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doping!!!!!!!!!

Trialbike

Biker urlandum
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Certo, infatti bisogna sempre aspettare le controanalisi. Il problema oramai è che non si sa più cosa fare...il "colpevole" si trova ad essere giudicato mediaticamente su di una border line tra il colpevole per diritto in quanto parte di un sistema abbastanza abituato a determinate situazioni e una presunzione di innocenza fino a prova contraria difficilmente credibile.

L'importante è che, nel caso specifico, sia stato solo un problema burocratico; sono pienamente in accordo con il pensiero dell'autore.
 

achille

Biker grossissimus
Atletica: e ora si scopre che Schwazer non ha fatto tutto da solo, indagati i medici federali e l'ex allenatore Michele Didoni.
Il Resto del Carlino
Bologna, 19 giugno 2013 - Doping: altri cinque indagati oltre a Schwazer. Tra le ulteriori cinque persone che sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Bolzano, c’e’ anche Michele Didoni, allenatore di Alex Schwazer all’epoca della positivita’. Didoni, con un passato da marciatore di alto livello ed oggi inserito nella sezione atletica del Centro Sportivo dei Carabinieri di Bologna, e’ accusato, come gli altri indagati, in “concorso nel favoreggiamento di uso di farmaci”.A quanto pare, stando alla Procura, Didoni avrebbe commissionato l’acquisto di Epo ad Antalya in Turchia per rivenderlo ad altri atleti. Gli altri indagati sono il responsabile del settore sanita’ della Federatletica, Giuseppe Fischetto, il medico federale che seguiva le distanze lunghe come maratona e marcia, il bolognese Pierluigi Fiorella, Rita Bottiglieri, all’epoca dei fatti responsabile del settore tecnico ed oggi dipendente presso il settore sanita’, e Karl Wechselberger, cavallerizzo altoatesino di Prati di Vizze, paese non distante da Calice di Racines dove vive Schwazer. Nella giornata di martedi’ le case di tutti e cinque, compresa quella di Schwazer, sono state sottoposte a perquisizione. A quanto pare gli indagati sapevano dell’assunzione di farmaci da parte dell’ex marciatore altoatesino ma avrebbero taciuto.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Se l'allenatore avesse "commissionato" l'acquisto di sostanze proibite il reato non sarebbe concorso in favoreggiamento ma traffico di sostanze. "concorso in favoreggiamento" in sostanza può significare solo "sapevano ed hanno taciuto" oppure "non hanno controllato".
Poi qualche giornalista si domanda come mai sono una delle categorie più odiate in Italia...
 
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Oniriko77

Biker augustus
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...."In ogni caso, ricordiamo che per la Fci è già in vigore il divieto di partecipazione alle gran fondo per gli ex dopati, sempre più confinati a scannarsi tra loro in prove di seconda e terza fascia."

vero succede.

....L’Uisp ha da sempre una sorta di garantismo fuori luogo per i bombardoni delle due ruote (la maggior parte oggi è tesserato qui)


anche questa sacrosantà verità
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Poniamoci due semplici domande.

1) Quanti controlli antidoping vengono effettuati nella gare amatoriali ??
2) La radiazione a vita dalla Categoria Amatori, per il momento, sembra una sanzione esclusiva della FCI (dal 2014). E se il dopato volesse tesserarsi per un altro ente ?? UDACE, ENDAS, UISP, ecc. ... che fanno ?? Si allineano alla FCI ??

Per il momento sono un po' scettico sugli sviluppi della vicenda.
E' un po' come andare in guerra armati di fucili ad aria compressa...
 

fra78s

Biker velocissimus
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È un inizio, meglio di niente, penso che se si iniziasse seriamente e la consulta veda risultati positivi potrebbe anche estendere la radiazione per tutti gli enti!
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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È un inizio, meglio di niente, penso che se si iniziasse seriamente e la consulta veda risultati positivi potrebbe anche estendere la radiazione per tutti gli enti!
Si, certo. Piuttosto di niente è meglio piuttosto.
E adesso come adesso, vista la situazione, è già "grasso che cola"...

