Discese e... caghetta!

pedivhellas ha scritto:

A proposito di emozioni...

Sono da poco passato ad una bici da AM/Enduro e quindi, in teoria, dovrei entrare nel favoloso mondo delle discesearottadicollosaltikemmefregadelleroccevivairamiatuttacannella, ma, talora, prima di una discesa con rocce, pietroni, scalini sassi smossi ecc, mi viene una certa caghetta...
A volte vado lo stesso, però sono molto rigido e impacciato, altre scendo e mi faccio a piedi quello che, per me, è un tratto troppo difficile. (

Siccome leggo e vedo nei video che la gente supera ostacoli impossibili a tutta cannella, allora mi chiedo: ma questa caghetta, è un'emozione prevista e superabile, oppure è meglio che mi dedichi alla briscola?

Insomma, a voi succede?

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nonnocarb ha scritto:

Andare per gradi è sempre la cosa migliore, certe cose bisogna assimilarle e ci vuole tempo, bisogna abituarsi al ripido e al tecnico. Mi ricordo la prima volta che sono salito su una mtb, ero già più vecchio di te , avevo paura a scendere da due normalissimi gradini! Poi un pò alla volta ho osato sempre di più, ho preso bici che mi aiutavano ad osare sempre di più e perdonavano (non sempre) la mia scarsa tecnica, e oggi faccio cose che mai avrei immaginato fino a 4 anni fa! Niente di che, però fare salti di oltre 4 metri o scendere su sentieri che sembrano impossibili o salire su pendenze al 45% ti dà una adrenalina niente male e una notevole soddisfazione! Progredire con calma, dicevamo, ma ogni tanto si ha anche voglia di bruciare le tappe e di sfidarsi, e per fare questo bisogna trovare in fretta il proprio limite e cercare di spostarlo in avanti. Per trovarlo qualche caduta è inevitabile, qualche scivolata, qualche capriola oltre il manubrio, qualche sbucciatura, qualche bugna alla bici, ma dopo il limite è individuato è la progressione è molto più veloce!
In quanto alla caghetta, sparisce piano piano, o meglio diminuisce spostando in avanti i propri limiti e si trasforma in adrenalina, l'importante è riuscire a conoscersi il meglio possibile in modo da avere chiaro se un passaggio si può affrontare o no, se si ha un dubbio, e specialmente se dopo il passaggio la via di fuga è minima, meglio scendere e farsela a piedi, magari si ripasserà da quel punto quando i nostri limiti si saranno alzati!
Un consiglio: aiuta tantissimo scendere dietro ad un biker che ne sa più di te, è un metodo ottimo per bruciare le tappe, si fanno passaggi che magari solo per "caghetta" non avresti mai fatto, e una volta fatti invece sembrano fesserie o-o

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Eraclitus ha scritto:

Chissà perchè, ma quando ho scritto "forumendoli 50enni che fanno prodezze" pensavo proprio a Nonnocarb!! Ho visto alcuni dei tuoi filmati e, per quanto non creda che riuscirò mai a fare nemmeno la metà di quello che fai tu, comunque la tua storia mi aiuta a convincermi che i limiti più difficili affrontare sono prima di tutto nella mia testa. (quindi, se ogni tanto "mi spalmo" sulle rocce, la colpa è anche la tua!!)

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pedivhellas ha scritto:

A proposito di emozioni...

Sono da poco passato ad una bici da AM/Enduro e quindi, in teoria, dovrei entrare nel favoloso mondo delle discesearottadicollosaltikemmefregadelleroccevivairamiatuttacannella, ma, talora, prima di una discesa con rocce, pietroni, scalini sassi smossi ecc, mi viene una certa caghetta...
A volte vado lo stesso, però sono molto rigido e impacciato, altre scendo e mi faccio a piedi quello che, per me, è un tratto troppo difficile. (

Siccome leggo e vedo nei video che la gente supera ostacoli impossibili a tutta cannella, allora mi chiedo: ma questa caghetta, è un'emozione prevista e superabile, oppure è meglio che mi dedichi alla briscola?

Insomma, a voi succede?

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