E noi... siamo ancora in tempo?

  • Creatore Discussione Bed
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Vorrei essere molto chiaro: l’idea che ho io della gran fondo è la stessa che l’ha fatte nascere. Cioè un bel raduno domenicale per famiglie, pedalatori occasionali, cardiotrapiantati sulla via del recupero, nonni arzilli e giovinastri naif, tutti riuniti per fare del sano movimento, respirare possibilmente aria buona, vedere paesaggi edificanti, e perché no chiudere la giornata davanti a una polenta taragna o a una porchetta arrostita. Il tutto all’insegna dell’amicizia e dello spirito.

Questo pezzo tratto dall'articolo messo nel post da BED dovrebbe essere il
cosidetto vangelo delle gran fondo!!!
Le gare giustamente un'altra cosa...

Stefano
 

sembola

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...l’idea che ho io della gran fondo è la stessa che l’ha fatte nascere. Cioè un bel raduno domenicale...
Opinione rispettabile ma forse un po' idealizzata. Le "granfondo" (sia in bici che sugli sci) hanno sempre coniugato un lato "ludico" (ma impegnativo, una Rampilonga o una Marcialonga tanto per citare due gare storiche, o una maratona se preferite, non sono mai stati per famiglie o per praticanti occasionali) ed uno "agonistico", visto che ci sono sempre state le classifiche.

Indubbiamente il lato agonistico, specie su strada, ha preso da tempo il sopravvento. Sostenere che le GF dovrebbero essere "qualcos'altro" è legittimo, pretendere che lo siano vuol dire negare la realtà dei fatti, cioè che chi vi partecipa evidentemente cerca quello e non altro. Come è negare la realtà dei fatti che su tanti forti agonisti "amatori" aleggia l'ombra del doping, che purtoppo da ombra diventa realtà le rare volte che vengono fatti pisciare in una provetta.

In ogni caso ci sono tanti raduni e cicloturistiche che ancora rispecchiano questa filosofia. Basta scegliere
 
Usando la parola vangelo ho estremizzato il concetto: chi partecipa alle G.F. cerca e anche soprattutto il lato agonistico (dove ahime' purtroppo rientra anche il doping). Come dici tu ci sono ancora manifestazioni e raduni che rispecchiano il lato ludico, pero' ho notato che aumentano sempre di piu' i raduni che introducono le classifiche e i punteggi e forse qui si inizia ad esagerare.

Stefano
 

lilium

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Dico la mia.
In una GF è normale che si trovi chi vuol fare "l'agonista" e chi vuol fare "l'escursionista". L'obiettivo di un organizzatore è riuscire a coniugare le due "facce" di uno stesso "movimento". Non è facile certo ma si può fare. D'altronde questo è anche il motivo per cui ci sono, moltissime volte, percorsi di difficoltà e lunghezza differenti in un evento . Certo, un C.O. non può "tarare" esclusivamente una GF su una "categoria" od un altra e cercherà giocoforza di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte cercando di scontentare meno bikers possibili. Teniamo anche conto che per organizzare una GF ci vogliono anche sponsor ed un certo sforzo economico. Non piovono soldi dal cielo e non si possono organizzare cicloraduni per principianti o bikers "tranquilli" a pioggia. Forse un anno ci riesci, quello dopo forse no, a meno che la Provincia, il Comune o la Regione o un supermunifico sponsor non ti assicurino un flusso continuo di "aiuti". Eppoi, in confronto al passato (ho iniziato nel '94) ora i bikers sono più preparati tecnicamente e atleticamente e anche l'ultimo della classifica ha un minimo di allenamento. Comunque discorso complesso. Io credo che la strada da prendere sia coniugare sport e territorio e comunque non si può idealizzare ciò che era un tempo perchè l'intero movimento è in evoluzione, sia dal punto di vista tecnico (29', All Mountain, etc...) che organizzativo (circuiti, XC, etc...). In evoluzione come la vita di tutti noi.
Comunque sono fiducioso nel futuro
 
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muoversi

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Il sistema x cambiare rotta radicalmente c'è ed è fare come fanno nelle mega granfondo francesi cioè si parte ad orario dotati di chip e la classifica è la risultante del tempo che si impiega a completare il percorso senza scimmiottare le gare più o meno professionali, comunque ho assistito da spettatore ad una edizione del mitico GrandRaid Crystalp in Svizzera e secondo me è l'essenza della granfondo x lo spirito dei partecipanti, la presenza dei locali, il clima di festa popolare anche se resta una prova molto dura, certo partecipano anche dei grandi campioni ma quello che conta è ALTRO !
 