Vediamo cosa accade, il sassolino nello stagno è stato lanciato.
Io predico da sempre la radiazione a vita dei dopati, per tutti gli sport.
E' ovvio che la proposta FCI sia di mio gradimento... o-o
 

lilium

Biker velocissimus
11/10/07
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Verona
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ESCLUSIVO - Donati: "Microdosi, Gh e gonadoreline: ecco come il ciclismo aggira i controlli antidoping"

La cronosquadre del Tour vinta a quasi 58 km/h di media? “Preoccupante”. Anzi, di più. Alla domanda se sia probabile un legame tra prestazioni da record e uso del doping, il professo Sandro Donati, consulente Wada e uomo che combatte da sempre il doping risponde sconsolato “sì”. E spiega in un colloquio con Panorama.it perché lo sport non riesce a liberarsi dalla schiavitù della chimica e come i ciclisti (ma non solo) riescano oggi ad aggirare controlli che sulla carta sembrano molto più serrati rispetto al passato. Ci aveva già provato in 'Lo sport del doping', libro pubblicato nello scorso autunno e che ha fatto discutere. Oggi ne parla così.

Donati, perché è preoccupante che per vincere la cronosquadre al Tour si sia corso a quasi 58 km/h di media?

“Perché riporta indietro di una decina di anni, a un periodo in cui si sono succeduti a mischiati tra loro tanti tipi di doping e la situazione attuale è il risultato di abitudini consolidate. Il mio ragionamento è che non è mai stata realizzata una rottura col passato. Gli interventi contro il doping sono stati di emergenza e gestiti da una federazione internazionale che non ha mai avuto credibilità, che aveva come presidente della sua commissione medica Conconi che il Tribunale di Ferrara ha riconosciuto essere un responsabile storico del doping”

Ma almeno sono stati interventi concreti?
“Interventi di apparenza perché in realtà sono rimaste le stesse persone: direttori sportivi, corridori anziani ormai corrotti...”
Oggi c'è una nuova generazione, però, che corre...
“Vedo che ci sono molti giovani che si ribellano a questo tipo di ciclismo, ma loro stessi sono vittime di una continuità”


L'equazione tra la media record uguale doping certo non è pericolosa?
“Io non faccio un'equazione così semplicistica. Dico che per fare medie così elevate possono esserci una serie di spiegazioni a partire dal miglioramento molto significativo delle metodologie di allenamento”

E' possibile?
“Impossibile. I professionisti gareggiano molto e hanno poco spazio per l'allenamento. E poi il miglioramento delle metodologie d'allenamento produce progressi minimi, nell'ordine dello 0,5 per cento”

Poi ci sono i materiali...
“Sappiamo tutti che ormai siamo al top”

Non siamo più in un'epoca in cui la ruota lenticolare di Moser poteva fare la differenza?
“No”

Cosa resta?
“Resta il campo delle domande più inquietanti”

Però oggi i controlli sul doping nel ciclismo sono pressanti...
“Non nego che ci siano, ma purtroppo conosco molto bene il meccanismo e il modo in cui può essere aggirato”

Come?
“Ci sono due categoria di sostanze utilizzabili. La prima è quella delle sostanze che sono riconoscibili dalle analisi, ma anche queste possono essere usate in microdosi”

L'Epo ad esempio?
“Parliamo dell'Epo o degli stimolanti. Il controllo antidoping può essere aggirato con le microdosi che si sommano tra loro e producono un effetto giornaliero che è importante. Se si usano le microdosi l'esame antidoping non le riconosce. Spesso sono stato consulente in indagini giudiziarie ed emergeva chiaramente dalle intercettazioni che si usavano le microdosi e i soggetti risultavano sistematicamente negativi all'antidoping”

La seconda categoria?
“Sono le sostanze che non vengono riconosciute negli esami ed è purtroppo una categoria abbastanza vasta. Ci sono gli ormoni peptdici come, per esempio, le gonadoreline che sono ormoni usati come terapia in caso di tumore ai testicoli. Ma qui entriamo anche nel campo del sistema che fa finta di controllare. Di queste gonadoreline ho sentito parlare per la prima volta da un medico onesto della nazionale italiana dilettanti che disse: 'State attenti a questi certificati di testosterone naturalmente elevato esibiti dai corridori perché in realtà non sono altro che il risultato di un uso sistematico delle gonadoreline'. L'analisi antidoping le vede solo se il soggetto le ha assunte nei minuti precedenti l'esame, cosa che è un'ipotesi assolutamente astratta”

Altre sostanze?
“L'ormone della crescita. Il Gh si riconosce solo se il soggetto lo ha assunto una manciata di minuti prima del controllo, altrimenti i tempi di vita sono così brevi che nelle urine scompare in fretta ogni traccia”

Quindi, facendo sintesi, l'equazione velocità uguale doping non è così astratta?
“No. Non c'è nulla di sbagliato. Al massimo non può spiegare tutto di una prestazione così”

Mi sta dicendo che la quasi totalità dei ciclisti che al Tour hanno corso la cronosquadre a oltre57 km/hdi media la maggior parte è dopata?
“Io faccio questo ragionamento. Statisticamente è impossibile che in una sola squadra o in due squadre ci siano 6-7 ciclisti estremamente competitivi che fanno tutti la loro migliore performance dell'anno insieme. In qualche caso non si sono mai distinti per grandi velocità in pianura. Come mai vanno forte tutti insieme?”

