Devinci Frantik "SoloSterro Edition"

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La Frantik, con i suoi 180 mm di escursione posteriore e geometrie orientate alla discesa, è una delle proposte per il freeride di Devinci, casa che produce artigianalmente in Canada ed offre garanzia a vita sui telai.

La bici completa è disponibile con un solo montaggio, sicuramente affidabile ed adatto ad un utilizzo puramente discesistico, ma improponibile se si pensa di portarsi su la bici per dislivelli di una certa consistenza.
Fortunatamente è proposto anche il solo frameset (3.59 Kg dichiarati con Fox DHX Air), e così l’officina SoloSterro di Pistoia si è messa all’opera nel tentativo di tirare fuori una Frantik che fosse appetibile anche per chi in cima alle salite ci arriva con le proprie forze.


frantik-1.jpg

Color alluminio naturale e grafiche personalizzate per la Frantik "SoloSterro Edition" (tubo reggisella e sella non sono quelli forniti da SoloSterro)


Per centrare l’obiettivo i ragazzi di SoloSterro non si sono accontentati di un montaggio di alto livello particolarmente mirato al contenimento dei pesi, ma si sono spinti oltre procedendo alla “customizzazione” di parte della componentistica (anche se spesso con fini puramente estetici).
Interpellati in merito alla filosofia adottata, hanno tenuto a precisare che "...non siamo ricorsi ad alleggerimenti "furbi" che avrebbero inevitabilmente gravato sui componenti, alterando la sicurezza che questo mezzo infonde in discesa. Ci tengo a precisare questo concetto, dato che avremmo potuto toglierle ancora un kiletto! Ma utilizzando componenti da all-mountain o ancora più leggeri, tutto a discapito della loro durata e della sicurezza!"

Il risultato finale ha portato ad un peso da noi rilevato di 15.41 Kg per la bici completa di pedali e liquido antiforatura (SoloSterro dichiara 14.9 Kg per la bici completa senza pedali, quindi ci siamo). La Frantik del nostro test entra perciò in diretta concorrenza con altre “long travel bikes” provate in passato che fanno della pedalabilità un valore aggiunto, tipo la Bionicon Ironwood o a maggior ragione la Liteville 901, più simile per peso, escursione e geometrie.
Una ulteriore affinità con quest’ultima sta nel fatto che anche sulla Frantik è possibile ridurre l’escursione posteriore a 160 mm. montando la biella adottata dalla “sorellina minore” Hectik.


toniolom_lakecomo_028.jpg

La Frantik in azione sui sentieri lariani


Si parlava della componentistica ricercata e spesso “customizzata”. Di seguito trovate la lista dei componenti con eventuale descrizione delle modifiche apportate dai ragazzi di SoloSterro:

_Telaio Devinci Frantik 2009 da 180 mm di escursione posteriore:
Il telaio del test era una versione 2009. La versione 2010 mantiene le stesse quote geometriche e differisce solamente in alcuni piccoli particolari.
Evidentemente in Devinci erano piuttosto soddisfatti del risultato raggiunto…
Il telaio è stato completamente sverniciato ed in seguito lucidato. Il risultato, oltre all’effetto estetico “alluminio naturale”, è quello di un risparmio di peso di circa 90 g rispetto alla versione originale verniciata. Le grafiche sono personalizzate.

_Forcella Rock Shox Totem Solo Air - 180 mm:
sostituzione dell’olio originale con uno di diversa gradazione ed aggiunta di Protone Teflonizer e additivo ceramico. Lubrificazione degli steli con olio al fluoro. Grafica personalizzata.
_Ammortizzatore Fox DHX 5.0 - interasse 216 mm - corsa 63 mm:
aggiunta di additivo ceramico e sostituzione degli O-ring originali al fine di preservare le tenute e migliorare la scorrevolezza. Stesso trattamento della forcella con olio al fluoro sullo stelo.

