Mi cimento in questa rubrica nel descrivere alcuni tra i percorsi più belli ed affascinanti tra quelli realizzati nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, almeno secondo il parere di chi ci segue ormai da diversi anni. Tra questi la “Forcella della Neve”, detta anche Forca Cervara, è stato sicuramente un giro che ha lasciato il segno tra coloro che l'hanno percorso quel giorno con me e tra chi l'ha provato dopo averne scaricato la traccia dal ns. sito.
Da sempre l’uomo ha cercato passaggi da una valle all’altra delle montagne ed anche noi ogni volta che passavamo dentro la Val di Panico, guardando lassù alla testa della valle verso quell'esile lama detta Forcella della Neve che la divide dalla Val di Tenna, speravamo un giorno di poterla violare e saziare così i nostri “appetiti” escursionistici. Nelle mappe c’è un segno nero tratteggiato che indica non di certo un sentiero agevole e a sentire gli “esperti” …. pericoloso anche a piedi! Decisi a trovare un nuovo percorso che ci avesse emozionato, dopo aver girato in lungo e in largo per tutto il Parco dei Sibillini, fu quasi inevitabile "provare" la Forcella della Neve. E' così, quasi come per una sfida, che realizzammo questo giro.
Passo Cattivo
Val di Tenna
Per raggiungere la Forcella della Neve c'è da salire in vetta al Bove Sud. Si riesce a stare in sella solo per brevi tratti e la maggior parte dell'ascesa si fa con le bici in spalla, ma una volta arrivati in vetta la fatica viene ripagata dallo spettacolare panorama a 360 gradi su tutti i Sibillini!
Salita al Bove Sud
Salita al Bove Sud
Monte Bove Sud
Verso la Forcella della Neve
Eccola, la Forcella della Neve detta anche Forca Cervara! Qui capimmo perchè le carte la indicano con un tratteggio!!!
Il profilo della cresta è come una sega da falegname e per oltrepassare tutti i saliscendi ci vollero quasi due ore per un tratto di neppure un km! In diversi punti la cresta non supera i 40 cm e gli strapiombi verso la Val di Panico e l’Infernaccio fanno veramente paura!
Affacciati sull'Infernaccio
Peppe rompe gli indugi ed inizia a scendere per primo....
.....ma in qualche passaggio bisogna scendere di sella e proseguire con le bici in spalla!
Sul tratto centrale ci si rimette in fila, aiutandosi così a non guardare giù!
Nel tratto finale si rimettono le biciclette in spalla.....
....e si sale fin sotto al Berro!
Passati!!!
Superato l’ardita forcella ci si aprì il paradiso......un magnifico single-track di circa 3 km che dalla testa della Val di Panico corre zigzagando tra i prati fino alle sorgenti dell'Ussita!
Val di Panico
Val di Panico
Val di Panico
All’abitato di Casali, dove si arriva con una comoda strada forestale, approfittammo per una sosta all'omonimo rifugio. Il pasto a base di prodotti tipici richiese un’abbondante dose di liquidi e” l’allegria” l'ha fece da padrona!
Il report del giro, con la traccia gpx ed i dati tecnici, sul ns. sito.
Da sempre l’uomo ha cercato passaggi da una valle all’altra delle montagne ed anche noi ogni volta che passavamo dentro la Val di Panico, guardando lassù alla testa della valle verso quell'esile lama detta Forcella della Neve che la divide dalla Val di Tenna, speravamo un giorno di poterla violare e saziare così i nostri “appetiti” escursionistici. Nelle mappe c’è un segno nero tratteggiato che indica non di certo un sentiero agevole e a sentire gli “esperti” …. pericoloso anche a piedi! Decisi a trovare un nuovo percorso che ci avesse emozionato, dopo aver girato in lungo e in largo per tutto il Parco dei Sibillini, fu quasi inevitabile "provare" la Forcella della Neve. E' così, quasi come per una sfida, che realizzammo questo giro.
Passo Cattivo
Val di Tenna
Per raggiungere la Forcella della Neve c'è da salire in vetta al Bove Sud. Si riesce a stare in sella solo per brevi tratti e la maggior parte dell'ascesa si fa con le bici in spalla, ma una volta arrivati in vetta la fatica viene ripagata dallo spettacolare panorama a 360 gradi su tutti i Sibillini!
Salita al Bove Sud
Salita al Bove Sud
Monte Bove Sud
Verso la Forcella della Neve
Eccola, la Forcella della Neve detta anche Forca Cervara! Qui capimmo perchè le carte la indicano con un tratteggio!!!
Il profilo della cresta è come una sega da falegname e per oltrepassare tutti i saliscendi ci vollero quasi due ore per un tratto di neppure un km! In diversi punti la cresta non supera i 40 cm e gli strapiombi verso la Val di Panico e l’Infernaccio fanno veramente paura!
Affacciati sull'Infernaccio
Peppe rompe gli indugi ed inizia a scendere per primo....
.....ma in qualche passaggio bisogna scendere di sella e proseguire con le bici in spalla!
Sul tratto centrale ci si rimette in fila, aiutandosi così a non guardare giù!
Nel tratto finale si rimettono le biciclette in spalla.....
....e si sale fin sotto al Berro!
Passati!!!
Superato l’ardita forcella ci si aprì il paradiso......un magnifico single-track di circa 3 km che dalla testa della Val di Panico corre zigzagando tra i prati fino alle sorgenti dell'Ussita!
Val di Panico
Val di Panico
Val di Panico
All’abitato di Casali, dove si arriva con una comoda strada forestale, approfittammo per una sosta all'omonimo rifugio. Il pasto a base di prodotti tipici richiese un’abbondante dose di liquidi e” l’allegria” l'ha fece da padrona!
Il report del giro, con la traccia gpx ed i dati tecnici, sul ns. sito.