Giornata di sole oggi a Brussels. Spendo la mattinata a sistemare la bici: cambio manopole, pulitura e regolazione freni, pulitura ruote, ingrassaggio mozzi... inizio alle 9, finisco alle 13.
Mangio qualcosa di leggero e la tv m'incastra con il reportage bikecar: tre persone a pedalare in una "macchina a pedali", 866 miglie fatte a cavallo di tre stati in USA. Snowboard, avventure... bella trasmissione, ma alla fine sono le 4:30. cincischio un po', poi e finalmente mi decido.
All'inizio non vado, poi il corpo si slega e riesco a fare 36 km (a voi v'immagino ora cosi' ) praticamente quasi tutti in sterrato. Come sono fortunato... guardate il mio percorso
tutto quel verde vicino alla capitale del belgio.
Faccio un paio di foto dove c'e' una panchina che e' spettacolare come location, ma in foto non rende tanto... la location, non la gary che risplende di quella bellezza dei tempi andati (ahem )
vabbeh, questa e' la paste di foresta che ormai conosco bene, quindi arrivo alla "mia" frontiera in poco tempo
S'inizia ad arrampicare (lo so che avete visto la quota nella prima foto e inutile che fate : gli strappetti ci sono anche qui )
Mentre salgo quel sentierino dal fondo morbido da sottobosco, scopro che per andar forte non serve il gatorade, il powerpippo, la superscazzola portati da casa. E' tutto li', a disposizione sul sentiero: ortiche alte 1mt infestano il sentiero e i bordi. Pantaloncini corti, maglietta a maniche corte e guantini a mezze dita hanno fatto il resto: kapwiiiiiing piu' veloce della luce.
finite le ortiche, inizia il bosco. il sentiero' e' ora una strada sterrata, ma riesco a usare un sentiero piu' avventuroso che la costeggia, scoprendo che quando gli Dei ci guardano e sono contenti, e' facile capire cosa stanno guardando
Un Ent (cit lord of the rings) mi indica la via.
Uscito dal bosco, sulla strada battuta un segnale un po' inquietante.. o forse no :-D
.
Alla fine arrivo all'estremita' (ovest?) del nuovo pezzo di foresta e decido di tornare indietro e m'inerpico su per un sentiero che credo fosse per downhill o cose del genere: fango, radici, un quasi volo e un paio di discese che faccio con piglio trialistico mi riportano su un pezzo sterrato, ma battuto. Guardo il gps, lui guarda me come a dire "quaglio, se non leggi le istruzioni... 'ndo stamo?" quindi mi metto a scrutare l'orizzonte alla ricerca della via perduta. In questa bella posa autoimmortalante con rotolONE di ciccia strabordante dal completo che ha l'eta' della gary
Alla fine procedo con metodo pallina rimbalzina e arrivo alla strada asfaltata che ho attraversato per entrare nella foresta ignota all'andata. solo che a naso sono un po' piu' a valle, quindi piglio la pista ciclabile in salita . Due metri e trovo un single track che costeggia la strada, ma stando al limitare del bosco: un guazzabuglio di strappi, discese, fango, solchi e salti. bella bella, la gary va su e giu' e saltella felice da destra e a manca sul sentiero col suo ritmo (ok il mio.. vabbeh) . Rientro nella parte conosciuta e m'inerpico su una collinetta per un paio di foto
alla fine entro nel parco. il giro e' quasi finito e mi ritrovo a mangiucchiare una barretta cereali e nocciole in riva al laghetto
Ho scoperto un po' di cose: i vecchi ardori stanno tornando e forse non e' una ritorno temporaneo (complice che a 5km da me e dalla citta' ho tutto questo.. e ne manca ancora di bosco da vedere). Ho capito anche che no, non so andare in discesa: uso la teNNica equilibristica se la discesa non e' bella battuta. In fondo, siamo vecchietti e ci divertiamo anche cosi'. A aentire le foglie e la ghiaina scricchiolare sotto le ruote, a scorgere uno degli dei che sta guardando li vicino a me e abbandonare la strada per pochi metri (io che non vado quasi mai contro le regole... e' una sensazione impagabile uscire dalla strada tracciata) per vedere che c'e' dietro quel boschetto..
