Gianz
Biker marathonensis
- 28/6/07
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- Bike
- Cannondale Topstone Carbon 3 + Stanton Sherpa super custom + GT Grade Carbon
Solo perchè controllare costa, vedi: assunzione di personale.diciamo però che difficilmente qualcuno controlla
Solo perchè controllare costa, vedi: assunzione di personale.diciamo però che difficilmente qualcuno controlla
Buongiorno a tutti, sono Ugo Filosa, il Motociclista che ha lanciato la petizione su change.org al fine di sensibilizzare i 3 ministri firmatari del decreto a fare prima chiarezza e poi un passo indietro. Credo che la precisazione del ministero sia un buon risultato, ma resta la spada di Damocle puntata sulle NOSTRE teste a causa della tabella esplicativa che CHIARAMENTE indica il passaggio ESCLUSIVO a pedoni ed animali. Quindi nessun veicolo, a cominciare dalle bici, cosa che gia accade in alcune zone d'Italia. Mi ha fatto sorridere l'atteggiamento ironico di Toniolo nei miei riguardi, le sue interpretazioni sono totalmente personali, senza fondamento giuridico, resta una tabella ministeriale valida che deve essere modificata per la salvezza degli sport che pratichiamo. A tal proposito, ieri ho tenuto una riunione a Bologna per fondare un'associazione di promozione sociale che sarà un'associazione di categoria a difesa dei diritti dei praticanti il turismo a due ruote, ciclisti e motociclisti, a cui spero vogliate aderire in un prossimo futuro. Questi decreti e proposte di legge sono frutto di pressioni politiche da parte del CAI che è risaputo non volere neanche le bici sui "suoi" percorsi e che conta su 600.000 associati/elettori, noi siamo divisi in svariate federazioni, svariati enti di promozione e una miriade di lupi solitari, tutti, troppo spesso, si limitano a gestire il proprio orticello senza pensare ad un bene comune. Capisco gli attriti tra appassionati di bici e quelli di moto, ognuno vede il suo sport come il migliore, ma sono chiacchiere da bar, perché il rispetto reciproco è fondamentale non solo tra di noi, ma nella vita. Sono stato l'ideatore, organizzatore e realizzatore dei soccorsi in moto ad Amatrice, collaboro con la protezione civile per il recupero di persone scomparse e per la vigilanza boschiva, oltre alla continua geolocalizzazione di rifiuti nei boschi, tra cui figurano spessissimo le carte di migliaia di barrette energetiche e rifiuti da pic-nic dei santissimi escursionisti. In ogni categoria esistono le mele marce, nessuno ha il diritto di erigersi a Santo...
Quindi, prendete in considerazione di fare fronte comune con noi e spingere politicamente per una regolamentazione seria e nazionale della fruizione della viabilità a fondo naturale che consiste nel 70% della totale rete stradale italiana. Ieri in riunione è stato fatto un esempio lampante, inerente la vittoria del piccolo esercito inglese nella conquista d'America, attaccavano una tribù alla volta, distruggendola, se le varie tribù di indiani si fossero messe d'accordo, l'esercito inglese sarebbe stato annientato in una settimana. Prima che ci rinchiudano in qualche "riserva", vi invito a ragionare sull'argomento. Sono a vostra disposizione. info@offroaditalia.it
I cacciatori sono liberi per legge di andare in giro per tutte le proprietà altruiimpossibile pensare che possano limitare il traffico dei cacciatori!!!
