• Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Club Foto delle vostre gravel

Gi0vann1

Biker serius
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Guardiagrele
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Il telaio "ci dice" secondo me, io ci vedrei bene una forcella più massiccia

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ottomilainsu

Biker assatanatus
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Su per i monti
www.arsie.net
Il telaio "ci dice" secondo me, io ci vedrei bene una forcella più massiccia

Eh lo so che l'estetica è, diciamo così, un po' particolare.
Ma ho badato al sodo, la scelta di forcelle rigide non è poi così vasta, non potevo prendere una roba fatta con i tubi del gas, ma nemmeno mi andava di metterci su una sofisticata forca in carbonio (mica sapevo se avrebbe funzionato).
In mezzo c'era questa, Surly è una garanzia.
Ne è uscita una bici eccezionalmente stabile ma maneggevole, a suo agio dalla strada allo sterrato, non solo quello della solita "strada bianca".

P.S.: quella bici è "entrata in servizio" a febbraio, in 5mesi ha già percorso oltre 1500 km.
 

ObySamKenoby

Biker tremendus
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Reggello (FI)
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Bellissime tutte, complimenti....
Quindi in larga parte vedete le gravel come bici "artigianali"? Nessuno ne ha una che nasce con questo scopo?
Peraltro in questi giorni mi sono fermato da tre o quattro negozianti per chiedere lumi sui modelli ma in larga parte ho ricevuto come risposta facce a punto interrogativo :( non che mi interessino nell'immediato, avessi grazia di andarci, in bici, era proprio una curiosità
 

specialr

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Specialized Enduro 29 Trek oclv 9700 (ventenne!!) Bianchi Oltre Specialized Secteur
Questa è la mia:



Telaio titanio ciclocross con misure adatte al turismo e attacchi per le valige
adattato ai dischi
Gomme da 28
Manubrio woodchipper



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Reactions: andrea541970

Chuckycncc

Biker superis
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Valle Camonica
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Io ho una Diverge,se guardi sul sito americano della specialized trovi le anteprime dei modelli 2016. Però non so quali modelli destineranno al mercato italiano
 

specialr

Biker superis
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Sono la stessa cosa, TENDENZIALMENTE la cx è più racing, quindi più nervosa e compatta. Inoltre spesso le gravel hanno attacchi per portapacchi e manubrio più alto e largo


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rockarolla

Biker urlandum
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Singular Swift dropbar 29er, OnOne Inbred 29" 120mm, Simoncini Oh!SweetNuthin' allrounder, Bianchi Nth dropbar citybike
Gravel e ciclocross hanno molti punti di contatto, tanto che molti utilizzano bici da cx in situazioni gravel. Tuttavia il contesto di una gara di cx é ben diverso da quello di una gravel race (o di una semplice uscita gravel): nel primo caso si tratta di gare brevi (va. 1h), che si svolgono su circuiti brevi, infestati dal fango, pieni di cambi di direzione secchi e ostacoli che spesso richiedono di scendere dalla bici e caricarsela in spalla; nel secondo caso di percorso lunghi, principalmente su sterrati scorrevoli, con pochi cambiamenti di ritmo e medie ben più alte.
Le differenze vengono di conseguenza: una bici da gravel ha solitamente carro e interasse più abbondanti, sterzo più aperto e bb più basso; il suo telaio, spesso in acciaio o carbonio, é progettato più per assorbire le vibrazioni e fornire un minimo di compliance verticale che per risultare nervoso e scattante; il passaggio ruote é più ampio così come le gomme montate, di solito dotate di tassellature scorrevoli adatte a viaggiare comodamente per ore su ghiaia e simili anziché a tagliare il fango; la posizione é più rilassata, con dislivelli sella-manubrio più contenuti e spesso manubri slargati ai lati per consentire molteplici posizioni delle mani garantendo ergonomia e controllo; anche la rapportatura é diversa, utilizzando doppie compact da strada abbinate a cassette da mtb così da fornire un ampio spettro di rapporti anziché una doppia con corone ravvicinate (usualmente 46/36) o monocorona con cassetta da strada pure ravvicinata.
Oltre a ciò, se si eccettuano alcuni modelli "race" di recente introduzione, le bici da gravel spesso sono pensate per essere polivalenti grazie ad accorgimenti come occhielli per parafanghi e portapacchi, risultando così essere anche eccellenti mezzi da turismo veloce o da commuting.
Infine, grazie ai passaggi ruote abbondanti, spesso ai freni a disco e in generale ai telai che per geometria e comportamento "perdonano" di più rispetto a quelli di una cx, con alcune piccole modifiche (gomme ben tassellate da 40+mm, manubrio adatto ecc) le gravel possono essere usate per affrontare sterrati anche discretamente impegnativi pur mantenendo capacità su fondi scorrevoli e asfalto più vicini a quelle di una bdc che a quelle di una mtb.
Insomma, laddove una bici da cx é un mezzo specializzato, una da gravel é un mezzo polivalente, indirizzato ad essere usato con uno "stile" simile alla bici da strada (con questo non intendo con smania agonistica e culto della fatica, ma come mezzo rapido ed efficiente votato alla distanza e alla pedalata) in tutti quei contesti dove una bdc non può spingersi.
Spero di esser stato d'aiuto!
 

Samuele9

Biker tremendus
1/9/14
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Sono la stessa cosa, TENDENZIALMENTE la cx è più racing, quindi più nervosa e compatta. Inoltre spesso le gravel hanno attacchi per portapacchi e manubrio più alto e largo


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Grazie ad entrambi! :)

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playlife

Biker assatanatus
10/7/07
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venezia
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son d'accordissimo su tutto...anzi...su quasi tutto...
le geometrie spesso "imposte" come diktat... ben venga la comodità... dopo 100km di gravel, si inizia ad esser stanchi (ho chiuso bene la MiAMi 146km con una vecchia bianchi del 74 e alle lunghe la "comodità" di un telaio così morbido mi han fatto più patire che altro...) e li contan le preferenze del biker...
in ottica gravel race preferirei angoli meno rilassati e una bici più "scattante" che permetta di partire subito a ritmi sostenuti...che poi caleranno in automatico"...
in ottica gravel-tour allora benvengano gli angoli "rilassati"
 

rockarolla

Biker urlandum
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Beh si, dipende dai gusti, comunque mi pare che al giorno d'oggi per "angoli rilassati" si intenda solo"sterzo aperto": come sulle mtb, anche sulle gravel c'è la tendenza ad aprire lo sterzo e chiudere il piantone. La "geometria rilassata" di una volta, con anche l'angolo sella sdraiato, mi sembra stia cadendo in disuso -giustamente secondo me-.
Sull'angolo di sterzo diventa, appunto, un discorso di preferenze. Io ad esempio lo preferisco aperto, venendo da una concezione piuttosto discesistica della mtb, ma capisco che ad alcuni dia una sensazione di lentezza che mal si abbina ai ritmi serrati di una competizione. Stesso discorso per carro e interasse abbondanti: in percorsi dove curve secche e cambi di ritmo sono merce rara non inficiano in nessun modo la prestazione, ma per alcuni potrebbero dare un feeling non adatto al furore dell'agone.
 
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