PREMESSA: giro di notevole difficoltà tecnica. La discesa è sempre insidiosa e non certo adatta a chi non è abituato a cimentarsi in discese AM estreme, al limite del FR.
Assolutamente inadatta a chi non ha una full con generose escursioni (consiglio da 140 in su).
Portarsi ginocchiere e gomitiere.
Monte Autore Free con recupero auto.
Appuntamento alle 8,30 al casello di Vicovaro. Come dice Hash non aspetto nessuno, neanche me stesso!!!
Si raggiunge Subiaco e si organizza lascesa in auto. In linea di massima si lascia una macchina vuota al paese e si caricano le relative bici sulle altre auto che ospiteranno anche i bikers. Si sale inizialmente su asfalto per poi percorrere lo stradone che porta allAutore, lasciando le auto il più vicino possibile alle Vedute, a poca distanza dalla vetta del Monte. Da qui inizia il giro pedalato. Considerando che ci sarà freddo escludo la visita alla cima. Si prende quindi il sentiero esposto che costeggia il monte e porta fino al bosco che attraverseremo con i suoi scendi/sali (sono più i scendi dei sali). Occhio che a causa delle piogge dei giorni scorsi e delle foglie non sarà facile mantenere laderenza al terreno. Inoltre troveremo parecchi rami umidi per terra e sapete che succede se si prende uno di quelli di lato con lanteriore?
Usciti dal bosco ci si ritrova su una larga sterrata. Noi prenderemo a destra in direzione del Santuario SS Trinità. Dopo poco la sterrata diventa asfaltata e ci conduce alla terrazza dove nella bella stagione si stabiliscono gli ambulanti. Da qui si prende la ripida discesa che porta al Santuario. Breve sosta contemplativa (il posto merita) e poi si riprende.
Comincia il tratto più tecnico. La prima parte è un ripidone su una specie di frana di sassi grossi come il pugno di una mano su cui si deve galleggiare cercando di mantenere lequilibrio. Dopo un po comincia il Rock Garden: uno slalom tra le rocce mentre si scende su gradini naturali, e sgarrupi di ogni tipo. Le protezioni sono indispensabili perché il rischio di strusciare sulle pietre (o peggio) è notevole.
Arrivati alla fine della discesa si dovrà purtroppo risalire di circa 200 metri di dislivello.
In totale lascesa è di circa 400/500 metri di dislivello (a seconde di dove parcheggeremo)
La discesa è di circa 1400 metri di dislivello.
Portarsi molta roba per coprirsi perché ci sarà un freddo becco.
Acqua lungo il percorso assente.
Possibilità di trovare neve, ghiaccio, fango (ci aggiungerei anche meteoriti, lingue di fuoco, tifoni, ecc).
Si astengano lamentosi, e quanto manchevoli.
Assolutamente inadatta a chi non ha una full con generose escursioni (consiglio da 140 in su).
Portarsi ginocchiere e gomitiere.
Monte Autore Free con recupero auto.
Appuntamento alle 8,30 al casello di Vicovaro. Come dice Hash non aspetto nessuno, neanche me stesso!!!
Si raggiunge Subiaco e si organizza lascesa in auto. In linea di massima si lascia una macchina vuota al paese e si caricano le relative bici sulle altre auto che ospiteranno anche i bikers. Si sale inizialmente su asfalto per poi percorrere lo stradone che porta allAutore, lasciando le auto il più vicino possibile alle Vedute, a poca distanza dalla vetta del Monte. Da qui inizia il giro pedalato. Considerando che ci sarà freddo escludo la visita alla cima. Si prende quindi il sentiero esposto che costeggia il monte e porta fino al bosco che attraverseremo con i suoi scendi/sali (sono più i scendi dei sali). Occhio che a causa delle piogge dei giorni scorsi e delle foglie non sarà facile mantenere laderenza al terreno. Inoltre troveremo parecchi rami umidi per terra e sapete che succede se si prende uno di quelli di lato con lanteriore?
Usciti dal bosco ci si ritrova su una larga sterrata. Noi prenderemo a destra in direzione del Santuario SS Trinità. Dopo poco la sterrata diventa asfaltata e ci conduce alla terrazza dove nella bella stagione si stabiliscono gli ambulanti. Da qui si prende la ripida discesa che porta al Santuario. Breve sosta contemplativa (il posto merita) e poi si riprende.
Comincia il tratto più tecnico. La prima parte è un ripidone su una specie di frana di sassi grossi come il pugno di una mano su cui si deve galleggiare cercando di mantenere lequilibrio. Dopo un po comincia il Rock Garden: uno slalom tra le rocce mentre si scende su gradini naturali, e sgarrupi di ogni tipo. Le protezioni sono indispensabili perché il rischio di strusciare sulle pietre (o peggio) è notevole.
Arrivati alla fine della discesa si dovrà purtroppo risalire di circa 200 metri di dislivello.
In totale lascesa è di circa 400/500 metri di dislivello (a seconde di dove parcheggeremo)
La discesa è di circa 1400 metri di dislivello.
Portarsi molta roba per coprirsi perché ci sarà un freddo becco.
Acqua lungo il percorso assente.
Possibilità di trovare neve, ghiaccio, fango (ci aggiungerei anche meteoriti, lingue di fuoco, tifoni, ecc).
Si astengano lamentosi, e quanto manchevoli.