Non sapevo in quale topic condividere questo giro, queste immagini, certe emozioni così ne apro uno nuovo.
La prima bianca... Non la mia prima ma quella del Cinghiale. Molti non lo conoscono, altri lo hanno conosciuto, non è iscritto al forum ma poco cambia.
La bianca... E si anche questo potrebbe suonare strano ai più anche se tuttavia chi ha avuto in mano un pieghevole "La via degli alpeggi" sa di cosa sto parlando, per gli altri vedo di spiegarlo rapidamente. Esiste una classificazione standardizzata internazionale per i percorsi per MTB che prevede 4 livelli: verde, azzurro, rosso, nero. In questo ordine significano molto facile, facile, difficile, molto difficile però sono tutti riferiti a qualcosa che non contempla l'AM pesante o il FR/DH quindi sostanzialmente ha un "buco" verso l'alto. Abbiamo scelto di colmare questa lacuna inserendo il livello estremamente difficile in modo da rendere ben chiaro che si tratta di qualcosa di più impestato del difficile. Scegliere un colore non è stato facile perché tutti quelli che evocano qualcosa di cruento erano già stati "occupati" quindi l'idea si è rivolta a qualcosa oltre il cruento... La pace...
Dopo queste lunghe spiegazioni vengo all'essenza del giro, 1950 m, 42 Km; lo avevo poco pubblicizzato qui sul forum perché si preannunciava qualcosa di molto impegnativo e non ha per nulla tradito le aspettative. Il cuore dell'itinerario è stato una discesa di circa 4 Km (devo ancora andare a leggere i dati del polar) per la quale sono state necessarie ben 4 ore...
Percorso fantastico, tecnico, molto tecnico, sassi, cespugli, fronde e la parte finale nel bosco di latifoglie con un tracciato in stile toboga liscio come un bliardo per fare curvoni @manetta e piegoni. Tutto quello che si può desiderare in discesa c'era, forse anche di più!
Tutta questa spatafiata scritta in parecchie riprese nell'arco di due giorni solo per presentare qualche foto di questo splendido giro
L'ampio prato non lasciare presagire come diventa il tracciato.
Si scende tra arbusti e rocce
Guardando verso nord-est
Ultima parte di discesa, da qui in poi tutto bosco
La prima bianca... Non la mia prima ma quella del Cinghiale. Molti non lo conoscono, altri lo hanno conosciuto, non è iscritto al forum ma poco cambia.
La bianca... E si anche questo potrebbe suonare strano ai più anche se tuttavia chi ha avuto in mano un pieghevole "La via degli alpeggi" sa di cosa sto parlando, per gli altri vedo di spiegarlo rapidamente. Esiste una classificazione standardizzata internazionale per i percorsi per MTB che prevede 4 livelli: verde, azzurro, rosso, nero. In questo ordine significano molto facile, facile, difficile, molto difficile però sono tutti riferiti a qualcosa che non contempla l'AM pesante o il FR/DH quindi sostanzialmente ha un "buco" verso l'alto. Abbiamo scelto di colmare questa lacuna inserendo il livello estremamente difficile in modo da rendere ben chiaro che si tratta di qualcosa di più impestato del difficile. Scegliere un colore non è stato facile perché tutti quelli che evocano qualcosa di cruento erano già stati "occupati" quindi l'idea si è rivolta a qualcosa oltre il cruento... La pace...
Dopo queste lunghe spiegazioni vengo all'essenza del giro, 1950 m, 42 Km; lo avevo poco pubblicizzato qui sul forum perché si preannunciava qualcosa di molto impegnativo e non ha per nulla tradito le aspettative. Il cuore dell'itinerario è stato una discesa di circa 4 Km (devo ancora andare a leggere i dati del polar) per la quale sono state necessarie ben 4 ore...
Percorso fantastico, tecnico, molto tecnico, sassi, cespugli, fronde e la parte finale nel bosco di latifoglie con un tracciato in stile toboga liscio come un bliardo per fare curvoni @manetta e piegoni. Tutto quello che si può desiderare in discesa c'era, forse anche di più!
Tutta questa spatafiata scritta in parecchie riprese nell'arco di due giorni solo per presentare qualche foto di questo splendido giro
L'ampio prato non lasciare presagire come diventa il tracciato.
Si scende tra arbusti e rocce
Guardando verso nord-est
Ultima parte di discesa, da qui in poi tutto bosco