News Decreto viabilità forestale: tanto rumore per nulla

Maiella

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Maiella/Abruzzo
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É palese che non ci saranno cambiamenti, tranne nei casi in cui intervengano altri motivi, oppure altri enti dello stato centrale che possono sostituirsi alle regioni e decidere. Rimane un fatto potenziale che può essere spiegato con un esempio, un parallelismo. Anche la carta del rischio valanghe é stata attribuita alla responsabilità delle regioni. In Abruzzo, dopo la tragedia di Rigopiano, si é scoperto che la regione era inadempiente da anni. Mi viene da immaginare, per analogia, che in merito alle strade forestali alcune regioni saranno virtuose, altre meno; quando accadrà qualche catastrofe (penso ad esempio ad un incendio), i cui esiti saranno aggravati anche a causa della non gestione di queste strade, con possibili drammatiche conseguenze (se ci scappa il morto), allora si ricorderanno che le regioni hanno anche questa responsabilità. Forse, e sottolineo il forse, solo allora si potranno osservare dei cambiamenti che, con tutta onestà, non credo porteranno a divieti di qualche tipo, almeno per attività come la nostra.
 
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Ugofilosa

Biker novus
17/12/21
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Buongiorno a tutti, sono Ugo Filosa, il Motociclista che ha lanciato la petizione su change.org al fine di sensibilizzare i 3 ministri firmatari del decreto a fare prima chiarezza e poi un passo indietro. Credo che la precisazione del ministero sia un buon risultato, ma resta la spada di Damocle puntata sulle NOSTRE teste a causa della tabella esplicativa che CHIARAMENTE indica il passaggio ESCLUSIVO a pedoni ed animali. Quindi nessun veicolo, a cominciare dalle bici, cosa che gia accade in alcune zone d'Italia. Mi ha fatto sorridere l'atteggiamento ironico di Toniolo nei miei riguardi, le sue interpretazioni sono totalmente personali, senza fondamento giuridico, resta una tabella ministeriale valida che deve essere modificata per la salvezza degli sport che pratichiamo. A tal proposito, ieri ho tenuto una riunione a Bologna per fondare un'associazione di promozione sociale che sarà un'associazione di categoria a difesa dei diritti dei praticanti il turismo a due ruote, ciclisti e motociclisti, a cui spero vogliate aderire in un prossimo futuro. Questi decreti e proposte di legge sono frutto di pressioni politiche da parte del CAI che è risaputo non volere neanche le bici sui "suoi" percorsi e che conta su 600.000 associati/elettori, noi siamo divisi in svariate federazioni, svariati enti di promozione e una miriade di lupi solitari, tutti, troppo spesso, si limitano a gestire il proprio orticello senza pensare ad un bene comune. Capisco gli attriti tra appassionati di bici e quelli di moto, ognuno vede il suo sport come il migliore, ma sono chiacchiere da bar, perché il rispetto reciproco è fondamentale non solo tra di noi, ma nella vita. Sono stato l'ideatore, organizzatore e realizzatore dei soccorsi in moto ad Amatrice, collaboro con la protezione civile per il recupero di persone scomparse e per la vigilanza boschiva, oltre alla continua geolocalizzazione di rifiuti nei boschi, tra cui figurano spessissimo le carte di migliaia di barrette energetiche e rifiuti da pic-nic dei santissimi escursionisti. In ogni categoria esistono le mele marce, nessuno ha il diritto di erigersi a Santo...
Quindi, prendete in considerazione di fare fronte comune con noi e spingere politicamente per una regolamentazione seria e nazionale della fruizione della viabilità a fondo naturale che consiste nel 70% della totale rete stradale italiana. Ieri in riunione è stato fatto un esempio lampante, inerente la vittoria del piccolo esercito inglese nella conquista d'America, attaccavano una tribù alla volta, distruggendola, se le varie tribù di indiani si fossero messe d'accordo, l'esercito inglese sarebbe stato annientato in una settimana. Prima che ci rinchiudano in qualche "riserva", vi invito a ragionare sull'argomento. Sono a vostra disposizione. info@offroaditalia.it
 

marco

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Ciao Ugo e benvenuto.
Il mio atteggiamento ironico era in parte dovuto alla foto di copertina del tuo sito, come d'altronde ho detto nel video, dove uno sta raspando per bene il fondo morbido di una strada forestale, oggetto delle diatriba attuale. Poi però ho anche detto che ci sono strade forestali aperte al traffico motociclistico. Comunque non è una bella immagine, soprattutto se stai combattendo per non farle chiudere alle moto.

È come se noi in un articolo contro i divieti di chiusura sentieri mettessimo un biker che derapa.

