Grazie a tutti.
DOMANDA: quale dovrebbe quindi essere il corretto sag (valore medio, considerando ad esempio un percorso come Pila) di una forka progressiva?
Ho quindi capito che per essere performanti al 100% il corpo deve "assorbire" le asperità piu grosse del terreno mentre gli ammortizzatori devono lavorare sulle asperità piu piccole e ad alta frequenza per mantenere il grip costante con il terreno.... (Barel).
Credo inoltre che non vi sia:
- differenza tra i pro ed i normali downhillers: occorre avere una forka piuttosto progressiva, capace di copiare le piccole/medie asperità (sag ottimale per tenere la biga attaccata al terreno) e di non andare a pacco su quelle grosse;
- un setting corretto per ogni biker: se una forka è troppo morbida, è troppo morbida! se è troppo dura, è troppo dura!...il fatto che uno ci si trovi bene è semplicemente dato dal fatto che si è abituato ed adattato ai propri difetti.
Tutto giusto, si deve comunque tener presente la velocità, un DHller con piu' manico e piu' velocità deve avere un assetto proporzionatamente piu' duro ma questo senza prescindere dal fatto anche la forcella deve comunque lavorare in ogni punto e soprattutto partire bene Proprio poi, perchè il manico entra ancora piu' veloce in curva ,l'aderenza e la sensibilità iniziale della forcella diventa ancora piu' importante
La caduta di Hill era solo un esempio, l'intento era di farvi capire come lavora l'aria e come in generale non si possa prescindere da far comunque lavorare e soprattutto partire bene la forcella.
Anche nelle moto negli anni 70 provammo un po' tutti l'aria ,anche io feci degli ammortizzatori ad aria,ricordo le CZ ufficiali, i primi FOX ,anche sulle forcelle
Marzocchi esperimento' un sistema misto,i problemi sono quelli che ho elencato e seppur la leggerezza dell'avantreno è un dato importante,vanno messi in conto
Alberto Ancillotti