Follonica - Parco di Montioni

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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I'CANGIA

Biker delirius tremens
30/10/06
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SCANDICCI
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Follonica – Parco di Montioni

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Questo secondo me è l’itinerario più bello e divertente che si possa fare nel Parco di Montoni, nei dintorni di Follonica rimanendo sempre sul versante mare.
Si tratta di un percorso collinare (la massima quota supera di poco i 200 mt slm) e si fanno in totale 4 salite e 4 discese con un percorso di 33 km e 750 mt di dislivello con moltissimi tratti di sentiero sempre immersi nella macchia.
Partendo da Prato Ranieri (Villaggio degli Svizzeri) si va verso la vecchia Aurelia che si prende in direzione nord. Appena passati sotto il viadotto della superstrada si prende la sterrata a dx (loc. Valmaggiore). In fondo al lungo rettilineo si inizia a salire per poi svoltare in cima a dx nel bosco sempre in ripida salita giungendo infine ad una sbarra. La si oltrepassa immettendosi nella principale cessa parafuoco sempre in salita, ma più avanti un paio di sali e scendi ci faranno riperdere quota. Dalla destra si congiunge un’altra cessa proveniente da Follonica si prosegue diritto fino a che non ci si trova davanti un muro insuperabile. Qui si incrociano i tralicci dell’alta tensione e prendiamo a dx il “Sentiero dei Tralicci” un paio di km di discesa (o quasi) molto belli che terminano nella valle della Petraia. Prima di giungervi il sentiero si biforca ma non cambia niente, prendete quello di sx, è solo un po’ più stretto ma sbuca quasi nello stesso punto dell’altro. Attenzione a metà discesa ad un passaggio insidioso ripido con solco centrale da fare sulla dx in contropendenza. Giunti nel fondovalle si gira a dx in direzione di Follonica per circa due km, uscendo dai limiti del parco e passando sotto al viadotto della superstrada, quindi quando la strada sta per tornare asfaltata, Follonica è di fronte a noi, si svolta secco a sx in un viale alberato che dopo 100 mt lasceremo per svoltare a dx su terreno sabbioso. Tiriamo diritto ad un incrocio costeggiamo il canile e proseguiamo sul limitare del bosco fino a che lo stradello non tende a salire e qui giriamo a sx in un sentiero che si infila nel bosco. Passiamo sotto la superstrada e subito dopo attenzione a seguire il sentiero che sale a dx. Si sbuca su un viottolo che prendiamo a sx e ancora subito dopo a sx nel folto della macchia. Dopo poco ci infiliamo su una sterrata proveniente da dx ed arriviamo in breve al lago Bicocchi. Si prosegue sempre diritto costeggiando la recinzione e lo stradello si restringe diventando sentiero. Dopo un passaggio tecnico all’altezza di un ponticino di legno affrontiamo la salita della “Sassicaia” un sentiero che sale nel fitto del bosco con dei tratti abbastanza difficili ma fattibili in sella per poi sbucare in piano sulla Cessa del Martellino. Svoltiamo a sx in leggera salita per poi scendere ripidi fino ad uno strappo in salita molto duro (si fa in sella anche questo). In cima al poggio sulla sx un po’ nascosto parte un bellissimo sentiero in discesa “La Querciolina”. Ora ci si diverte. Terminata la discesa si ripassa sotto la superstrada e subito dopo in un piccolo spiazzo che i soliti dementi spesso scambiano per una discarica,teniamo la dx su un sentiero molto stretto che in breve (tenere sempre la dx) ci riporta ancora sulla Cessa del Martellino che stavolta prendiamo a dx in salita. Si passa sopra la superstrada e dopo circa due km di salita molto pedalabili ci ritroviamo davanti un salitone ripidissimo (dalla cui cima prima abbiamo preso la discesa della Querciolina) e svoltiamo a sx in un bellissimo e ripido sentiero “Il Flipperino” (attenzione a metà passaggio tecnico su pietra) che ci riporta attraverso un pertugio nella vegetazione ancora nella Valle della Petraia. Stavolta prendiamo a dx in direzione Montioni guadiamo più volte il fosso, secco in estate e dopo una dura salita tecnica sbuchiamo di nuovo sulla larghissima cessa principale. Ancora a dx e dopo aver scalato un vero e proprio muro (non vi scoraggiate e provateci, si riesce a fare, culo indietro e rampichino) bisogna fare molta attenzione perché prima di arrivare sulla sommità del poggio (Poggio Vacca) bisogna prendere a sx un sentiero veramente difficile da trovare (mi ci sono voluti anni per trovarlo) l’unico che unisce la cessa principale con l’Argine del Sugherone e la valle di Riotorto. Inizia approssimativamente a quota 215 ed è segnalato con vernice rossa su una pietra un po’ nascosta tra la vegetazione sulla sx . E’ un sentiero in discesa non particolarmente difficile ma sporco e anche un pò infrascato ma che val la pena percorrere perché ci permette di chiudere il giro riallacciandosi ai percorsi dietro Riotorto. Il sentiero termina su un viottolo più largo sotto i tralicci, teniamo la dx e dopo un breve strappo in salita sbuchiamo su un ampio stradello proprio sotto un traliccio dell’alta tensione. Qui svoltiamo a sx (dopo circa 1,5 km si ha sulla sx una grande veduta del Parco di Montioni, colline boscose a perdita d’occhio senza traccia di civiltà) e con dei sali e scendi (più sali) tenendo sempre la traccia principale arriviamo in discesa veloce al capanno dei cinghialai “Le Setole”. Lo superiamo tralasciando la strada che scende a sx in direzione Valmaggiore, e dopo circa 150 mt lasciamo lo stradello e svoltiamo a sx in un lungo e divertente sentiero di crinale “Poggio al Vento” con divertente discesa finale. Al termine troviamo una recinzione davanti a noi e giriamo a sx in discesa quindi al primo bivio a dx e con un lungo rettilineo ritorniamo sulla vecchia Aurelia il località Gli Scopicci al Bar “La Botteghina”. Da qui a sx in breve si ritorna a Prato Ranieri.

