Tour bis di uno fatto l’anno scorso, ne avevo parlato e suggerito in qualche 3d tempo fa, così il we del 18/19 giugno lo abbiamo ripetuto quasi esattamente come l’anno scorso, stesso periodo, sempre last minute, poteva essere idealmente di 1 giorno, ma non c’è lo si godrebbe o riuscirebbe
Tour bis di uno nato l’anno scorso nello stesso periodo, sempre volante o meglio last minute, che doveva essere idealmente di 1 giorno, ma non c’è lo si godrebbe o riuscirebbe
col socio eravamo in accordo di far qualcosa in mtb nel we, venerdì mattina ci si messaggia e si balena l’idea di poter dormire fuori, così prontamente propongo questo giro, uno dei miei preferiti, anzi forse il più bello e completo in assoluto con l’aggravante che lui in zona non ci é mai stato.
Sento il rifugio Viola nell’omonima valle ma non hanno un posto, tutto occupato da una grossa comitiva, cercando sul web trovo un altro rifugio in zona che in rete danno ancora chiuso, provo a telefonare ed il gestore mi dice che aprono proprio sabato e che saremmo i primi ospiti..perfetto un rifugio a nostra disposizione…che voler di più, ah si il meteo PERFETTO
perfetto tour internazionale partito…. Partenza da Livigno si sale verso il passo Alpisella, si scende al lago di Cancano dalle sorgenti dell’Adda, si circumnavigano i due laghi, si scende verso le Torri di Fraele poi quasi subito si prende per la Val Viola passando per Arnoga, e quasi in fondo si pernotta sotto il Piz Dosdé, l’indomani si parte alla volta del passo Viola si scende in Val di Campo passando per i meravigliosi laghi Viola e Saoseo, poi si arriva nella val Poschiavo fino a Poschiavo e si prende il Trenino rosso del Bernina fino all’Ospizio Bernina dove si sale alla Fuorcla Minor per poi scendere fino a Livigno….
primo giorno molto pedalato 50 km circa con 1000 d+ e circa 600 d- mentre il secondo giorno molta più discesa circa d- 2300 con 800 d+ piú il trenino…sempre un 50 km pedalato 75col trenino..
sabato mattina ci si incontra alle 8 con qualche ritardo e si parte alle 8.30 alla volta di Sankt Moritz e Bernina, in viaggio sciogliamo l’indecisione, se partire da Livigno come anno scorso oppure lasciare l’auto all’Ospizio Bernina e partire da li alla volta di Livigno.
il viaggio decide per noi, il traffico molto molto più intenso del previsto ci fa decidere per partenza da Livigno dal posteggio dell’Acqua Granda
saliamo in sella ( sella nuova una sella Italia XLR uper flow in titanio, ho anche alleggerito la bici di un 50 grammi) alle 13 precise percorrendo il lago verso L’Alpisella.
passando dall’Engadina non si puó non fermarsi ad ammirare questo scorcio, con il Bernina sulla dx la fine del ghiacciaio del Mörteratsch, il ghiacciai da la Fortezza a Sx e si inizia ad intravedere un pezzetto del Palú…. Nostra metà prediletta per giri Freeride skialp di “gran class”
Lago di Livigno forse leggermente più secco del solito, vicino al rifugio all’incoronazione dell’Alpisella c’era l’isola galleggiante arenata..
Sempre dura, molto molto dura da pedalare la salita dell’Alpisella, giusta per tutini o per chi ha l’EBIKE, con i suoi 500 d+ tutti molto ripidi….… non mi vergogno ma diversi tratti li ho fatti a piedi economizzando per il giro.appena iniziato
quasi al passo in un laghetto chiamato Alpisella, due donzelle fanno il bagno ci stava m quasi unendo ma poi abbiam desistito, il giro é ancora molto lungo e ci aspettano laghi molto più fiabeschi…
dopo il passo inizia la seppur breve discesa prendendo per le sorgenti dell’Adda, me l’aspettavo più divertente, avevo fatto la carrareccia) ma anche questa é simile…niente single trail, sará per domani, quando guardando giù iniziamo a scorgere i laghi di Cancano e San Giacomo… passiamo dall’area poc nic a riempire le borracce e nella fontanella troviamo due birre belle fresche, il paradiso… una donzella c’è ne offre un bicchiere…
poi proseguiamo circumnavigando i laghi finì alla diga dove ci fermiamo al rifugio per bere una birra e sgranocchiare… dove posteggio la mia bike vicino vicino ad una gemella dei una guida di Livigno che stava accompagnando un gruppo di Krukki dallo Stelvio