e niente... il paragone (ridicolo, improprio, offensivo) con le persecuzioni nazifasciste agli ebrei era già stato preso quindi occorreva trovarne un altro (altrettanto improprio e storicamente inaccurato, a voler essere gentili)...Buongiorno a tutti, sono Ugo Filosa, il Motociclista che ha lanciato la petizione su change.org al fine di sensibilizzare i 3 ministri firmatari del decreto a fare prima chiarezza e poi un passo indietro. Credo che la precisazione del ministero sia un buon risultato, ma resta la spada di Damocle puntata sulle NOSTRE teste a causa della tabella esplicativa che CHIARAMENTE indica il passaggio ESCLUSIVO a pedoni ed animali. Quindi nessun veicolo, a cominciare dalle bici, cosa che gia accade in alcune zone d'Italia. Mi ha fatto sorridere l'atteggiamento ironico di Toniolo nei miei riguardi, le sue interpretazioni sono totalmente personali, senza fondamento giuridico, resta una tabella ministeriale valida che deve essere modificata per la salvezza degli sport che pratichiamo. A tal proposito, ieri ho tenuto una riunione a Bologna per fondare un'associazione di promozione sociale che sarà un'associazione di categoria a difesa dei diritti dei praticanti il turismo a due ruote, ciclisti e motociclisti, a cui spero vogliate aderire in un prossimo futuro. Questi decreti e proposte di legge sono frutto di pressioni politiche da parte del CAI che è risaputo non volere neanche le bici sui "suoi" percorsi e che conta su 600.000 associati/elettori, noi siamo divisi in svariate federazioni, svariati enti di promozione e una miriade di lupi solitari, tutti, troppo spesso, si limitano a gestire il proprio orticello senza pensare ad un bene comune. Capisco gli attriti tra appassionati di bici e quelli di moto, ognuno vede il suo sport come il migliore, ma sono chiacchiere da bar, perché il rispetto reciproco è fondamentale non solo tra di noi, ma nella vita. Sono stato l'ideatore, organizzatore e realizzatore dei soccorsi in moto ad Amatrice, collaboro con la protezione civile per il recupero di persone scomparse e per la vigilanza boschiva, oltre alla continua geolocalizzazione di rifiuti nei boschi, tra cui figurano spessissimo le carte di migliaia di barrette energetiche e rifiuti da pic-nic dei santissimi escursionisti. In ogni categoria esistono le mele marce, nessuno ha il diritto di erigersi a Santo...
Quindi, prendete in considerazione di fare fronte comune con noi e spingere politicamente per una regolamentazione seria e nazionale della fruizione della viabilità a fondo naturale che consiste nel 70% della totale rete stradale italiana. Ieri in riunione è stato fatto un esempio lampante, inerente la vittoria del piccolo esercito inglese nella conquista d'America, attaccavano una tribù alla volta, distruggendola, se le varie tribù di indiani si fossero messe d'accordo, l'esercito inglese sarebbe stato annientato in una settimana. Prima che ci rinchiudano in qualche "riserva", vi invito a ragionare sull'argomento. Sono a vostra disposizione. info@offroaditalia.it
Personalmente non ho mai creduto al fatto che sarebbero state vietate forestali e sentieri alla bici, non perchè sia in grado di interpretare le norme scritte(per formazione non sono in grado) ma per pura logica e per vari motivi:
1) sarebbe oggettivamente impossibile controllare la rete intricata di sentieri e sterrate che c'è in Italia;
2) quando non c'è una sanzione definita, di fatto il divieto è pura carta straccia perchè nessun pubblico ufficiale perde tempo a fermarti se non può sanzionarti;
3) messa nel modo in cui è stata diffusa, era una norma senza alcuna razionalità.
Detto ciò, direi che il problema non sono i "creduloni" perchè se uno non è del mestiere e non sa leggere le normative(cosa non facile) è ragionevole che si affidi ai mezzi di informazione e alla divulgazione di notizie più o meno controllate; non dimentichiamo che la notizia del "divieto" in oggetto è stata diffusa in rete anche da testate come la Gazzetta dello sport, Il Corriere, e altre che generalmente sono "affidabili", non da Lercio....
Poi chiunque può certamente filtrare o meno la notizia, può più o meno correttamente diffonderla e più o meno capirla ma non è certo responsabile del fatto che siamo ormai pieni di "giornalai" invece che di "giornalisti", anche in testate che dovrebbero dare più garanzie. Certo, è vero che oggi bisogna stare attenti a ciò che si condivide attraverso i social, ma a onor del vero accadeva anche prima dell'era social che si diffondessero cazzate dovute a incomprensioni o cattive interpretazioni delle notizie date da giornali e tv.