_Serie sterzo Protone Components 1.5”
_Attacco manubrio 50 mm
_Piega Controltech House Carbon - 710 mm – diametro 31.8 mm
_Freni Formula The One - dischi ant e post da 203mm
_Comandi cambio Sram X.9
_Cambio Sram X.9 gabbia corta
_Deragliatore Sram X.9
_Guarnitura FRM per Protone Components - "customizzata" polish con logo SoloSterro
_Corone Race Face 22/34
_Bash Protone Components diametro 145 mm
_Sella: SDG Fly
_Reggisella in carbonio PZ Racing rivisto esteticamente “Devinci Frantik Style”
_Collarino Devinci
_Cassetta pignoni Sram PG990 11/32 Gold
_Catena KMC X9 SL Ti & Gold
_Mozzi Burgtech 12X150 post / p.p.20 front
_Cerchi: Mavic EX 823 Disc con grafiche personalizzate
_Raggi DT 2/1.8
_Pedali SuperStar Components CNC Nano Tech Flats
_Manopole Odi X-treme LockonGrips
_Coperture Maxxis Hig Roller Lust 2.35”
_Forcellini sostituibili
_Sistema ISCG con tendicatena BlackSpire Stinger

_Peso rilevato (taglia M): 15,41 Kg con pedali e liquido per tubeless
_Peso del telaio (dichiarato): 3,59 Kg con ammortizzatore DHX 5. Air
_Escursione rilevata: 180 mm
_Geometrie:
frantik_geo.JPG



Piccola galleria di dettagli per la Frantik SoloSterro (cliccare sulle foto per ingrandirle):


Il bash della Protone Components è ben realizzato ed esteticamente gradevole. Il diametro è però risicato, e nel caso di urti su ostacoli dal profilo irregolare la catena è a rischio se posizionata sul 34T.



Molto apprezzato sul lento/trialistico il mozzo posteriore Burgtech grazie all'ingaggio particolarmente pronto



Abbinamenti cromatici mai lasciati al caso e massima cura per i dettagli per la Frantik oggetto del test. Neppure i tappi delle valvole Schrader del DHX sono sfuggiti alla "tuning-mania" dei ragazzi di Solosterro!


Salita scorrevole/asfalto:
La Frantik del test era in taglia M, quindi veramente al limite per la nostra statura di circa 185 cm.
Il tubo reggisella da 350 mm, per quanto leggero e di ottima fattura, sarà perciò destinato a rimanere in garage e cedere il posto ad uno da 400 mm in nostro possesso.
La taglia L è comunque un 19” effettivo, dunque anche il reggi della PZ Racing sarebbe sufficiente.
In sella la posizione è molto raccolta. C’era da aspettarselo, vista la lunghezza dell’orizzontale virtuale di 58 cm e l’angolo del tubo sella piuttosto elevato per il tipo di bici (73.6°).
Su asfalto in salita il carro ci riserva la prima sorpresa positiva: il bobbing è molto contenuto, praticamente assente a ProPedal inserito.
Il disegno delle High Roller LUST non è stato certo concepito con il cruccio della massima scorrevolezza possibile, ma la mescola piuttosto dura aiuta a non soffrire più di tanto.
La Totem montata è la Solo Air, quindi 180 mm di travel fissi e nessuna possibilità di abbassamento. La nostra Frantik si comporta bene anche sulle rampe più ripide e l’avantreno non tende ad impennare più di tanto, ma se il dislivello da coprire è elevato una forcella abbassabile è sicuramente più comoda.
Nel catalogo Rock Shox 2010 è ricomparsa la Totem 2-step. Se i problemi di affidabilità che l’hanno afflitta in passato dovessero essere risolti, sarebbe certamente un’opzione migliore della Solo Air montata sulla bici in test.
Noi risolviamo ricorrendo ad un piccolo escamotage, e cioè togliendo aria dalla forcella quel tanto che basta (25/30 psi) perché in salita rimanga abbassata di circa 5/6 cm. Per evitare eccessivi dondolii chiudiamo inoltre il ritorno e la compressione alle basse velocità.
La Totem Solo Air è anche dotata di blocco, soluzione adottabile sui fondi sufficientemente lisci.
Così configurata, la Frantik del test sale né più né meno di come salirebbe qualsiasi enduro “classica”.
Il trucchetto di cui si è detto, oltre a non essere il top dell’immediatezza e della comodità, mostra ovviamente i suoi limiti nel caso di salite intervallate da tratti in discesa. Questi ultimi sono infatti affrontabili (con una certa cautela) solamente se poco ripidi e sconnessi.