La risposta è che molto probabilmente sono prestazioni truccate dal doping?
“Sì. Non ci siamo. I controlli non li può fare un organismo che è strettamente interessato alle performance e alla vendibilità del prodotto ciclismo. Chiaro che per l'Uci più elevato è lo spettacolo e il livello delle competizioni e più ci sono introiti”

E' un conflitto di interessi che non riguarda solo il ciclismo, però...
“Assolutamente no. Interessa tutto lo sport”

Cosa pensa dell'apertura dell'Uefa ai controlli a sorpresa su sangue e urine nel calcio?
“Nel calcio il conflitto di interessi è ancora più eclatante. Se il valore di un ciclista è di qualche centinaio di migliaia di euro, per un calciatore parliamo di milioni di euro. E' chiarissimo che un business di questo genere viene tutelato con una gestione del controllo antidoping ancora più debole. Mentre nel ciclismo, anche per una questione di contingenza, si è dovuti intervenire di emergenza, nel calcio siamo ben lontani. Anche perché per i calciatori è sufficiente doparsi meno e in maniera mirata”

Quindi reputa l'iniziativa dell'Uefa di facciata?
“Assolutamente. Avrebbe credibilità se si rivolgesse a una comunità scientifica indipendente mettendo a disposizione un budget e lasciando autonomia totale sui controlli che comunque non sono una garanzia di intervento perché non vengono fatti a sorpresa ma esiste un preavviso. E poi come sono?”

Nel senso che non sono approfonditi?
“Il sistema sportivo fa il finto tonto anche se non lo è affatto. Da molti anni frena uno sviluppo reale dei controlli ematici. Prima delle Olimpiadi di Sidney avevo sviluppato un sistema di analisi del sangue molto articolato che aveva fatto scoprire molti atleti di alto livello con l'ormone della crescita anomalo. Sono passati tredici anni e si è fatto finta di non capire quell'esperienza. Molti parametri da misurare non vengono messi nei controlli ematici ed è come se si facesse un monitoraggio circoscritto ad alcune sostanze e la luce restasse spenta su altre”

Il ciclismo e lo sport in genere si affideranno mai a enti autonomi nella lotta al doping?
“Alla fine saranno costretti perché la loro credibilità andrà sottozero e dovranno farla. E sarà una liberazione anche per loro perché la performance sportiva non ha nessun bisogno del doping. Anzi, correre meno può anche migliorare lo spettacolo. Nel ciclismo la velocità elevata ormai impedisce lo spettacolo”

Si piegheranno?
“Il doping è stupido. Può favorire il singolo, ma nel momento in cui è così diffuso viene meno anche il fattore del vantaggio egoistico e diventa semplicemente un modo di difendersi. Ma non conviene al sistema”.

(Fonte: Panorama.it in data 4 luglio 2013)
 

aaron.strandberg

Biker serius
12/11/11
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E ora pure Cipollini hanno beccato...

Controlli retroattivi effettuati nel 2004 sul Tour de France 1998:

"...figurano i nomi di Pantani e Ullrich, ma anche di Zabel, Tafi, Nicola Minali e Sacchi. Hanno fatto ricorso al doping anche gli spagnoli Olano, Serrano e Beltran, il tedesco Heppner e l'olandese Blijlevens."

Sempre più triste questo che ormai non è più uno sport. Ma solo io mi "diverto" a fare fatica?
 

Oniriko77

Biker augustus
5/2/04
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cipollino era già sotto inchiesta con la sua "tabella dopante" paurosa !
 

BIKEBROS

Biker forumensus
....Mi è capitato di vedere un servizio sulle reti Rai, parlavano dei controlli Antidoping nelle gare Amatoriali, la notizia sconcertante era che x sfuggire a tali controlli un buon 50% dei corridori rinunciava a tagliare il traguardo dileguandosi ben prima della fine!!!!
 

Trialbike

Biker urlandum
18/3/11
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Interessante e fondamentale l'ultima dichiarazione.

Su Cipollini stendiamo un velo pietoso, altro che Amstrong, questo si dopava per vincere le volate e poi si ritirava alle prime salite...vergognoso !!


E ora pure Cipollini hanno beccato...

Sempre più triste questo che ormai non è più uno sport. Ma solo io mi "diverto" a fare fatica?

No, non sei solo siamo in due !
 

xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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Allego uno screenshot preso da "il fatto quotidiano" del 29 Giugno 2013, pagina 15.

