...ma non ho saputo resistere
Sono arrivati gli ultimi gioiellini per completare il trattorino elettrico: ergal e titanio a profusione
Ormai le uniche viti in acciaio (che per caratteristiche di resistenza alla fatica preferisco al titanio, almeno in elementi normalizzati, in cui quindi non si può lavorare sui dimensionamenti) rimaste sulla ciclistica sono quelle dei pattini della sella, per ovvie ragioni
Il resto, dalla corona allo stem alle pinze freno, è in titanio, mentre gli elementi meno stressati meccanicamente (registri del cambio, e fissaggi non sollecitati) è in ergal.
A che serve? Assolutamente a nulla, se non a rendermi stupidamente felice quando guardo il mio Zione elettrico tutto agghindato
A voler essere pignoli, però, un miglioramento funzionale c'è stato: le viti di registro del cambio, che adesso hanno la cava a brugola e non quella sfuggentissima e minuscola sede a croce per cacciavite, offrono una presa molto più salda, e riesco a registrare il cambio con maggior efficacia, perchè mi basta girare con un dito una brugola da 3m senza invece dover combattere con un cacciavite a croce da spingere continuamente in sede perchè non scappi via dall'incavo.
A parte questa considerazione da meccanico, vale tutto il resto, ossia stupidissimo, beotissimo e inutilissimo compiacimento
Sono arrivati gli ultimi gioiellini per completare il trattorino elettrico: ergal e titanio a profusione
Ormai le uniche viti in acciaio (che per caratteristiche di resistenza alla fatica preferisco al titanio, almeno in elementi normalizzati, in cui quindi non si può lavorare sui dimensionamenti) rimaste sulla ciclistica sono quelle dei pattini della sella, per ovvie ragioni
Il resto, dalla corona allo stem alle pinze freno, è in titanio, mentre gli elementi meno stressati meccanicamente (registri del cambio, e fissaggi non sollecitati) è in ergal.
A che serve? Assolutamente a nulla, se non a rendermi stupidamente felice quando guardo il mio Zione elettrico tutto agghindato
A voler essere pignoli, però, un miglioramento funzionale c'è stato: le viti di registro del cambio, che adesso hanno la cava a brugola e non quella sfuggentissima e minuscola sede a croce per cacciavite, offrono una presa molto più salda, e riesco a registrare il cambio con maggior efficacia, perchè mi basta girare con un dito una brugola da 3m senza invece dover combattere con un cacciavite a croce da spingere continuamente in sede perchè non scappi via dall'incavo.
A parte questa considerazione da meccanico, vale tutto il resto, ossia stupidissimo, beotissimo e inutilissimo compiacimento