Avevo iniziato l'organizzazione di questo tour il 14 di maggio e forse avevo un pò esagerato nel descrivere la bellezza dei posti in cui avrei portato i miei nove amici.
Le loro aspettative erano dunque molto alte ed io ero ansioso di dar loro ciò che avevo promesso.
Il sabato mattina invece il meteo non è dalla nostra parte ed il cielo nuvoloso dell'Italia lascia il posto alla pioggia non appena fatto il Passo del Sempione.
Il mio umore piomba sotto i sedili dell'Espace di Labby e già mi immagino due giorni sotto l'acqua senza nemmeno l'ombra dei panorami che avevo tanto decantato. Le nuvole sono imponenti e molto basse e non si vede nessunadelle cime che ci circondano.
Arrivati nel nostro appartamento ci cambiamo e indossato il Kway iniziamo a pedalare verso l'inizio della salita che da 1600 m di Zermatt ci porterà a quota 3100m del Rothorn. Qualcuno deve volerci bene lassù: prima smette di piovere e poi un pò alla vollta il "sipario" si apre rivelando scenari bellissimi
Come se non bastasse incontriamo alcuni animali, camosci e scoiattoli
Con l'umore completamente risollevato saliamo di buona lena fermandoci spesso ad ammirare il paesaggio; d'altronde non abbiamo nessuna fretta
la salita è impegnativa ma nessuno si lamenta, anzi con i volti felici pedaliamo con il Cervino che finalmente si lascia fotografare
Quando ho visto il Cervino col "cappello" ho capito che avrei potuto mantenere le promesse fatte
La stanchezza si fa sentire e la tentazione di meccanizzare la seconda metà della salita vince sulla nostra forza di volontà.
in un battibaleno saliamo dal Sunnegga al Blauherd e quindi al Rothorn con una funivia velocissima ed esposta ad un vento furibondo.
In cima, alla vista che ci si presenta, l'adrenalina sale a mille e Tommy si gasa e scalda i motori
come dar loro torto: la vista è di quelle che non si dimenticano facilmente
Fatte le foto di rito siamo pronti a partire
In picchiata verso il ghiacciaio del Findelgletscher sento le urla di gioia dei miei amici
Ultimo della fila, con il volto incollato alla mia reflex, sorrido
ogni tanto ci fermiamo per scambiarci commenti sulla discesa e Bomba si esprime come solo lui sa fare
finito un single trail fantastico,
subito ne inizia uno ancora più incredibile
Sentieri bucolici in un ambiente alpino di rara bellezza, sempre sotto lo sguardo vigile del Matterhorn
Non so quante foto siano state scattate in questi due giorni, ma ogni lasciata è persa
ogni tanto sorprendo qualcuno assorto nei pensieri; tanta bellezza ti spinge ad isolarti ed a meditare (eh si anche il Martello nazionale)
La discesa non è mai troppo impegnativa per le nostre seppur limitate capacità tecniche, ma le pastiglie dei
freni di Labby la pensano diversamente
Dopo una discesa infinita che ci riporta dritti in albergo, una bella piscina ci aspetta.
Ma tutti stanno già pensando al contenuto del frigo opportunamente caricato questa mattina. Scatta dunque il relax tanto meritato
Non so dire se la cena sia stata più o meno memorabile della discesa da poco conclusa.
Solo che anzichè dolere le gambe, dolevano gli zigomi.
Spaghetti allo scoglio (grazie Rosina) cucinati da Bomba, salame, formaggio, birra e vino a volontà.
il primo giorno finisce così
il secondo inizia così
dopo una breve passeggiata nel centro di Zermatt
prendiamo il treno che ci porterà al Gornegrat, stazione a 3090 m di quota.
Ho promesso che il panorama è ancora più stupefacente ed in effetti i miei compagni d'avventura confermano.
le lingue dei ghiacciai sono impressionanti, quasi quanto le decine di turisti giapponesi che fanno la fila per farsi fotografare con noi e con Martello in particolare
gli spunti per fare foto e fermarsi a godere sono tanti, quindi ci si ferma spesso a constatare che esista per davvero un sentiero così bello da fare in mtb
ci si fionda in discesa sempre con un occhio di riguardo agli escursionisti che abbondano, ma appena si può si mollano i freni
l'unica cosa che ci rallenta sono ancora una volta certe visioni
la discesa è entusiasmante e dopo un pasto frugale all'ombra del larice più grosso che abbia mai visto, ci lanciamo verso l'ultimo tratto di single track da urlo che ci porterà in paese ed alla fine di due giorni indimenticabili
Spero di aver reso giustizia alle aspettative di chi ha voluto seguirmi in questo week end e spero che tanti altri ne seguiranno.
Ringrazio quindi Labby (finalmente col viso disteso), Martello (che dire.......Martello), Bomba (esplosivo come sempre e crucco come non mai...telefunken), Pino (un signore), Cinna (felice di avergli fatto fare il giro più bello di sempre), Giogambi (turista cambogiano), i Rota brothers (a quanto ho visto pienamente degni di far parte del gruppo) e Tommy (......fate voi, io non ho parole)