Per concludere, se siete riusciti a leggere fino a qui.. la mappa commentata della giro nel bosco nuovo
Mangio qualcosa di leggero e la tv m'incastra con il reportage bikecar: tre persone a pedalare in una "macchina a pedali", 866 miglie fatte a cavallo di tre stati in USA. Snowboard, avventure... bella trasmissione, ma alla fine sono le 4:30. cincischio un po', poi e finalmente mi decido.
All'inizio non vado, poi il corpo si slega e riesco a fare 36 km (a voi v'immagino ora cosi' ) praticamente quasi tutti in sterrato. Come sono fortunato... guardate il mio percorso
tutto quel verde vicino alla capitale del belgio.
Faccio un paio di foto dove c'e' una panchina che e' spettacolare come location, ma in foto non rende tanto... la location, non la gary che risplende di quella bellezza dei tempi andati (ahem )
vabbeh, questa e' la paste di foresta che ormai conosco bene, quindi arrivo alla "mia" frontiera in poco tempo
S'inizia ad arrampicare (lo so che avete visto la quota nella prima foto e inutile che fate : gli strappetti ci sono anche qui )
Mentre salgo quel sentierino dal fondo morbido da sottobosco, scopro che per andar forte non serve il gatorade, il powerpippo, la superscazzola portati da casa. E' tutto li', a disposizione sul sentiero: ortiche alte 1mt infestano il sentiero e i bordi. Pantaloncini corti, maglietta a maniche corte e guantini a mezze dita hanno fatto il resto: kapwiiiiiing piu' veloce della luce.
finite le ortiche, inizia il bosco. il sentiero' e' ora una strada sterrata, ma riesco a usare un sentiero piu' avventuroso che la costeggia, scoprendo che quando gli Dei ci guardano e sono contenti, e' facile capire cosa stanno guardando
Un Ent (cit lord of the rings) mi indica la via.
Uscito dal bosco, sulla strada battuta un segnale un po' inquietante.. o forse no :-D
Alla fine arrivo all'estremita' (ovest?) del nuovo pezzo di foresta e decido di tornare indietro e m'inerpico su per un sentiero che credo fosse per downhill o cose del genere: fango, radici, un quasi volo e un paio di discese che faccio con piglio trialistico mi riportano su un pezzo sterrato, ma battuto. Guardo il gps, lui guarda me come a dire "quaglio, se non leggi le istruzioni... 'ndo stamo?" quindi mi metto a scrutare l'orizzonte alla ricerca della via perduta. In questa bella posa autoimmortalante con rotolONE di ciccia strabordante dal completo che ha l'eta' della gary
Alla fine procedo con metodo pallina rimbalzina e arrivo alla strada asfaltata che ho attraversato per entrare nella foresta ignota all'andata. solo che a naso sono un po' piu' a valle, quindi piglio la pista ciclabile in salita . Due metri e trovo un single track che costeggia la strada, ma stando al limitare del bosco: un guazzabuglio di strappi, discese, fango, solchi e salti. bella bella, la gary va su e giu' e saltella felice da destra e a manca sul sentiero col suo ritmo (ok il mio.. vabbeh) . Rientro nella parte conosciuta e m'inerpico su una collinetta per un paio di foto
alla fine entro nel parco. il giro e' quasi finito e mi ritrovo a mangiucchiare una barretta cereali e nocciole in riva al laghetto
Ho scoperto un po' di cose: i vecchi ardori stanno tornando e forse non e' una ritorno temporaneo (complice che a 5km da me e dalla citta' ho tutto questo.. e ne manca ancora di bosco da vedere). Ho capito anche che no, non so andare in discesa: uso la teNNica equilibristica se la discesa non e' bella battuta. In fondo, siamo vecchietti e ci divertiamo anche cosi'. A aentire le foglie e la ghiaina scricchiolare sotto le ruote, a scorgere uno degli dei che sta guardando li vicino a me e abbandonare la strada per pochi metri (io che non vado quasi mai contro le regole... e' una sensazione impagabile uscire dalla strada tracciata) per vedere che c'e' dietro quel boschetto..
Per concludere, se siete riusciti a leggere fino a qui.. la mappa commentata della giro nel bosco nuovo