anche qui il livello dell’acqua é un po’ al di sotto della norma mostrandoci bei dipinti
e tante tante, troppe costruzioni ormai rimaste solo alle fondamenta o poco più…sembra una pompei nel parco dello Stelvio
le vecchie colonie? Con una infinitá di parcheggi… è un noleggio bike ( ebike) col gestore molto simpatico col quale scambiamo due chiacchiere sui giri, lui chiedeva a noi se si potesse scendere dal Passo Viola in Val di Campo se poteva consigliarlo ai suoi clienti… dopo che mi ha fatto lubrificare la catena gentilmente.
la diga che attraversiamo offre una super scala per chi si vuol allenare per le gare di salita dei grattacieli.. da li si risale una 50 di metri e poi ci dirigiamo verso le torri di Fraele lungo la strada di bitume..
a breve ci affacceremo su quella incredibile terrazza con sotto i tornanti ed il single trail che faremo in discesa poi attebersando i tornanti e prendendo la carrareccia verso Arnoga ( il tornantone con il ristorante e l’allenamento dei cani da slitta, che si incontra salendo da Bormio verso Livigno
questo qui sotto é il passaggio particolare a picco del vuoto su un terreno molto molto sdrucciolevole pieno di sassi e sabbia che riempie la vista col fiato sospeso mentre lo si scende
affacciandosi si noto in front le piste di Valdidentro e più in lontananza sulla sx quelle di Bormio
superato Arnoga dove per diversi km si mantiene la stessa quota intorno ai ai 1900, si inizia ad intravvedere la metá di Giornata il Corno Dosdé, dove ci attende il riposo e la cena in rifugio li a Sx della foto
questo il rifugio immerso in questa valletta laterale, dove parlando col rifugiata ( noto alpinista scalatore) ci dice che é grossa metá a marzo ed aprile di skialp er, così ci invita per la prox stagione a pernottare li View attachment 92915
mentre il sole inizia a nascondersi dietro qualche altura…
con la felpa percorriamo l’ultimo tratto al buio ed al fresco fino al rifugio per goderci l’agognata “ cazzo di birra” di fine giro
accompagnati dai suoni di ruscelli vigorosi..[
rifugio più che bello ( molto meglio del rifugio Viola in my opinion) ristrutturato nel 2004 ma tenuto benissimo dove essendo quasi gli unicil troviamo un ragazzo che in solitaria su é fatto un paio di passi
a noi assegnano praticamente una camera con alcuni letti ed un soppalcò con altri tutto molto bello
molto contento ed inaspettato il rifugio, bello molto disponibili i gestori, anzi il gestore noto alpinista, alla sera ha dato il suo contributo chiacchierando e raccontando aneddoti e visto noi biker il discorso si é concentrato sulle nuove ebike ovviamnete con gli annessi e connessi..
che dire del rifugio, acqua calda per far la doccia, bagno come quello di casa con doccia wc lavabo e bidet, molto puliti, cena buona dove abbiam preso il piatto in forto di gnocchetti di pane conditi simili ai pizzoccheri con aggiunta di erbe tipiche, poi polenta e spezzatino è una buonissimo carpaccio di bresaola, con bis di vino in caraffa torta alle noci molto buona e grappa, tutto compreso nel prezzo ( anche questo inaspettato ) pensavamo che fossero extra vino e torte… ovviamente sconto CAI tutto a 50€..
mentre si cenava col tepore di una bella stufa a legna, dalla finestra ammiravamo il panorama del passo che l’indomani affronteremo con le classiche nuvole di condensa…
e quando era quasi buio una piccola passeggiata a mirare il cielo stellato…
al mattino ci si sveglia con la luna che fa ancora capolino dietro al Dosdé…
questa la visuale dalla porta del rifugio della bella valletta che si apre tra i due Dosdé, con un’altra bellissima giornata
dopo abbondante colazione siam pronti a ripartire per la giornata più divertente ma non meno stancante, ci aspetta la salita al passo dai 2135 del rifugio ai 2480 del passo e poi una lunghissima discesa totale fino ai 1000 m della stazione di Poschiavo….