Salita tecnica:
Anche in questo frangente la Frantik ha avuto prestaziopni superiori a quanto ci si potrebbe attendere da un mezzo con escursioni così abbondanti.
Il retrotreno non si insacca più di tanto sugli ostacoli, il pedal kickback non è fastidioso e l’altezza da terra del movimento centrale di 360 mm è d’aiuto nel non impattare il terreno con i pedali. Anche a forcella impostata a 180 mm (tecnicamente lo sarebbe sempre) si riescono a superare le pendenze maggiori senza grossi problemi.
Notevole anche la motricità sui fondi sconnessi, dove la Frantik si è dimostrata addirittura più facile di bici che - almeno sulla carta - avrebbero propensioni di scalatrici ben maggiori.
Il trucchetto di aumentare a dismisura il SAG della forcella è d’aiuto anche in questo frangente, dato che oltre a “tenere giù” l’avantreno rende lo sterzo più reattivo in virtù dell’angolo più chiuso che si viene a creare.

Discesa veloce:
L’angolo sterzo appena superiore ai 65° (65.1° per la precisione) e l’interasse lungo rendono la Frantik sicura e stabile sul dritto.
In curva, specie in quelle dove è richiesta maggior reattività, il feeling non è invece stato immediato. Ci sono infatti volute alcune discese per capire che la Frantik richiede una guida piuttosto aggressiva, con il peso ben caricato sull'anteriore. A quel punto il mezzo diventa reattivo e divertente anche nel guidato, sempre però ponendo una certa attenzione a non “farsi portare”.
Il comportamento delle due sospensioni è ben bilanciato, ed entrambe sfruttano facilmente gran parte del travel disponibile anche adottando valori di SAG contenuti. Forse persino troppo facilmente, nel caso della forcella.
La Totem ad aria è di suo piuttosto lineare su gran parte della corsa, ma non vorremmo che l’olio più fluido dell'originale utilizzato per il “tuning” abbia come conseguenza una frenatura in compressione troppo blanda.
Speriamo non sia così, perché con le temperature estive il problema sarebbe ulteriormente accentuato, tanto più se si prevede l’utilizzo del mezzo in bike park.
Due parole sulle coperture: non ci hanno entusiasmato, probabilmente per via della mescola troppo dura.
Purtroppo abbiamo utilizzato la Frantik il più delle volte su fondi umidi o bagnati. Avessimo fatto il test a luglio magari avremmo ricavato impressioni diverse.
Sta di fatto che secondo noi meriterebbe qualcosa di meglio, almeno all’anteriore.


Discesa tecnica:
Se si volesse dimostrare che il comportamento di una bici non può essere previsto a tavolino basandosi sulle sole quote geometriche, la Frantik del nostro test potrebbe essere portata a perfetto esempio.
Quegli stessi dati (angolo sterzo ed interasse) che ci avevano fatto prevedere la sensazione di totale sicurezza effettivamente riscontrata nelle sezioni più ripide ed accidentate, ci lasciavano poche speranze per quanto concerne la maneggevolezza nei tratti più tortuosi.
Ed invece ecco la sorpresa: proprio su queste discese estremamente tecniche affrontate a velocità ridottissima la Frantik ha dato il meglio di sé.
La grande rigidità e precisione della Totem sono una chiave di lettura, ma non spiegano la facilità con cui la bici si lascia giostrare. Come se d’incanto il già non elevato peso si riducesse ulteriormente.
Una nota positiva anche per il mozzo Burgtech dotato di ruota libera dall'ingaggio molto pronto, apprezzato in particolare sul trialistico.
Rimane poco da aggiungere, se non che la Frantik è una delle bici più performanti mai provate in questo ambito.


Tracciolino, Lake Como | Devinci Frantik on Vimeo


Conclusioni:
La Frantik ha avuto un comportamento al di sopra delle aspettative in tre su quattro delle situazioni-tipo nelle quali testiamo di norma le bici. Addirittura eccellente per quanto concerne le discese più tecniche ed impegnative.
Nonostante l'abbondanza di millimetri di escursione a disposizione, il carattere della Frantik così montata è quello di una enduro "muscolosa" piuttosto che una freeride schiacciasassi.
Su un paio di componenti avremmo probabilmente operato delle scelte diverse. In particolare ci riferiamo alla Totem che avremmo scelto in versione 2-step, ed alle coperture che avremmo preferito di mescola più morbida.
Se l’obiettivo era quello di coniugare prestazioni discesistiche di alto livello ad una buona pedalabilità, l’esperimento “Frantik custom SoloSterro” è comunque perfettamente riuscito.


