie di roccia). Ed io, assieme ai miei compagni d'Avventura (Roberta, Matteo, Beatrice, Luca, Angelica, Theo, Caustia e Sandro), dopo che lo scorso anno non abbiamo trovato l'attacco del sentiero abbiamo riprovato a percorrerlo. Dopo circa 3 ore dalla partenza, finalmente, l'inizio del sentiero (se sentiero si può chiamare!!). Le relazioni davano un tempo di percorrenza di circa 7 ore, e noi ne avevamo perse già 2! Procediamo con difficoltà fino al primo ed unico tratto attrezzato (una leggera fune metallica di chissà quanti anni fa) che noi assicuriamo con un'altra corda. La mia compagna e un'altra ragazza era la prima volta che si cimentavano con una ferrata (se "ferrata" si poteva chiamare!): Superata la ferrata sostiamo in una cengia molto poco confortevole in attesa che si allesti la corda doppia per una calata di circa 20 metri. La superiamo tutti abbastanza agevolmente ma comunque, tra preparativi e recupero corda se ne va oltre un'ora e mezza. Procediamo ancora alla ricerca dell'altro punto chiave. Dopo circa due ore capiamo di aver sbagliato. NON POSSIAMO PIU' TORNARE INDIETRO!!! Capiamo che per tornare alle auto dovremmo calarcxi più volte in corda. Speriamo di cavarcela con un paio di discese. (N.B. A questo punto debbo, giocoforza, riassumere il mio resoconto!)
Riusciamo a raggiungere la carrareccia che abbiamo percorso all'andata alle ore 00,00 circa (e da qui un'altra ora di marcia per raggiungere le auto) dopo che abbiamo superato 6 discese da 30 mt. in corda doppia, di cui le ultime 3 nel buio assoluto (eravamo tutti dotati di frontale tranne la mia compagnia). Con l'ultima calata arriviamo proprio a lato del fiume Tenna che dobbiamo guadare per raggiungere la sopracitata carrareccia che significa.... SIAMO SALVI! NON DOBBIAMO CHIAMARE IL SOCCORSO ALPINO!!!

Ci abbracciamo felici di avercela fatta (ma alcuni di noi preoccupati per i familiari che aspettavano a casa e che non avevano avuto notizie in quanto i cellulari non ricevevano!) ed entusiasti di aver portato a termine un'Avventura che rimarrà indelebile nei nostri ricordi!!!
Un'escursione iniziata alle ore 07,30 e terminata alle ore 01,15!

Alcune foto



























altre foto di Sandro






















Alla prossima
 

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più che un escursione....direi che è stata una vera e propria avventura!!!!!!

complimenti a tutti per la tenacia e la forza di arrivare in fondo!!!!!

o-oo-oo-o
E già un'Avventura. Sapevamo che avremmo potuto incontrare difficoltà poiché nessuno di noi l'aveva mai fatto. Ci sono stati dei momenti di apprensione quando è venuto il buio. Per riuscire a farcela abbiamo dovuto mettere le corde agli alberi e calarci. Il recupero delle corde e la ricerca degli alberi migliori, delle soste in cui poter stare tutti ha portato via parecchio tempo. La cosa che più ci preoccupava erano le scariche di pietre che partivano. Alle ore 22 circa abbiamo provato a chiamare il soccorso alpino in modo che ci potessero aiutare con le fotoelettriche in modo da poterci individuare la miglior via da cui calarci ma i cellulari non "prendevano". Poi il fragore delle acque del fiume ci hanno aiutato a capire, calata dopo calata, che ci stavamo avvicinando ad esso. Nessuno di noi si è mai lamentato o manifestato paura di non farcela. Ma alla fine ci siamo abbracciati tutti!

Una giornata FANTASTICA che ci ha permesso di consolidare una bella amicizia; iniziata per me alle ore 04,45 quando ha suonato la sveglia e terminata alle ore 03,45 quando sono tornato a casa
 

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si, eravamo ben attrezzati con molto materiale (discensori, rinvii, moschettoni, cordini e fettucce varie, friends e nuts oltre a due corde di 60 mt ciascuna) e ben accompagnati. Matteo e Beatrice (soprannominata la "Sherpa" che, nonostante le sue "contenute" dimensioni è una vera e propria "ferramenta ambulante") erano reduci dal corso avanzato per alpinismo fatto in Marmolada e bravi rocciatori; così come Luca. Poi Angelica che per lo più fa speleologia e Sandro con un'esperienza ultraventennale. L'unica mancanza, per mia disattenzione, la frontale della mia compagna Roberta che comunque non ha avuto alcun problema durante le discese
 

Classifica mensile dislivello positivo