Mercoledì 11 Febbraio, giornata spettacolare super soleggiata e allora via
...mezza giornata di ferie...le previsioni del weekend non sono certo beneauguranti.
Obbiettivo del pomeriggio...explo e tracciamento del sentiero dei tralicci che dalla Sorgente di Varno, sotto le antenne di Doss Casina, si inoltra a sud e sbuca sulla forestale di Tempesta.
Roadbook: partenza da Navene, bitume fino a Tempesta, salita su forestale fino al bivio per il sentiero delle scale Busatte - Tempesta, prendo a sx e al successivo bivio tengo la dx e arrivo al punto panoramico sopra il sentiero delle scale.
Di seguito mi raccordo col sentiero pedonale
attacco e "spallo" l'ultima scala del sentiero Busatte - Tempesta
che mi porta con un bel tratto filante sopra il parco delle Busatte con vista superba del litorale di Torbole.
Con sentiero prima nel bosco e poi con stradina di campagna mi immetto sulla carrozzabile asfaltata per il Monte Altissimo.
A malga Zures la strada è quasi completamente bianca...siamo al rovescio e nonostante siamo sul Garda la neve resiste anche qui.
Al piano della malga prendo la forestale che si stacca a dx e con bel percorso innevato salgo dolcemente e poi scendo "surfando" a serpentine nella neve...bellissimo.
Giungo velocemente in prossimità della Sorgente di Varno, scendo per circa 20 metri di dislivello nella traccia sporca che riporterebbe in brevissimo tempo alla forestale sopra le scale percorsa poco tempo prima.
Si individua sulla sx il bel sentiero dei tralicci (freccia rossa) che con percorso veramente favoloso e praticamente tutto ciclabile
mi porta sopra la forestale di Tempesta.
Qui un sentiero da prendere con la dovuta cautela, sia per la parziale esposizione che per il fondo molto smosso, mi catapulta con una tosta serie di tornantini sulla forestale anzidetta.
Adesso salgo...devo rientrare a Navene...e vado a "imbeccare" un altro sentiero dei tralicci che avevo fatto qualche anno fa, sempre in solitaria, ma percorso in senso opposto.
Devo dire che preso in questa direzione è molto più fattibile anche se la parte intermedia e soprattutto quella finale mi ha regalato una sorpresa non tanto gradita.
La luce comincia ad abbassarsi
monto il faretto, prevedo di arrivare col calare della sera...difatti dopo il primo pezzo filante
con qualche bel tornantino in discesa da non sottovalutare incontro le prime difficoltà.
Prima attraverso una pericoloso tratto su lastrone di roccia e poi il tratto dei vecchi paramassi in legno ormai ridotti all'osso...speriamo ce ne siano di nuovi sotto, a difesa della Gardesana
...qui i tratti ciclabili sono davvero pochi.
Non importa, sapevo a cosa andavo incontro, e allora avanti col faretto ora acceso, scendo con altri tornantini fattibili dei quali uno davvero con visuale spettacolare su Navene e particolarmente esposto.
...ormai è notte fonda sono davvero vicino alla bandiera a scacchi bianco-nera ma purtroppo non è finita...a circa 100 metri di dislivello dalla Gardesana mi imbatto in un tratto praticamente verticale con cordino e scalini in ferro
...tribolo non poco...litigo anche col faretto che si stacca dalla batteria...perdo tempo ma cerco di stare tranquillo...ricollego il faretto...si incastra il manubrio della bike nel cordino metallico...sono un pò sulle spine... ma di lì a poco il tratto ostico termina con sommo sollievo e scendo un pò a caso per il ricongiungimento sul lungo lago.
Che fatica ragazzi
, volevo a tutti i costi esplorare questo sentiero tracciato sulle OpenStreetMap ma la prossima volta se una prossima ci sarà dovrò ricordarmi di tenere la sx e collegarmi più facilmente al percorso ciclabile sopra l'abitato di Navene e rientrare così più agevolmente.
In sintesi dopo questa explo, potrei suggerire a bikers "evoluti" e che non disdegnano qualche piede a terra, un bel anello senza percorrere la Gardesana partendo da Tempesta e attraverso il sentiero delle scale delle Busatte (divieto bike attenzione) rientrare al punto di partenza da malga Zures col bel sentiero dei tralicci che inserirò a breve sulle mappe OSM.