Sabato 31 marzo alle ore 10, un gruppo non del tutto chiaro di furgonari, leggasi proprietari di furgoni shuttle, di far applicare una sorta di decreto regionale ligure, emanato mi pare a nov 2017, che dice di vietare la pratica della mtb sui sentieri per le 48 ore successive all'evento metereologico avverso.
Bene, alle ore 8 pioveva, io sono salito sotto l'acqua su uno shuttle prenotato, ne durante la salita al Din appena sopra l'imbocco del secondo troncone del toboga, ha fermato il furgone e ha detto che la giornata è stata annullata, perché altrimenti i sentieri con la pioggia e il transito dei bikers si sarebbero rovinati, ci ha accompagnati fino al Din, e dopo aver aspettato altre 7-8 furgoni carichi oltre il limite di legge di bikers, ha spiegato a tutti quelli che i suoi colleghi giù a finale avevano deciso, quindi non ci ha fatto scaricare le bici e ci ha riaccompagnato a finale in furgone, ovvio non abbiamo pagato, ma però i 700 km con la macchina per andare e tornare a naso asciutto nessuno me li rimborsa.
Bene che tutti sappiano che durante la discesa furgonata, cazzo mi sale ancora il nazzismo, fermavano tutti i bikers che salivano pedalando obbligandoli a scendere in strada per il fatto che tutti gli altri furgonari vuoti salivano a bloccare tutti gli accessi ai sentieri.
Il pomeriggio con un sole della madonna è il giorno successivo come il lunedì, in pieno divieto, tutti hanno furgonato come se nulla fosse.
Peraltro su FB sono partite bestemmie e ogni forma di critica, e nonostante questo qualche furgonari ha anche alzato il tiro con minacce ai suoi stessi potenziali clienti con forme minatorie in pieno stile squadrista.
Per finire confermo che polizia locale, Carabinieri e forestale interpellati su questo divieto, non ne erano al corrente e si sono praticamente messi a ridere.
Finale con me ha chiuso con i furgoni.