Dopo poco ci si scalda e si tira via il pile….su una carrareccia che man mano, nonostante sia stata sistemata quest’anno diventerá un po’ rotta….
ecco qui l’altro rifugio più famoso della valle il Viola a 2300 m e sopra il percorso che porta al passo…
tra bei laghetti ….
e cime molto aguzze…il Corno Dosdé
quasi al passo ci voltiamo indietro …e…si vede prima il Viola e la sotto il Federico…
eccoci al passo per le rituali foto…
due pedalate di scenografia…
da li in poi quasi tutta discesa nella bellissima Val di Campo con due tra i più bei laghi alpini mai visti…
ecco per primo si scorge il lago Viola
ma prima un po’ di sano divertimento in discesa…in bei sigle trail naturali, i miei preferiti, all’inizio con una serie di tornati molto ripidi, che l’anno scorso erano completamente coperti da nevai..
dove abbiamo anche avuto incroci con altri bikers, elettrici ed una coppia con la front…
qualche passaggio carino mai troppo difficoltoso, se non un po’ di fondo a sassi grossi.. più in basso
quelli che si vedono liin basso ma che si passano con un po’ di attenzione…
via al lago che un tuffo ci aspetta….
chi arriva prima si rinfresca prima…
Questo tratto é uno dei più belli cdove si scende a fianco di ruscelli con bei tratti da guidare in mezzo ad una natura molto rigogliosa…
ecco la splendida Val di Campo alta appena percorsa qui siamo ancora ad oltre 2100
arrembanti….
arriviamo letteralmente dentro il lago in Mtb…. Il tempo di spogliarci tirar via il fondello e…..
tuffarsi nel bellissimo lago Viola a 2135 sml, con un’acqua limpida e con bellissimo colori…
sono le 11.30 la temperatura é buona, il lago sembra caldo ma andando verso il centro l’acqua si raffredda in fretta… un buon bagno rigenerante al posto della crinoterapia…
TO BE CONTINUED…..
Tour bis di uno nato l’anno scorso nello stesso periodo, sempre volante o meglio last minute, che doveva essere idealmente di 1 giorno, ma non c’è lo si godrebbe o riuscirebbe
col socio eravamo in accordo di far qualcosa in mtb nel we, venerdì mattina ci si messaggia e si balena l’idea di poter dormire fuori, così prontamente propongo questo giro, uno dei miei preferiti, anzi forse il più bello e completo in assoluto con l’aggravante che lui in zona non ci é mai stato.
Sento il rifugio Viola nell’omonima valle ma non hanno un posto, tutto occupato da una grossa comitiva, cercando sul web trovo un altro rifugio in zona che in rete danno ancora chiuso, provo a telefonare ed il gestore mi dice che aprono proprio sabato e che saremmo i primi ospiti..perfetto un rifugio a nostra disposizione…che voler di più, ah si il meteo PERFETTO
perfetto tour internazionale partito…. Partenza da Livigno si sale verso il passo Alpisella, si scende al lago di Cancano dalle sorgenti dell’Adda, si circumnavigano i due laghi, si scende verso le Torri di Fraele poi quasi subito si prende per la Val Viola passando per Arnoga, e quasi in fondo si pernotta sotto il Piz Dosdé, l’indomani si parte alla volta del passo Viola si scende in Val di Campo passando per i meravigliosi laghi Viola e Saoseo, poi si arriva nella val Poschiavo fino a Poschiavo e si prende il Trenino rosso del Bernina fino all’Ospizio Bernina dove si sale alla Fuorcla Minor per poi scendere fino a Livigno….
primo giorno molto pedalato 50 km circa con 1000 d+ e circa 600 d- mentre il secondo giorno molta più discesa circa d- 2300 con 800 d+ piú il trenino…sempre un 50 km pedalato 75col trenino..
sabato mattina ci si incontra alle 8 con qualche ritardo e si parte alle 8.30 alla volta di Sankt Moritz e Bernina, in viaggio sciogliamo l’indecisione, se partire da Livigno come anno scorso oppure lasciare l’auto all’Ospizio Bernina e partire da li alla volta di Livigno.
il viaggio decide per noi, il traffico molto molto più intenso del previsto ci fa decidere per partenza da Livigno dal posteggio dell’Acqua Granda
saliamo in sella ( sella nuova una sella Italia XLR uper flow in titanio, ho anche alleggerito la bici di un 50 grammi) alle 13 precise percorrendo il lago verso L’Alpisella.