Problemi riscontrati durante il test:

_Allentamento del perno sullo snodo principale del carro, di quello sullo snodo fra biella ed obliquo e di quello di fissaggio dell'ammo alla biella.
Sui modelli 2010 è stato messo un grano che impedisce ai perni di allentarsi. Pura coincidenza o problema noto? Non lo sappiamo, sta di fatto che questo genere di problematica non si dovrebbe più presentare.

_Allentamento del mozzo posteriore. Serrato una volta, non si è più allentato.

_Continua fuoriuscita di olio dal lato sinistro della forcella. Interpellati in merito, i ragazzi di Solosterro ci hanno garantito che si tratta di olio per la lubrificazione aggiunto da loro in quantità eccessiva prima di consegnarci la bici.

_Freni Formula The One: "ci risiamo", ci verrebbe da dire. Non è infatti la prima volta che abbiamo problemi con questo impianto in versione 2009 (vedere i test della Liteville 301 e della Rose Uncle Jimbo).
Nel caso dell'impianto montato sulla nostra Frantik, bastava lasciare la bici ferma per una notte che già il giorno seguente i freni (in particolare l'anteriore) perdevano di efficacia ed erano rumorosi. Esattamente lo stesso comportamento di quando si lava la bici ed i dischi si sporcano leggermente, compreso il fatto che dopo una buona scaldata il tutto torna a funzionare perfettamente.
A complicare la faccenda il fatto che nel corso dell'ultima uscita i freni hanno funzionato perfettamente sin dal primo metro di discesa. Misteri della fede...
Le pastiglie montate erano delle originali Formula organiche.
Abbiamo mandato una mail a Formula e vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.

_A fine test, nonostante tutti i perni degli snodi fossero stretti a dovere, il carro manifestava ancora un leggero gioco. Vista la modalità con cui si manifestava il problema (il gioco si avverte solamente impugnando la ruota in un determinato punto), ipotizziamo che possa essere partito uno spillo di uno dei cuscinetti del giunto Horst.
L'ipotesi nasce dal fatto che la Hectik personale di Zergio ha avuto lo stesso problema ed i sintomi erano identici.



Dalla pratica alla teoria, ovvero la Frantik analizzata da Zergio con il software Linkage

Come di consueto, in questa sezione cerchiamo di razionalizzare le sensazioni avute sul campo (o almeno ci proviamo…fosse così facile la bici perfetta sarebbe già sul mercato).
Iniziamo lo studio cinematico del sistema ammortizzante della Frantik, a 4 bracci con giunto Horst, con il grafico forse più significativo; quello della forza applicata sulla ruota posteriore in funzione del sua escursione (Grafico 1).

Screenshot_-_20_10_2009_22_34_39.png

Grafico 1: Forza​

Il suo andamento indica una progressività decrescente; progressività leggibile anche nel rapporto di compressione corsa alla ruota su corsa ammortizzatore durante l’escursione (Grafico 2).

Screenshot_-_20_10_2009_22_34_58.png

Grafico 2: Compressione​

Tradotto in termini pratici, il carro non filtra perfettamente le asperità del terrreo di piccola entità ed è abbastanza facile raggiungere il fine corsa in presenza di grossi ostacoli incontrati durante la discesa o salti. Un disastro dunque? No, no; continuate a leggere.
Come per le precedenti analisi, l’unità di sospensione è qui approssimata con una molla ideale. In pratica il Fox DHX 5.0 Air permette di variare a piacimento la progressività, grazie alla camera d’aria secondaria (Piggy Back), e la resistenza al bottom-out/fine corsa con il sistema Bost Valve (da noi usata a 2 su 3 giri dal tutto aperto).
In discesa, per "compensare" la progressività iniziale del carro, viene in aiuto un Δs per il 93% positivo. In questo range, il centro di massa (bike+bikers) non subisce accelerazioni verticali; gli ostacoli vengono sorpassati senza sobbalzi percepiti sui pedali (Grafico 3)

Screenshot_-_20_10_2009_22_35_31.png

Grafico 3: Traiettoria della ruota posteriore​

Il pedal kick-back, cioè l’azione di richiamo pedali da parte delle catena dovuto alla dilatazione della distanza tra pacco pignoni e guarnitura (sul relativo rapporto), è alto se paragonato a quello relativo a bici con anima più scalatrice ma nella norma per MTB di queste escursioni (Grafico 4, 5).