Wu Ming

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forse è proprio la caratteristica estrema di una gara come la Cristalp che fa venir voglia di andare ad acclamare tutti i coraggiosi che si mettono alla prova (come lo Chaberton all'Ironbike), ma quale "eroismo" nelle gare spianate di oggi?
 

sembola

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... ho notato che aumentano sempre di piu' i raduni che introducono le classifiche e i punteggi...
Piccola nota tecnico-regolamentare: se sono "raduni" non ci possono essere classifiche, se ci sono classifiche basate sui tempi sono "gare": le regolamentazioni relative, soprattutto per l'ammissione dei partecipanti, sono molto diverse. Quando collaboravo con l'organizzazione di una GF i partecipanti al percorso non competitivo erano rilevati col chip ma venivano esposti in ordine alfabetico.


Il sistema x cambiare rotta radicalmente c'è ed è fare come fanno nelle mega granfondo francesi cioè si parte ad orario dotati di chip e la classifica è la risultante del tempo che si impiega a completare il percorso...
Insomma, chi ci mette di meno vince. E la differenza rispetto ad una GF nostrana dov'è?

Per alcuni sì, per molti purtoppo no. Quando organizzi una cicloturistica (dove NON ci sono tempi, ma solo premi per i gruppi più numerosi ed a sorteggio) e si presentano un terzo dei partecipanti rispetto all'anno prima quando organizzavi una granfondo, è purtoppo evidente che per tanta gente la questione agonistica conta eccome. All' estero la cosa è molto differente, la pratica dello sport è molto più diffusa e soprattutto non è finalizzata solo all' agonismo come purtoppo è da noi.


In ogni caso, concordo che sia triste che di debbano essere i controlli antidoping. Ma ben vengano.
 

Bed

Biker poeticus
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L'anomalia che sembra soprattutto italiana sta nell'evidenziato: vorrei capire perchè tanti vogliono definirsi, fingersi, agonisti se NON LO SONO, quando c'è scritto nero su bianco che sono AMATORI. Ovviamente la mia è una richiesta retorica, un'idea ce l'ho ben chiara e non riguarda haimè solo il ciclismo.
 
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KiDdolo

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ho partecipato a 2 pedalate in montagna (1 l'estate scorsa, 1 altra 2 estati fa) che avrebbero dovuto essere cicloturistiche ed amatoriali. entrambe si svolgevano in salita, tra asfalto e sterrato.

i partecipanti erano quasi tutti garaioli, agghindati di tutto punto con tutine di squadre locali e con MTB estremamente leggere, alcuni addirittura con forcelle rigide in carbonio.

io partecipavo per conoscere nuovi percorsi con la mia fida giant reign... inutile dire che mi sono impegnato al massimo per migliorare, ho superato rampe esagerate che in passato mi avrebbero fatto mettere il piede a terra.

rimane 1 po' l'amaro in bocca per il fatto della mancanza di partecipanti "della domenica"... pero' l'ottimo pranzo post "gara" e la discesa rifatta percorrendo il tracciato dell'andata mi hanno ripagato di ogni fatica (mentre la maggior parte tornava in auto!!)

ovvio che questa estate aripartecipo o-o
 

lilium

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Io credo che la verità stia sempre in mezzo. Capisco che ci siano bikers con le loro tutine attilate, depilati, asciutti etc., che ci siano i guerrieri del downhill, chi fà all mountain, chi fà la pedalata ecologica, chi fà le 24h, endurance etc. Non mi interessa se la mtb dell'altro biker è una front superleggera in carbonio o se è una full da cross country o una da All Mountain. Potrei aggiungere, la differenza di escursioni dell'ammo, se usa coperture da 2.30 o altro. Non capisco molto il senso di certe affermazioni. Il movimento mtb è il movimento mtb...se si chiama movimento ci sarà pure un motivo. Perchè mi dovrebbero stare sulle balle una banda di mtb agonisti e mi dovrebbero stare più simpatici dei cicloturisti oppure l'esatto contario? Ognuno deve essere e sentirsi libero di interpretare questo sport come meglio crede. Le GF ci sono ma nessuno è obbligato a partecipare, idem per le marathon e le XC o le 16/24h. Se un gruppo di amici vuol organizzare un raduno non competitivo, senza chip, senza numero e senza classifica, lo faccia. L'importante è non parlare del sesso degli angeli. Ho fatto la 1^ cronoscalata di Punta Veleno nel 2010. Il mio risultato mi ha soddisfatto, sono arrivato in cima con il mio compagno di avventure Roberto, ho mangiato il pranzo offerto dell'organizzazione e ho pure fatto una foto ricordo con la Pezzo. Contento di averla finita, contento del paesaggio e dell'atmosfera della gara. Eppure sono iscritto ad un GS, mi alleno e in primavera-estate mi depilo le gambe. Credo che si debba cercare, noi per primi, di essere positivi e propositivi e sforzarsi di vedere il buono delle cose anche se a volte certe cose fanno girare le balle (doping per es. ma non solo). Non cominciamo a frazionarci altrimenti da un unico movmento si genera una moltitudine di piccoli movimenti (anche antagonisti) che "non si muovono" da nessuna parte. Chiaramente ribadisco che questo è il mio pensiero
 
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