passando dall’Engadina non si puó non fermarsi ad ammirare questo scorcio, con il Bernina sulla dx la fine del ghiacciaio del Mörteratsch, il ghiacciai da la Fortezza a Sx e si inizia ad intravedere un pezzetto del Palú…. Nostra metà prediletta per giri Freeride skialp di “gran class”

Lago di Livigno forse leggermente più secco del solito, vicino al rifugio all’incoronazione dell’Alpisella c’era l’isola galleggiante arenata..

Sempre dura, molto molto dura da pedalare la salita dell’Alpisella, giusta per tutini o per chi ha l’EBIKE, con i suoi 500 d+ tutti molto ripidi….… non mi vergogno ma diversi tratti li ho fatti a piedi economizzando per il giro.appena iniziato

quasi al passo in un laghetto chiamato Alpisella, due donzelle fanno il bagno ci stava m quasi unendo ma poi abbiam desistito, il giro é ancora molto lungo e ci aspettano laghi molto più fiabeschi…

dopo il passo inizia la seppur breve discesa prendendo per le sorgenti dell’Adda, me l’aspettavo più divertente, avevo fatto la carrareccia) ma anche questa é simile…niente single trail, sará per domani, quando guardando giù iniziamo a scorgere i laghi di Cancano e San Giacomo… passiamo dall’area poc nic a riempire le borracce e nella fontanella troviamo due birre belle fresche, il paradiso… una donzella c’è ne offre un bicchiere…
poi proseguiamo circumnavigando i laghi finì alla diga dove ci fermiamo al rifugio per bere una birra e sgranocchiare… dove posteggio la mia bike vicino vicino ad una gemella dei una guida di Livigno che stava accompagnando un gruppo di Krukki dallo Stelvio

anche qui il livello dell’acqua é un po’ al di sotto della norma mostrandoci bei dipinti


e tante tante, troppe costruzioni ormai rimaste solo alle fondamenta o poco più…sembra una pompei nel parco dello Stelvio


le vecchie colonie? Con una infinitá di parcheggi… è un noleggio bike ( ebike) col gestore molto simpatico col quale scambiamo due chiacchiere sui giri, lui chiedeva a noi se si potesse scendere dal Passo Viola in Val di Campo se poteva consigliarlo ai suoi clienti… dopo che mi ha fatto lubrificare la catena gentilmente.

la diga che attraversiamo offre una super scala per chi si vuol allenare per le gare di salita dei grattacieli.. da li si risale una 50 di metri e poi ci dirigiamo verso le torri di Fraele lungo la strada di bitume..

a breve ci affacceremo su quella incredibile terrazza con sotto i tornanti ed il single trail che faremo in discesa poi attebersando i tornanti e prendendo la carrareccia verso Arnoga ( il tornantone con il ristorante e l’allenamento dei cani da slitta, che si incontra salendo da Bormio verso Livigno

questo qui sotto é il passaggio particolare a picco del vuoto su un terreno molto molto sdrucciolevole pieno di sassi e sabbia che riempie la vista col fiato sospeso mentre lo si scende


affacciandosi si noto in front le piste di Valdidentro e più in lontananza sulla sx quelle di Bormio

superato Arnoga dove per diversi km si mantiene la stessa quota intorno ai ai 1900, si inizia ad intravvedere la metá di Giornata il Corno Dosdé, dove ci attende il riposo e la cena in rifugio li a Sx della foto

questo il rifugio immerso in questa valletta laterale, dove parlando col rifugiata ( noto alpinista scalatore) ci dice che é grossa metá a marzo ed aprile di skialp er, così ci invita per la prox stagione a pernottare li View attachment 92915

