Ciao, ieri dopo taaaanto tempo finalmente riesco ad uscire e farmi uno dei miei percorsi preferiti per allenarmi, scoprendo una nuova stradina molto impegnativa sia in salita che discesa. È un tratto con media del 19% con picchi da 59 (stando a strava), si parte dai ±130m fino a salire su a ±220m per 500m di distanza, terreno molto instabile con gole formate dai corsi d'acqua, ciottoli grandi, piccoli rami caduti e foglie di quercia come tappeto. Bici con pinze Magura MT5 e leve Shimano M8000, pastiglie 8.R avanti e 8.P dietro con dischi Storm HC, Maxxis 29 DHF/DHR. In salita in certi punti scivolavo per grip assente, in discesa ho avuto un po' di paura in quei tratti molto ripidi. 0 vie di uscita visto che il percorso è tortuoso con costoni di terra (il percorso in sezione è come una U molto squadrata), ero in fuorisella molto accentuato, 20% pinza avanti e 80% dietro. Le frenate erano a step, ma per buoni 80 metri ho tenuto tirato il freno dietro senza bloccare e, a discesa finita, la paura era quella di aver vetrificato. Freno posteriore da ustione (non l'ho toccato ma ho buttato un goccio di acqua sul disco per curiosità: vapore), rientro a casa soddisfatto sia della salita, sia della discesa e sia dell'impianto Frankenstein e noto che le pastiglie avevano la critica patina lucida. Il freno non fischia, frena un pelino peggio rispetto a prima, ma in questi casi che bisogna fare in discesa? Ci tornerò in quel tratto sia in salita che discesa, ma non riesco a capire come gestire il freno proprio per la difficoltà del terreno e pendenza. Se in quei 70-80m critici lascio un po' il freno posteriore, mi sembra di entrare troppo veloce nella curva successiva e perdere il controllo per via del manto composto da foglie, il freno anteriore lo pinzavo con decisione nei punti dove avevo visibile aderenza.
Dove sbaglio? Dove posso migliorare? Grazie
Dove sbaglio? Dove posso migliorare? Grazie
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