Punti salienti del percorso:
Le discese dei “Tralicci”, della “Querciolina” e del “Flipperino”
Il sentiero di “Poggio al Vento”
Le salite della “Sassicaia” e della “Petraia”
e . . . . se ce la fate il muro della cessa parafuoco principale di Poggio Vacca

follonicaparcodimontionxd7.jpg
[/URL][/IMG]


Nota: la traccia parte dalla vecchia Aurelia e non da Prato Ranieri.
 

Allegati

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france

Biker urlandum
14/8/05
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Pistoia
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ciao,

sabato sono stato a fare il giro.... purtroppo a causa di una battuta al cinghiale abbiamo dovuto fare dei cambiamenti al percorso e un pò per le deviazioni un pò perché ci siamo persi... :-) non abbiamo concluso il giro...

grazie dell'itinerario.

france
 

sembola

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All' interno del Parco in genere non cacciano, ma all' esterno sì e come... conviene attendere il 1° di febbraio.
 

sembola

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cio ma il parcheggio che hai detto tu quale e '? sapresti dirmi anche il numero del primo sentiero da prendere grazie ciao ciao

Il parcheggio è lungo la strada, nel senso che la sede stradale è molto larga e si può parcheggiare ai lati.

Ad oggi la cartina con i sentieri segnati (e numerati) non è ancora stata pubblicata (fonte: APT di Follonica, 12 aprile) per cui non so dirti se il sentiero è segnato e se sì con quale numero.
 

Orsetto

Biker grossissimus
15/12/03
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Dalla costa Tirrenica
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Evvai, t'ho beccato !!!
Sto per fare le bucce al Sembola ! ! ! !

Caro Nicola stavolta ne so una piu' di te !
La cartina del parco di Montioni c'è, ed è uno spettacolo.
E' pubblicata dalla SELCA e la puoi trovare contattando il Comune di Scarlino ed in particolare il responsabile delle Bandite di Scarlino.

Troverai tantissima gentilezza e disponibilità, e con 10 Euro ti mandano a casa due cartine eccezionali del parco di Montioni e delle Bandite di Scarlino, con tutti i sentieri numerati.
 

sembola

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Caro Nicola stavolta ne so una piu' di te !
La cartina del parco di Montioni c'è, ed è uno spettacolo.
E' pubblicata dalla SELCA e la puoi trovare contattando il Comune di Scarlino ed in particolare il responsabile delle Bandite di Scarlino.

Troverai tantissima gentilezza e disponibilità, e con 10 Euro ti mandano a casa due cartine eccezionali del parco di Montioni e delle Bandite di Scarlino, con tutti i sentieri numerati.

Allora visto che hai fatto 30 fai 31 e dammi il numero di telefono.

All' APT mi hanno riferito che le hanno chieste già da mesi (è stata presentata l'anno scorso) ma che il Parco non gliele ha mandate nonostante solleciti. La gente vede i cartellini numerati e va a chiedere la cartina, e loro non sanno che fare.

In effetti che la cartina del parco di Montioni venga venduta dal COmuen di Scarlino la dice lunga sull' organizzazione...
 

sembola

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