Dolomiten Tour 2006 - Sennes, Braies E Tanto Altro...

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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DOLOMITEN TOUR 2006 - SENNES, BRAIES E TANTO ALTRO...

Il lungo itinerario parte da Villabassa (BZ), seguendo la ciclabile in direzione ovest e, una volta usciti dal paese, deviando a sinistra per Braies; dopo la breve salita di Larici scendiamo a Ferrara e affrontiamo le pendenze variabili della carrareccia 37 verso Prato Piazza: dopo una breve discesa si devia a destra sul single track 37A e si raggiunge poi Ponticello su asfalto; da qui si sale fino a Prato Piazza affrontando sei chilometri asfaltati e agevoli, ma dal finale piuttosto ripido.

Dalla vetta attraversiamo l'altopiano su una comoda sterrata e arriviamo al Rifugio Vallandro: torniamo a salire per tre chilometri fino alla cima del Monte Specie (sentiero 34), prima su mulattiera poi su single track; il panorama dalla croce sommitale toglie il fiato: dinanzi a noi a montagne in tutte le direzioni, con le Tre Cime di Lavaredo a dominare il panorama.

Scesi al rifugio continuiamo a perdere quota, ora su una sterrata più facile e compatta, fino a Carbonin, da cui giungiamo al Passo Cimabanche su asfalto, scendendo quindi per un chilometro sulla ciclabile verso Cortina; in prossimità di una polveriera attraversiamo la statale e saliamo sulla sterrata 8: il tratto più impegnativo è quello centrale, dove il fondo e le pendenze saranno impossibili da percorrere in sella; dopo cinque chilometri di salita arriviamo alla Forcella Lerosa, ai piedi della Croda Rossa, in un ambiente idilliaco e circondati da montagne dai colori rosati.

Percorsi quattrocento metri di discesa evitiamo la ripida e pericolosa “scorciatoia” deviando a sinistra nel bosco presso un rudere: poco oltre scendiamo nuovamente, ora lungo i tornanti di una mulattiera fino alla Malga Ra Stua.

Dalla malga risaliamo la Val Salata sul segnavia 6 verso il Rifugio Sennes: fino a Campocroce agevole, la sterrata diventa succesivamente ripida e sconnessa con diversi tratti non ciclabili; terminata la parte più impegnativa svoltiamo a destra verso il Rifugio Biella: percorsa un’ultima rampa aggiriamo un costone roccioso ed entriamo in un bellissimo altopiano che attraversiamo per raggiungere il rifugio sito all’altra estremità della conca, in un ambiente lunare dominato dalla Croda del Becco.

Dal rifugio torniamo sui nostri passi e, al bivio, teniamo la destra arrivando al Rifugio Sennes; da qui seguiamo la carrareccia 7 in un ambiente brullo d’alta montagna toccando il Rifugio Fodara Vedla, per poi scendere lungo i famigerati ripidi e pericolosi tornanti del Rifugio Pederù. Dal parcheggio imbocchiamo a sinistra il sentiero per San Vigilio-Plan riconoscibile dai segni bianco-rossi: percorriamo tra guadi e radici il lungo e divertente single track che diventa successivamente strada bianca fino alle porte di San Vigilio di Marebbe dove, giunti su asfalto, ritroviamo lo sterrato poco oltre sulla sinistra; costeggiamo il torrente prima sulla sponda destra, poi sulla sinistra e, quando la strada tende a salire, svoltiamo a destra sul sentiero poco battuto che, con alcuni tratti non ciclabili, conduce al centro del paese.

Da San Vigilio saliamo su asfalto fino a Torpei, continuando poi a destra su sterrato; al bivio successivo teniamo la destra e seguendo la traccia principale arriviamo a un quadrivio, dove proseguiamo dritti sulla sterrata battuta in salita: inizia la durissima ascesa alla Val Fojedora.