Tornando a noi, il CAI non ha mai fatto storie sulla percorrenza delle strade forestali, bensì dei sentieri, vedi anche https://www.mtb-mag.com/il-cai-di-belluno-contro-le-mountain-bike/

Personalmente non conosco forestali aperte alle moto nella zona delle Alpi centrali/orientali, ma tu ne saprai sicuramente più di me.
Tornando in tema divieti, trovo difficile mettere sotto un tetto bici e moto. Cioé diventa impossibile dire al cai "non chiudete i sentieri alle moto", perché
1. sono già chiusi da decenni
2. con quali argomentazioni andremmo ad equipararci ad un mezzo a motore?

Sul punto 2 già si vedono all'orizzonte le difficoltà ad argomentare che le bici elettriche non sono mezzi a motore. Figuriamoci le moto vere e proprie.
 

cesare RBO

Biker perfektus
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cagliari
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e niente... il paragone (ridicolo, improprio, offensivo) con le persecuzioni nazifasciste agli ebrei era già stato preso quindi occorreva trovarne un altro (altrettanto improprio e storicamente inaccurato, a voler essere gentili)...
La sindrome da DPCM continua imperterrita a mietere vittime
Daje!!!
 

Gianz

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Valdagno (VI)
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Anche qui in Veneto le forestali sono già chiuse da anni alle moto, ma da parecchio tempo. I sentieri, poi, non ne parliamo proprio. Che si continui a transitarci sia in moto che in MTB (sarebbero chiusi anche per le bici) è comunque un dato di fatto. Non ho mai sentito di gente che abbia preso multe o quant'altro.
Rimane comunque impossibile per il controllore poter essere in tutti i sentieri in ogni momento, per cui... Situazione, questa, che probabilmente migliorerà (o peggiorerà, dipende dai punti di vista) con l'andare del tempo, visti i budget sempre più ridotti e risicati dedicati al controllo ambientale.
In questo paese si pensa basti vietare qualcosa perchè la gente non la faccia più, evidentemente. Al che mi chiedo se sia per uno sfrenato ottimismo, per una totale fiducia, per una assoluta ingenuità o per completa malafede di chi dovrebbe controllare.
 

Gianz

Biker marathonensis
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Valdagno (VI)
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Per chi propugna il sacrosanto diritto... mi sa che l'unica è la creazione di un'associazione, stile CAI, che non solo abbia voce in capitolo, politicamente parlando (quando sento dire che la politica non deve entrare in certe scelte capisco che quelle scelte ignoreranno la parte di popolazione che rinnega la politica), ma che faccia attivamente qualcosa, soprattutto nell'ambito della manutenzione di strade e sentieri.

Perchè possiamo anche dire che no, non è il passaggio di uno di noi a rovinare la strada o il sentiero, ma non possiamo nemmeno ignorare che effettivamente il passaggio di una tot. quantità di MTB e/o di moto da cross, beh, qualche danno lo fa. Qui da me c'era un sentiero molto ripido e molto bello. Dopo che è stato scoperto dai motari è ridotto ad un canyon. Fighissimo per loro, probabilmente, un po' meno per chi lo percorreva a piedi. In MTB lo si poteva percorrere forse in discesa, ma se hai davvero taaaanto manico. Ho visto con i miei occhi la gente in moto da cross percorrerlo in discesa, ruota dietro inchiodata, a scavarlo in quella maniera. Le piogge han fatto il resto. Ah, ai 2 termini del sentiero/strada forestale in questione, ci sarebbero pure le sbarre ed i divieti, ma vengono aggirati.

Per cui credo noi si parta svantaggiati, soprattutto nei riguardi dell'escursionista, che a sua volta parla di sacrosanto diritto.
 

organzaprduzione

Biker serius
29/12/13
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SHAN
bisogna tener presente che le cosiddette "strade forestali" sono sempre state ad uso esclusivo degli aventi diritto, coloro che si occupano del taglio, soccorso, antincendio e via, le bici e i pedoni vengono in qualche modo tollerati ma non rientrano nei reali fruitori di queste strade.
il decreto non dice nulla e il poco che dice non è una novità
 
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elgrinta

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23/2/11
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Sesto Fiorentino
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X-caliber 9 - 2019
Personalmente non ho mai creduto al fatto che sarebbero state vietate forestali e sentieri alla bici, non perchè sia in grado di interpretare le norme scritte(per formazione non sono in grado) ma per pura logica e per vari motivi:
1) sarebbe oggettivamente impossibile controllare la rete intricata di sentieri e sterrate che c'è in Italia;
2) quando non c'è una sanzione definita, di fatto il divieto è pura carta straccia perchè nessun pubblico ufficiale perde tempo a fermarti se non può sanzionarti;
3) messa nel modo in cui è stata diffusa, era una norma senza alcuna razionalità.