 

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xtrncpb

Biker imperialis
23/9/04
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verranno squalificati anche quelli che non si sono presentati ai controlli ?
Questo è un estratto del Regolamento FCI, ma credo che le norme siano in vigore anche presso qualsiasi altro ente affiliato al CONI.

Federazione Ciclistica Italiana - Regolamento della attività antidoping

Capitolo VII - Mancata presentazione e frode

Art. 86
Fatta eccezione per le ipotesi di forza maggiore, il corridore che non si presenta al controllo antidoping entro il termine stabilito dall’art. 61 ovvero all’appuntamento fissato per il prelievo dalla Commissione Antidoping del C.O.N.I. per il controllo antidoping fuori gara, è considerato positivo ad ogni effetto ai fini dell’adozione delle sanzioni previste dal presente regolamento. L’Ispettore Federale Antidoping non può ammettere al controllo antidoping il corridore che si presenti successivamente alla scadenza del termine stabilito, salvo il caso della sosta per cure ospedaliere, debitamente comprovata, comunicata prima della scadenza del termine all’Ispettore Medico.

Art. 87
Il corridore che rifiuta di sottoporsi al prelievo è considerato positivo a titolo definitivo con la conseguente adozione delle sanzioni disciplinari previste dal presente regolamento.

...

Art. 90
(1) - Qualunque tesserato federale (dirigente societario, corridore, allenatore, direttore sportivo, massaggiatore, meccanico o altro) che abbia contribuito direttamente od indirettamente alla pratica del doping da parte di un corridore o abbia impedito od ostacolato il regolare svolgimento del controllo antidoping o che sia trovato in possesso di sostanze proibite o di mezzi atti ad influenzare il risultato dell’analisi durante una corsa od un semplice allenamento è punito con le sanzioni seguenti:

- prima infrazione: ammenda di euro 1800,00 e due anni di sospensione;
- seconda infrazione: ammenda di euro 4600,00 e radiazione;

inflitte da parte della sopra indicata Commissione Disciplinare Federale Nazionale sulla base del verbale di cui al comma seguente.
La Giuria e l’Ispettore Antidoping Federale sono tenuti a redigere un verbale concernente i fatti rilevati ed a trasmetterlo al Segretario Generale della F.C.I. per il successivo invio alla Commissione Disciplinare Federale Nazionale su indicate ed all’Ufficio di Procura Antidoping del C.O.N.I. per quanto di competenza, per l’adozione degli atti stabiliti dal successivo capitolo IX.

(2) – Qualora i fatti in questione siano commessi da un Medico o da chiunque risulti iscritto all’albo degli esercenti una professione sanitaria, il Segretario Generale della F.C.I. dovrà trasmettere copia degli atti relativi alla F.M.S.I. ed all’Ordine professionale per il seguito di competenza.

...

Fonte: http://www.antidoping.farmadati.it/regolamenti/FCI/FCI.htm
 

lilium

Biker velocissimus
11/10/07
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Facciamo ridere i polli...
Costa troppo fare i controlli questa è la verità...
non ci sono i soldi nemmeno per organizzarla una gara con la crisi che c'è...
basta vedere il calo drastico di iscritti alle GF rispetto all'anno scorso...
sponsor sempre di meno...
se si dovessero pagare i controlli i C.O. sarebbero alle assi....ma sarebbe bello...poi l'anno successivo da 1000...gara di 100 persone...

Il problema è che non ci dovrebbe essere nemmeno l'idea nella testa di doparsi per fare una gara...
mentre invece la gente perde il senso della realtà dopandosi per fare meglio dell'amico del Bar dello Sport...
un pò come quelli che sono in cassa integrazione o hanno uno stipendio minimo ma si comprano bici da 5000 e passa euro...altri malati con la scusa della passione

manca il senso della misura...
L'etica e la morale che vanno a farsi fottere...
triste poi che gli stessi amatori che si dopano hanno dei figli a cui faranno magari la morale per x motivi
reputo più grave che sia l'amatore che si dopi piuttosto che il pro il quale per me può pure morire di tumore...*azzi suoi...
Il bello è che abbiamo i dopati degli anni 90 direttori sportivi delle squadre pro tour...
oppure commentatori sportivi ex pro anni 90 che fanno la morale sul doping

Ripeto per la N volta la mia tesi: radiazione a vita per il ciclista e, se coinvolti, direttore sportivo e tutta la sua corte...
misure draconiane una volta per tutte...
e se ti becco che eri dopato anni dopo restitusci trofei e premi in denaro...

ops scusate...ho fatto ridere i polli ancora una volta
 
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