Screenshot_-_20_10_2009_22_36_181.png

Grafico 4: pedal kick back con rapporto 22/32

Screenshot_-_20_10_2009_22_35_541.png


Grafico 5: pedal kick back con rapporto 32/15​

La variazione di antisquat tra bike a riposo e al valore di sag (pari al 25% su entrambe le ruote) è contenuta, vicino alla totalità ma tendende sempre all’accovacciamento; da 100% a 93%.
Nota per chi non ha seguito i test precedenti: antisquat maggiore di 100% porta ad una estensione dell'ammortizzatore; minore ad una compressione e a valori pari al 100% il carro è insensibile al trasferimento di carico.
Il bobbing dovuto all’ondeggiamento del CM (centro di massa bike+bikers) è così depresso. Ottimo risultato, soprattutto per i tratti in salita, ottenuto degli ingegneri Devinci costruendo un telaio con IC (Instant Center) a traiettoria ristretta, appena sopra e avanti alla guarnitura (Figura 1).

picture.php

Figura 1: curva del centro istantaneo di rotazione​
 

Lyopard

Biker serius
15/11/08
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Parma
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Cavolo, 'sti ragazzi qua lavorano davvero davvero bene!!! Mi piace un sacco come hanno pimpato le grafiche della Totem e del telaio.

Ma, voi che avete visto la bici dal vivo, come fanno? stampano degli adesivi customizzati o è vernice?

EDIT:
Protone Teflonizer, additivo ceramico, lubrificazione degli steli con olio al fluoro: qualcuno mi spiega cosa sono e a cosa servono e soprattutto dove si trovano??

Prezzo della bici siffatta??

Grazie
 

Gingig

Biker marathonensis
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Ottimo e abbondante il test, come al solito.
Certo che a vederla in foto sembra più una trail bike o poco più...

Se non rompe, ci tenete aggiornati sulla situazione forca (ammesso sia in vostre mani ancora per qualche tempo) e sulla risposta Formula riguardo ai freni?

Ultima cosa, le gomme da 2.35 ti hanno dato più problemi per la mescola o la sezione?

Grazie !!!
 

canesciolto

Biker serius
15/5/08
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cuia' (VA)
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Come sempre complimenti......ottimo anche se non si parla di euri.
Il prezzo del solo telaio era piu o meno in linea con altri simili....(circa 2000€)
adesso non so.

Bel Bel mezzo.
C'e' qualcosa di interessante e informazioni varie anche sul sito di bike4passion.

ciao
 

muldox

Biker nirvanensus
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...Se non rompe, ci tenete aggiornati sulla situazione forca (ammesso sia in vostre mani ancora per qualche tempo) e sulla risposta Formula riguardo ai freni?

Ultima cosa, le gomme da 2.35 ti hanno dato più problemi per la mescola o la sezione?...

Forcella: la bici la riconsegnamo a giorni, quindi non vi sapremo dire ulteriori sviluppi. Tieni però conto che nel lato sx di olio dovrebbe essercene veramente poco (l'idraulica è nel lato dx), quindi è molto probabile che si tratti in effetti di un "eccesso di lubrificazione".

Freni: ovviamente vi faremo conoscere la risposta di Formula.

Coperture: l'impressione è stata che la mescola fosse inadatta ai fondi più critici. La sezione ridotta e l'impossibilità di scendere più di tanto con la pressione hanno fatto il resto.
In realtà abbiamo provato ad utilizzare pressioni più consone a delle coperture tubeless, con il risultato di "sfondare" il posteriore e di doverlo utilizzare da lì in poi con camera d'aria.
 

muldox

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Per tutte le domande riguardanti SoloSterro: le abbiamo segnalate ai diretti interessati e probabilmente vi risponderanno direttamente loro :-).
 

Zergio

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Ma, voi che avete visto la bici dal vivo, come fanno? stampano degli adesivi customizzati o è vernice?

EDIT:
Protone Teflonizer, additivo ceramico, lubrificazione degli steli con olio al fluoro: qualcuno mi spiega cosa sono e a cosa servono e soprattutto dove si trovano??

