Senza andare troppo nel tecnico perché non ne sono in grado, volevo solo dire che DI FATTO la vita ci racconta che la responsabilità del rivenditore in casi tipo quello dell'autore del post è una pura utopia se non confermata dal costruttore, anche (o proprio) per quanto da te scritto ovvero che l'entità del presunto danno non giustifica quasi mai un'azione legale.
Ogni azione o non-azione umana è frutto delle valutazione dei costi e dei benefici, dei rischi e delle possibilità, l'uomo è un "animale economico"
Per cui è possibile e comprensibile che lo sbattimento e i possibili costi da una parte e il valore del prodotto difettoso dall'altro facciano valutare poco convenienti le vie legali.
Così come è pacifico che sia il costruttore a decidere (ma
in nome e per conto del venditore) se prestare la garanzia, d'altra parte chi meglio del costruttore può valutare i motivi per cui un prodotto presenta dei problemi.
Tutto questo è però cosa ben diversa dal dire che il venditore non risponda della garanzia. Se il difetto di conformità è chiaro e si va per vie legali il venditore ne risponde di certo. Per le ragioni spiegate nel post precedente non posso portarti la giurisprudenza in merito ma posso citarti due casi apparsi qua sul Forum , questo è uno
https://mtb-mag.com/forum/t/delusione-trek.301732/, l'altro non riesco a ritrovarlo ma riguardava un telaio (se non ricordo male proprio di
Trek).
L'importante, come scrivo spesso, è agire con coerenza
sempre : se si rinuncia a far valere i propri diritti per (legittima) convenienza si perde il diritto di lamentarsi del mancato rispetto degli stessi.