Forse sarà un 3D non ai limiti dell'intelligenza...ma vorrei chiedere solo a chi "ha testato direttamente in DH" alcuni dettagli sui set up "new school" relativi alle tanto di moda (ed efficaci) forke ad aria.
Ho notato che sono settate in modo “iper duro”, tanto che sedendomici su alcune hanno un sag quasi impercettibile: restano lì, ferme, al max su 200mm ne perdono 1cm…
Domande:
- ma il sag del 20-30% non serve più?
- sono dure per non ridurre l’angolo di sterzo quando si è “in marcia”?
- o sono dure per il fatto che l’elemento elastico, se lasciato “morbido” già dall’inizio, va facilmente a pacco?
- se condotte a velocità “non disumane”, quel poco sag non le rende indicate solo per un pubblico “Mega Krasto”?
Quella di essere dure a partire è una caratteristica dell'aria ,per cui lo stacco è(era) piu' duro di una forcella a molla.
Qualcuno avrà anche notato come cambia il funzionamento di una forcella a molla se questa si carica di aria durante il funzionamento
A questo si è posto "rimedio"con la camera negativa , un'altra pressione che, appunto nella prima parte ,agisce in senso opposto a quella del sostentamento principale
I problemi, se non ci si riflette un po', sembrerebbero risolti ma in realtà se n'è aperto un'altro
Provate infatti a pensare cosa succede quando le due forze tendono ad equilibrarsi , la forcella in questo punto non ha è piu' sostentamento è "floscia",scarica, proprio nel punto in cui dovrebbe avere il ritorno piu' scattante
Finito questo effetto, sull'ultima parte di corsa, la grande progressività dell'aria tende a farla diventare molto dura ,troppo
Altro problema della camera negativa è che se c'è trafilaggio aumentando il negativo, vi ritrovate con la forcella sempre piu' chiusa,cosa che avrete notato succede anche su alcuni ammortizzatori
Riguardo all new school ,concordo pienamente con Fabien Barel e con la maggior parte dei piloti piu' tecnici,se la forcella non lavora non "parte"bene ,si va incontro non a nuove scuole ma.. si parte per la tangente, si cade, perchè si perde in maniera significativa l'aderenza della ruota anteriore ,data proprio dalla sensibilità iniziale delle sospensioni ,idem per il posteriore
Il risultato è simile sia se si tratti di aria che di frenatura idraulica e non c'è manico che tenga ,anche ..Hill
Basta vedere il filmato del suo atterraggio dal salto con la forca che non cede di un centimetro, oppure lungo il percorso col posteriore molto poco attaccato a terra ,per prevedere che non avrebbe retto ad una tal piega ,poi sovrumana
Finchè viaggi sul dritto è una cosa, quando pieghi non ci sono santi, la bici deve essere il piu' incollata possibile al terreno ed è proprio una caratteristica saliente della moderna guida quella di piegare per non perdere la velocità acquisita ,questo piu' che pedalare old school
Alberto Ancillotti