Detto ciò, direi che il problema non sono i "creduloni" perchè se uno non è del mestiere e non sa leggere le normative(cosa non facile) è ragionevole che si affidi ai mezzi di informazione e alla divulgazione di notizie più o meno controllate; non dimentichiamo che la notizia del "divieto" in oggetto è stata diffusa in rete anche da testate come la Gazzetta dello sport, Il Corriere, e altre che generalmente sono "affidabili", non da Lercio....
Poi chiunque può certamente filtrare o meno la notizia, può più o meno correttamente diffonderla e più o meno capirla ma non è certo responsabile del fatto che siamo ormai pieni di "giornalai" invece che di "giornalisti", anche in testate che dovrebbero dare più garanzie. Certo, è vero che oggi bisogna stare attenti a ciò che si condivide attraverso i social, ma a onor del vero accadeva anche prima dell'era social che si diffondessero cazzate dovute a incomprensioni o cattive interpretazioni delle notizie date da giornali e tv.
Quindi, per concludere, pur essendo certo che sarebbe stato solo un gran polverone per nulla, non me la sento di criticare chi ci ha "creduto" perchè davvero la notizia era stata diffusa un po' troppo frettolosamente anche da chi generalmente non lo fa.
 

kikhit

Biker incredibilis
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Torino
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Occam Lt, Alma

Quelle stesse testate che un anno fa, in questo periodo, sentenziavano che non si poteva uscire dal comune in zona rossa durante un giro in bici?
 
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Paoloderapage

Biker perfektus
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Pistoia
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Transition Spur & XC500
Visto che sono uno dei creduloni (avendo aperto il topic relativo sul forum) aggiungo che oltre alle notizie sui siti suddetti, il fatto che mi ha fatto valutare come reale il problema è stato che anche Federmoto e Confindustria che si presuppone abbiano sia legali esperti che contatti con i ministeri avevano espresso preoccupazione per la norma.
 

Jeckyenduro

Biker popularis
13/5/20
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Verona
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Gt
Quando ho letto la notizia del divieto oltre al forte dubbio x quello
che avete già scritto voi la reazione è stata.: Se veramente è così ho pensato ...be allora quelli del CAI vogliono la guerra....e probabilmente non gli conviene.... perché la reazione nostra di biker Mtb stavolta non gli converrebbe...... Forse a loro converrebbe una tattica del tipo descritto sopra da Ugofilosa .....(quella degli indiani) comunque fortunatamente sembra sventato il rischio....al momento. Comunque consiglio a tutti sopratutto ai novizi sia di Mtb che di Moto di essere rispettosi dell altro in modo intransigente xché se qualcuno ce l ha con noi forse è anche colpa nostra.....una bici o moto che scende da un sentiero anche se va piano è sempre vista come un pericolo da un podista. Percio' divulgate : rispetto rispetto rispetto anche xche al Cai probabilmente gli stiamo sui.....e il rischio é sempre dietro l angolo. Ciaooo
 
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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
A parte che non credo che il CAI centri molto con il decreto in questione, ma più rivolto a regioni e comuni.
Comunque per il CAI suggerisco di leggere "Montagne 360" di Novembre, c è un bel articolo in merito a cicloescursionismo in montagna.
Il consiglio che dai è utile si per novizi, ma anche molti veterani ne devono far monito.
Una bici che scende da un sentiero ci sta, una moto mica tanto, considerando che credo, ripeto credo, posso esser smentito alla grande, per la categoria sian vietati a prescindere, ma almeno da 20 anni, che poi ci vadano comunque è un altra storia...
 

lollo72

Biker perfektus
25/7/12
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Romagnano Sesia
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Mettere d'accordo escursionisti , ciclisti e motociclisti non è impresa semplice e lo dico da appassionato di tutte le discipline ( tesserato CAI , FMI ed ex FCI-UCI ) ; se nei sentieri e "strade bianche" la convivenza tra pedoni e ciclisti ( anche quelli con la E ) può essere agevolata con un pò di rispetto ed educazione , non la si riesce ad avere verso chi utilizza mezzi con motore termico ; in effetti con le moto oltre a dissestare maggiormente i sentieri c'è anche il discorso di inquinamento ( specie con i 2T ) sia ambientale che acustico , inoltre essendoci di mezzo un motore a combustione che produce calore può esserci maggiore rischio per incendi . Auguri comunque per l'iniziativa , anche se non unirà tutte le varie associazioni perlomeno è un tentativo di rispettosa convivenza .
 
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Gligio

Biker superioris
17/10/10
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Bibbiena (AR)
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Canyon Spectral
La destinazione a pedoni e animali si riferisce a lavoratori e animali da tiro e da soma utilizzati nelle attività forestali! Non sono gli escursionisti CAI e i turisti a cavallo! La legge classifica le tipologie di viabilità forestale in base a quali utenti può avere solamente in funzione dei lavori forestali. Non dice nulla, e non vuole e non deve dire nulla, riguardo agli utenti possibili per le attività di fruizione, che devono essere regolamentate dalle regioni!
 

Jeckyenduro

Biker popularis
13/5/20
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Verona
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Gt
Si si, da come è evoluta la questione sembra che il Cai non centri nulla però orecchie alte xché al primo errore ce la fann pagare. Però ripeto, aver rispetto del prossimo qualunque esso sia ,sia la soluzione a tutti i problemi.
 

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