Può darsi, ma se la società dimostra che ha una politica antidoping e che controlla i valori ematici degli atleti diventa difficile attaccarla da questo punto di vista. Senza contare che pensare che la normativa di tutto il mondo cambi per regolare il doping è un po' ingenuo, finirebbe che le società sportive si registrano a San Marino o Montecarlo e buona notte. Sai Fanini, il paladino dell' antidoping, dov'è che ha portato la sua società? in UcrainaAllora quello che volevo dimostrarti e' che una legge sulla fruizione individuale non serva d una cippa.. La punizione societaria e' la soluzione migliore al momento..
Può essere, ma può essere anche il contrario. Gli avvocati ce li hanno anche loro, e anche bravi, fidati.La legge di cui parlavo prima obbliga le società.. Son sicuro che quelle ciclistiche italiane non sono tutelate...
Leggi bene quello che ho scritto.Ah si il doping non nuoce alla salute?...
Dire che il doping non nuoce e' come regalarlo ai bambini .
Dire che il doping fa male alla salute è una cosa, dimostrarlo con prove scientifiche in tribunale è tutt'altra cosa. Se fosse stato facile non ci sarebbe stato bisogno di fare leggi ad hoc, sarebbe bastato l'art.453 del codice penale italiano che punisce la somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica. Quando ci hanno provato è finita con l'assoluzione.
Il tema dell'estensione della responsabilità penale dall' individuo all' ente è molto dibattuto, e temo vada un po' oltre agli interessi e le competenze di un Forum di MTBuna legge sulla fruizione individuale non serva ad una cippa..
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La legge sul doping e' una legge che punisce l' individuo.