fab777_su_canonclubitalia.com ha scritto:
L'otturatore di una macchina fotografica ha due tendine che si muovono ad una certa velocità, prima parte una, quando questa ha finito la sua corsa lasciando scoperto il sensore, parte l'altra che lo ricopre. Più gli otturatori sono performanti più queste tendine si muoveranno velocemente.... formando i tempi di scatto. Al raggiungimento della velocità massima di scorrimento delle tendine gli otturatori usano un trucco per aumentare i tempi di esposizione. Fanno in modo che la seconda tendina parta prima che la prima tendina abbia finito la sua corsa, formando delle fessure che scorrono progressivamente dall'alto verso il basso (o da un lato ad un altro) alla velocità massima possibile. Queste fessure man mano più strette all'aumentare del tempo di scatto, "scansionano" il sensore facendo passare la luce.
Il tempo di syncro-X non è altro che il tempo massimo con il quale l'otturatore riesce a far passare la luce senza creare fessure. Lasciando cioè tutto il sensore scoperto.
Il flash, essenso una fonte di luce aggiunta, deve scattare all'interno di questo intervallo (sincro-X)con una durata del lampo tale da essere più breve del tempo di syncro-x (quindi la durata del lampo ha sempre tempi superiori a circa 1/250s...di solito superiori al 1/800s). Se non fosse così ed il flash scattasse oltre il tempo di syncro-x si vedrebbe sulla foto la fessura creata dalle due tendine dell'otturatore. Oppure se il tempo della durata del lampo fosse più lungo del tempo di syncro-x le foto sarebbero sempre sottoesposte.
Quindi la base di partenza per capire l'uso del flash è assimilare il fatto che i parametri da considerare per esporre un determinato soggetto sono tre:
1) diaframma
2) Tempo di scatto (da posa B al tempo di syncro-x)
3) tempo di durata del lampo flash
Inoltre questo lampo avrà una sua potenza e quindi una sua portata secondo il numero guida del flash.
inoltre visto che il tempo di scatto e il tempo di durata del lampo sono legati (agiscono "uno dentro l'altro") quello che varierà la portata del lampo sarà solo il diaframma, il N.G. e gli iso impostati in macchina.
Capito questo, tutto il resto verrà da se.....basta provare con le vostre digitali.
I vari sistemi TTL altro non sono che un sistema automatico che tronca la durata del lampo quando questo è diventato sufficiente per illuminare il soggetto a quella determinata distanza.......
Impostare la prima o la seconda tendina è fondamentale nei tempi lunghi. Poichè con il tempo lungo, il sensore rimane aperto per un tempo che spesso permette alla luce ambiente di esporre con un certo contributo il soggetto. Quindi mettiamo caso che un soggetto si sposti da destra a sinistra ed hai impostato lo scatto sulla prima tendina. In questo caso il flash scatterà appena si apre la prima tendina ed il lampo (come detto molto breve) congelerà il soggetto alla destra del fotogramma, mentre per il resto del tempo che l'otturatore rimarrà aperto lo esporrà la luce ambiente. Ovviamente essendo il soggetto in movimento questo formerà una scia di luce che sarà alla sinistra del soggetto. Questo fatto darà la sensazione che il soggetto si muova da sinistra verso destra....(il famoso effetto retromarcia). Al contrario se il flash scatta sulla seconda tendina il soggetto verrà illuminato dalla luce ambiente all'apertura della prima tendina formando una scia di luce che parte da destra e finisce con il soggetto bloccato a sinistra dal lampo del flash che scatta subito prima che si chiuda la seconda tendina.
Per scegliere tra prima e seconda tendina devi considerare anche i problemi a cui vai in contro usando i due metodi.
Se usi la prima tendina il problema come ti ho già detto è quello dell'effetto "retromarcia", se usi la seconda tendina i problemi aumentano.
Per prima cosa se stai usando un tempo molto lungo, non riuscirai a seguire nel mirino il soggetto che si muove, poichè lo specchio è alzato e il mirino di conseguenza è oscurato, quindi non ti potrai rendere conto dove (in quale punto del fotogramma) il flash ha congelato il soggetto. Il problema si complica ulteriormente in caso di uso della seconda tendina con la posa B e lo scatto a distanza.
Seconda cosa, nel caso del sistema e-ttl2 che funziona con l'ausilio del prelampo, c'è il rischio di vedere appunto due lampi, poichè il pre flash scatta comunque prima di quello vero e proprio. Le conseguenze negative di questa cosa sono quelle tipiche del vecchio sistema a-ttl. Cioè le persone credono che tu abbia scattato la foto quando vedono il primo lampo e tendano a muoversi. E per soggetti in movimento la macchina potrebbe incorrere in problemi di esposizione poichè il soggetto si potrebbe allontanare e avvinare alla macchina.
Il primo problema è relativo , OGGI, con le macchine digitali, per il secondo ti può aiutare il pre scatto intenzionale del pre-flash che si fa con il pulsante * della macchina (FEL). Ovviamente per il soggetto in movimento dovresti prevedere più o meno dove si troverà e memorizzare la "sleshata" in quel punto......ovviamente non sempre è possibile.
Dovrebbe essere chiaro il perchè di default le reflex hanno impostato lo scatto sulla prima tendina.