Da San Vigilio al valico sono dieci chilometri, sempre più duri man mano che si sale: nella seconda parte la strada si inerpica nella valle di origine glaciale tra rocce e pareti verticali, affrontando gli ultimi chilometri con rettilinei infiniti e senza tornanti; le elevate pendenze dell’ultima parte andranno percorse necessariamente a piedi. Finalmente, a quota 2282m., si scollina il passo Somamunt e si scende fino al Tabià dei Colli Alti; da qui per il sentiero 19 (in gran parte non ciclabile) arriviamo in Val di Foresta, dove inizia una mulattiera molto veloce e divertente fino al Lago di Braies, da cui scendiamo su asfalto fino a Ferrara (o, in alternativa, sul segnavia 1 sterrato) e, percorrendo la pista ciclabile, di nuovo a Villabassa.

L’itinerario è adatto a chi ama la vera montagna, gli ambienti selvaggi e, soprattutto, la fatica; date le difficoltà da affrontare sarà necessario percorrerlo in due giorni, pernottando in uno dei numerosi rifugi che si incontrano nella parte centrale. Di fondamentale importanza dotarsi di carta topografica.

Qui l'itinerario con tanto di mappa, altimetria e foto : http://www.webalice.it/stefano.demarchi/page/itinerari/trentinoaa/itindolomiten2006/index.htm
 

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cartografia, come arrivare al punto di partenza?

La cartina-mappa la sto preparando, comunque l'ideale è la Tabacco 1:25000 n°31 (Braies e Marebbe), che nella versione vecchia copriva tutto l'itinerario, ma in quella nuova mi sembra abbiano tagliato i bordi.

E' necessario quindi usare anche la n° ...(1 o 3)?? comunque quella di Cortina d'Ampezzo (ma se sei pratico della zona oppure dai una occhiata alle cartine appese nei rifugi puoi anche andare "a naso", nella parte scoperta non ci sono molti bivi e i pochi presenti sono molto chiari).

Villabassa è in Val Pusteria (BZ) raggiungibile dall'autostrada del Brennero e proseguendo poi per Brunico (Villabassa è circa 15-20km dopo Brunico) oppure dal Veneto via A27 proseguendo per Cortina-Dobbiaco (Villabassa è a 3km. da Dobbiaco).
 

KORKI

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Villabassa ( Niederdorf ) si trova in Val Pusteria ( Pustertal ) ad ESE di BRUNICO. Si può raggiungere la partenza venendo dalla A22 Modena-Brennero superando Rovereto-Trento-Bolzano. In prossimità di Bressanone si esce dalla A22 seguendo l'indicazione BRESSANONE VAL PUSTERIA BRIXEN PUSTERTAL girando a destra per la SS49/E66 in direzione per Brunico. Si prosegue verso Villabassa.

La cartografia per raggiungere l'uscita di Bressanone è la Tabacco 30 ( Val di funes / Villnos ). Il resto del percorso verso Villabassa è indicato nella Tabacco 31. In alternativa, si può optare per le Tabacco 1:50000, che in questo caso è la Tabacco 1:50000 foglio 6 Monti della valle Aurina.

Villabassa si trova a cavallo dei quadrati chilometrici ED50 UTM 32T 283000 5180000 e 284000 5180000 ( coordinate da carta tabacco )
 

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La cartina-mappa la sto preparando, comunque l'ideale è la Tabacco 1:25000 n°31 (Braies e Marebbe), che nella versione vecchia copriva tutto l'itinerario, ma in quella nuova mi sembra abbiano tagliato i bordi.

E' necessario quindi usare anche la n° ...(1 o 3)?? comunque quella di Cortina d'Ampezzo (ma se sei pratico della zona oppure dai una occhiata alle cartine appese nei rifugi puoi anche andare "a naso", nella parte scoperta non ci sono molti bivi e i pochi presenti sono molto chiari).

Villabassa è in Val Pusteria (BZ) raggiungibile dall'autostrada del Brennero e proseguendo poi per Bressanone (Villabassa è circa 15-20km dopo Bressanone) oppure dal Veneto via A27 proseguendo per Cortina-Dobbiaco (Villabassa è a 3km. da Dobbiaco).

Villabassa sta a ca 20km da Brunico e non da Bressanone.
 

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