Quindi, per concludere, pur essendo certo che sarebbe stato solo un gran polverone per nulla, non me la sento di criticare chi ci ha "creduto" perchè davvero la notizia era stata diffusa un po' troppo frettolosamente anche da chi generalmente non lo fa.
Visto che sono uno dei creduloni (avendo aperto il topic relativo sul forum) aggiungo che oltre alle notizie sui siti suddetti, il fatto che mi ha fatto valutare come reale il problema è stato che anche Federmoto e Confindustria che si presuppone abbiano sia legali esperti che contatti con i ministeri avevano espresso preoccupazione per la norma.Detto ciò, direi che il problema non sono i "creduloni" perchè se uno non è del mestiere e non sa leggere le normative(cosa non facile) è ragionevole che si affidi ai mezzi di informazione e alla divulgazione di notizie più o meno controllate; non dimentichiamo che la notizia del "divieto" in oggetto è stata diffusa in rete anche da testate come la Gazzetta dello sport, Il Corriere, e altre che generalmente sono "affidabili", non da Lercio....
Infatti. La Gazzetta dello Sport è affidabile come Novella 2000Quelle stesse testate che un anno fa, in questo periodo, sentenziavano che non si poteva uscire dal comune in zona rossa durante un giro in bici?
A parte che non credo che il CAI centri molto con il decreto in questione, ma più rivolto a regioni e comuni.Quando ho letto la notizia del divieto oltre al forte dubbio x quello
che avete già scritto voi la reazione è stata.: Se veramente è così ho pensato ...be allora quelli del CAI vogliono la guerra....e probabilmente non gli conviene.... perché la reazione nostra di biker Mtb stavolta non gli converrebbe...... Forse a loro converrebbe una tattica del tipo descritto sopra da Ugofilosa .....(quella degli indiani) comunque fortunatamente sembra sventato il rischio....al momento. Comunque consiglio a tutti sopratutto ai novizi sia di Mtb che di Moto di essere rispettosi dell altro in modo intransigente xché se qualcuno ce l ha con noi forse è anche colpa nostra.....una bici o moto che scende da un sentiero anche se va piano è sempre vista come un pericolo da un podista. Percio' divulgate : rispetto rispetto rispetto anche xche al Cai probabilmente gli stiamo sui.....e il rischio é sempre dietro l angolo. Ciaooo
Mettere d'accordo escursionisti , ciclisti e motociclisti non è impresa semplice e lo dico da appassionato di tutte le discipline ( tesserato CAI , FMI ed ex FCI-UCI ) ; se nei sentieri e "strade bianche" la convivenza tra pedoni e ciclisti ( anche quelli con la E ) può essere agevolata con un pò di rispetto ed educazione , non la si riesce ad avere verso chi utilizza mezzi con motore termico ; in effetti con le moto oltre a dissestare maggiormente i sentieri c'è anche il discorso di inquinamento ( specie con i 2T ) sia ambientale che acustico , inoltre essendoci di mezzo un motore a combustione che produce calore può esserci maggiore rischio per incendi . Auguri comunque per l'iniziativa , anche se non unirà tutte le varie associazioni perlomeno è un tentativo di rispettosa convivenza .Buongiorno a tutti, sono Ugo Filosa, il Motociclista che ha lanciato la petizione su change.org al fine di sensibilizzare i 3 ministri firmatari del decreto a fare prima chiarezza e poi un passo indietro. Credo che la precisazione del ministero sia un buon risultato, ma resta la spada di Damocle puntata sulle NOSTRE teste a causa della tabella esplicativa che CHIARAMENTE indica il passaggio ESCLUSIVO a pedoni ed animali. Quindi nessun veicolo, a cominciare dalle bici, cosa che gia accade in alcune zone d'Italia. Mi ha fatto sorridere l'atteggiamento ironico di Toniolo nei miei riguardi, le sue interpretazioni sono totalmente personali, senza fondamento giuridico, resta una tabella ministeriale valida che deve essere modificata per la salvezza degli sport che pratichiamo. A tal