mentre il sole inizia a nascondersi dietro qualche altura…

con la felpa percorriamo l’ultimo tratto al buio ed al fresco fino al rifugio per goderci l’agognata “ cazzo di birra” di fine giro

accompagnati dai suoni di ruscelli vigorosi..[

rifugio più che bello ( molto meglio del rifugio Viola in my opinion) ristrutturato nel 2004 ma tenuto benissimo dove essendo quasi gli unicil troviamo un ragazzo che in solitaria su é fatto un paio di passi

a noi assegnano praticamente una camera con alcuni letti ed un soppalcò con altri tutto molto bello

molto contento ed inaspettato il rifugio, bello molto disponibili i gestori, anzi il gestore noto alpinista, alla sera ha dato il suo contributo chiacchierando e raccontando aneddoti e visto noi biker il discorso si é concentrato sulle nuove ebike ovviamnete con gli annessi e connessi..
che dire del rifugio, acqua calda per far la doccia, bagno come quello di casa con doccia wc lavabo e bidet, molto puliti, cena buona dove abbiam preso il piatto in forto di gnocchetti di pane conditi simili ai pizzoccheri con aggiunta di erbe tipiche, poi polenta e spezzatino è una buonissimo carpaccio di bresaola, con bis di vino in caraffa torta alle noci molto buona e grappa, tutto compreso nel prezzo ( anche questo inaspettato ) pensavamo che fossero extra vino e torte… ovviamente sconto CAI tutto a 50€..

mentre si cenava col tepore di una bella stufa a legna, dalla finestra ammiravamo il panorama del passo che l’indomani affronteremo con le classiche nuvole di condensa…

e quando era quasi buio una piccola passeggiata a mirare il cielo stellato…

al mattino ci si sveglia con la luna che fa ancora capolino dietro al Dosdé…

questa la visuale dalla porta del rifugio della bella valletta che si apre tra i due Dosdé, con un’altra bellissima giornata

dopo abbondante colazione siam pronti a ripartire per la giornata più divertente ma non meno stancante, ci aspetta la salita al passo dai 2135 del rifugio ai 2480 del passo e poi una lunghissima discesa totale fino ai 1000 m della stazione di Poschiavo….

Dopo poco ci si scalda e si tira via il pile….su una carrareccia che man mano, nonostante sia stata sistemata quest’anno diventerá un po’ rotta….

ecco qui l’altro rifugio più famoso della valle il Viola a 2300 m e sopra il percorso che porta al passo…

tra bei laghetti ….

e cime molto aguzze…il Corno Dosdé

quasi al passo ci voltiamo indietro …e…si vede prima il Viola e la sotto il Federico…

eccoci al passo per le rituali foto…

due pedalate di scenografia…

da li in poi quasi tutta discesa nella bellissima Val di Campo con due tra i più bei laghi alpini mai visti…

ecco per primo si scorge il lago Viola

ma prima un po’ di sano divertimento in discesa…in bei sigle trail naturali, i miei preferiti, all’inizio con una serie di tornati molto ripidi, che l’anno scorso erano completamente coperti da nevai..

dove abbiamo anche avuto incroci con altri bikers, elettrici ed una coppia con la front…

qualche passaggio carino mai troppo difficoltoso, se non un po’ di fondo a sassi grossi.. più in basso

quelli che si vedono liin basso ma che si passano con un po’ di attenzione…

via al lago che un tuffo ci aspetta….

chi arriva prima si rinfresca prima…

Questo tratto é uno dei più belli cdove si scende a fianco di ruscelli con bei tratti da guidare in mezzo ad una natura molto rigogliosa…

ecco la splendida Val di Campo alta appena percorsa qui siamo ancora ad oltre 2100

arrembanti….

arriviamo letteralmente dentro il lago in Mtb…. Il tempo di spogliarci tirar via il fondello e…..

tuffarsi nel bellissimo lago Viola a 2135 sml, con un’acqua limpida e con bellissimo colori…
sono le 11.30 la temperatura é buona, il lago sembra caldo ma andando verso il centro l’acqua si raffredda in fretta… un buon bagno rigenerante al posto della crinoterapia…
TO BE CONTINUED…..
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