Prezzo della bici siffatta??

Grazie

sono adesivi applicati. direi anche molto resistenti.
per le altre domande lascio la parola a solosterro

ciao
 

Gingig

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Forcella: la bici la riconsegnamo a giorni, quindi non vi sapremo dire ulteriori sviluppi. Tieni però conto che nel lato sx di olio dovrebbe essercene veramente poco (l'idraulica è nel lato dx), quindi è molto probabile che si tratti in effetti di un "eccesso di lubrificazione".

Freni: ovviamente vi faremo conoscere la risposta di Formula.

Coperture: l'impressione è stata che la mescola fosse inadatta ai fondi più critici. La sezione ridotta e l'impossibilità di scendere più di tanto con la pressione hanno fatto il resto.
In realtà abbiamo provato ad utilizzare pressioni più consone a delle coperture tubeless, con il risultato di "sfondare" il posteriore e di doverlo utilizzare da lì in poi con camera d'aria.


Ok, grazie Mauro per le info. A volte ho riscontrato anch'io eccesso di lub, anche se su R.S. più che su Fox. Ma lì l'intervento l'han fatto poi...

Telonix, immagino. Ok!
Altro difetto del carro che si allenta... non ricordo ora senza far ricerca quando recentemente hai avuto lo stesso problema.
ciao !!
 

muldox

Biker nirvanensus
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Ok, grazie Mauro per le info. A volte ho riscontrato anch'io eccesso di lub, anche se su R.S. più che su Fox. Ma lì l'intervento l'han fatto poi...

Telonix, immagino. Ok!
Altro difetto del carro che si allenta... non ricordo ora senza far ricerca quando recentemente hai avuto lo stesso problema.
ciao !!

Aspetta, facciamo un po' d'ordine:

la forcella montata sulla Frantik del test era una Totem, quindi Rock Shox. I ragazzi di SoloSterro ci hanno però messo mano come descritto nel test stesso, quindi l'eccesso di olio è probabilmente conseguente al loro intervento (me l'hanno detto loro stessi via E-mail).

Le coperture erano delle Maxxis High Roller LUST.

Carri che si allentano in tempi recenti? :nunsacci: Non ricordo, però potrebbe essere...
 

Gingig

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Aspetta, facciamo un po' d'ordine:

la forcella montata sulla Frantik del test era una Totem, quindi Rock Shox. I ragazzi di SoloSterro ci hanno però messo mano come descritto nel test stesso, quindi l'eccesso di olio è probabilmente conseguente al loro intervento (me l'hanno detto loro stessi via E-mail).

Le coperture erano delle Maxxis High Roller LUST.

Carri che si allentano in tempi recenti? :nunsacci: Non ricordo, però potrebbe essere...

Si, ricordo qualcosa. Lasciami qualche mezza giornata per cercare e ricordare. Ad ogni modo non è importante ai fini della prova. Ok per la forca, era quello che volevo dire io. Forse mi son spiegato male...
Per le gomme... nulla da dire. Ti ho chiesto lumi perchè maxxis in genere a parita sez. è più magra di altre, allora volevo capire se nel giudizio la sezione avesse in qualche modo avuto condizionamento.

O.T. ma nel nuovo modo di girare i video, il Diretur è più esigente o meno? :nunsacci:

Riguardando il tuo post, ho tradotto "abbiamo cambiato la pressione e coperure piu consone..." chiedo venia o:(
 

Gingig

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Eccolo: "Subito si evidenzia un accentuato gioco del carro posteriore; un completo giro viti non annulla il problema. La vite del perno va a fine corsa senza mettere a pacco le varie boccole/spessori dell'unità di sospensione. Il tutto però si risolve mettendo una rondella sul perno passante che lega il tubo obliquo con l'ammortizzatore...."

Ma sono solo delle coincidenze...


:prost:
 

Zergio

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Eccolo: "Subito si evidenzia un accentuato gioco del carro posteriore; un completo giro viti non annulla il problema. La vite del perno va a fine corsa senza mettere a pacco le varie boccole/spessori dell'unità di sospensione. Il tutto però si risolve mettendo una rondella sul perno passante che lega il tubo obliquo con l'ammortizzatore...."

Ma sono solo delle coincidenze...


:prost:

quì è diverso.
il carro non si era allentato ma mancava di una rondella
ciao
 

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