Infatti non vado in nessuno di questi posti...
@paolop72 ti è piaciuto l' Amiata?
ci sono stato 2 anni fa, ma non penso sia cambiato
come la maggir parte dei park a sud delle alpi meglio inzio che fine stagione come qualità dei trail:
livello abbastanza alto, anche sui trail medio facili, strutture importanti, lavori con macchine, sbancamenti e paraboliche a livello dei bike park "del nord"; contesto bello.
Il non confronto tra formello e i "veri" bike park include anche il fatto che questi siano a pagamento, ma io mi riferivo soprattutto al livello tecnico delle discese, il maggior dislivello e presenza di manufatti è ovvio.
Sicuramente a formello la qualità di lavorazione del trail è alta, ottima per il tipo di terreno ed essendo fatta tutta a mano.
Sinceramente io sono favorevole al concetto che i trail siano pagati anche dove non ci sono risalite meccanizzate (a fune o a motore) perchè chi li utilizza gode del lavoro di qualcuno, i passaggi li segnano, la manutenzione è necessaria. Difficile mettere un meccanismo di pagamento obbligaotrio (ma leggittimo) magari con offerte tipo alcune aree toscane qualcosa si riesce a fare.
Formello è il meglio tenuto di gran lunga tra i trail romani, ma anche quello meno "consistente"; monte cavo avrebbe un potenziale enorme di dislivello e percorsi, unito da una salita agevole, il tibur quando manutenuto è spettacolare, quando lasciato "incolto" diventa mediocre, ma le salite sono veramente toste, sempre piu orientato alle eletteriche.
La mancanza di cultura sotto tutti gli aspetti (tecnico, turistico, sociale, valorizzazione del territorio) nell'interland romano fa si che spesso le zone di trail della capitale siano vititme di degrado, divieti e litigate locali, castelli in pirmis.
Di contro alcuni piccoli bike park privati come insane offrono soluzioni di qualità seppure molto specifiche e ristrette
a sud della toscana la cultura del trail e della mtb ricreativa ha ancora tante carenze malgrado grandi potenzialità.
in abruzzo ci sono aclune realtà di qualità (cese, bocca di valle) ma tanti enormi potenziali non sfruttati, abbandonati o trascurati, diverso il discorso dell'AM "puro" che è di livello.
In parte il concetto è legato anche al tipo di clientela che si può raggiungere, al sud del lazio la popolazione di biker si riduce fortemente, sopratutto nei praticanti di discipline gravity/enduro.
Al nord ci sono molti praticanti esigenti, al centro una situazione intermedia, sopratutto nella capitale, con grande presenza di ebiker "sfaticati" che utilizzano la emtb sopratutto come una moto a pedali per fare risalite agevoli e velociti nelle trail area.
Sicuramente a Roma a fronte di una domanda consistente l'offerta è mediocre, per cui ci sono tanti biker che si muovono anche in un raggio di 2-3 ore dalla capitale per cercare una certa qualità di percorso, servizi, etcc.