proposito, ieri ho tenuto una riunione a Bologna per fondare un'associazione di promozione sociale che sarà un'associazione di categoria a difesa dei diritti dei praticanti il turismo a due ruote, ciclisti e motociclisti, a cui spero vogliate aderire in un prossimo futuro. Questi decreti e proposte di legge sono frutto di pressioni politiche da parte del CAI che è risaputo non volere neanche le bici sui "suoi" percorsi e che conta su 600.000 associati/elettori, noi siamo divisi in svariate federazioni, svariati enti di promozione e una miriade di lupi solitari, tutti, troppo spesso, si limitano a gestire il proprio orticello senza pensare ad un bene comune. Capisco gli attriti tra appassionati di bici e quelli di moto, ognuno vede il suo sport come il migliore, ma sono chiacchiere da bar, perché il rispetto reciproco è fondamentale non solo tra di noi, ma nella vita. Sono stato l'ideatore, organizzatore e realizzatore dei soccorsi in moto ad Amatrice, collaboro con la protezione civile per il recupero di persone scomparse e per la vigilanza boschiva, oltre alla continua geolocalizzazione di rifiuti nei boschi, tra cui figurano spessissimo le carte di migliaia di barrette energetiche e rifiuti da pic-nic dei santissimi escursionisti. In ogni categoria esistono le mele marce, nessuno ha il diritto di erigersi a Santo...
Quindi, prendete in considerazione di fare fronte comune con noi e spingere politicamente per una regolamentazione seria e nazionale della fruizione della viabilità a fondo naturale che consiste nel 70% della totale rete stradale italiana. Ieri in riunione è stato fatto un esempio lampante, inerente la vittoria del piccolo esercito inglese nella conquista d'America, attaccavano una tribù alla volta, distruggendola, se le varie tribù di indiani si fossero messe d'accordo, l'esercito inglese sarebbe stato annientato in una settimana. Prima che ci rinchiudano in qualche "riserva", vi invito a ragionare sull'argomento. Sono a vostra disposizione. info@offroaditalia.it
La destinazione a pedoni e animali si riferisce a lavoratori e animali da tiro e da soma utilizzati nelle attività forestali! Non sono gli escursionisti CAI e i turisti a cavallo! La legge classifica le tipologie di viabilità forestale in base a quali utenti può avere solamente in funzione dei lavori forestali. Non dice nulla, e non vuole e non deve dire nulla, riguardo agli utenti possibili per le attività di fruizione, che devono essere regolamentate dalle regioni!Buongiorno a tutti, sono Ugo Filosa, il Motociclista che ha lanciato la petizione su change.org al fine di sensibilizzare i 3 ministri firmatari del decreto a fare prima chiarezza e poi un passo indietro. Credo che la precisazione del ministero sia un buon risultato, ma resta la spada di Damocle puntata sulle NOSTRE teste a causa della tabella esplicativa che CHIARAMENTE indica il passaggio ESCLUSIVO a pedoni ed animali. Quindi nessun veicolo, a cominciare dalle bici, cosa che gia accade in alcune zone d'Italia. Mi ha fatto sorridere l'atteggiamento ironico di Toniolo nei miei riguardi, le sue interpretazioni sono totalmente personali, senza fondamento giuridico, resta una tabella ministeriale valida che deve essere modificata per la salvezza degli sport che pratichiamo. A tal proposito, ieri ho tenuto una riunione a Bologna per fondare un'associazione di promozione sociale che sarà un'associazione di categoria a difesa dei diritti dei praticanti il turismo a due ruote, ciclisti e motociclisti, a cui spero vogliate aderire in un prossimo futuro. Questi decreti e proposte di legge sono frutto di pressioni politiche da parte del CAI che è risaputo non volere neanche le bici sui "suoi" percorsi e che conta su 600.000 associati/elettori, noi siamo divisi in svariate federazioni, svariati enti di promozione e una miriade di lupi solitari, tutti, troppo spesso, si limitano a gestire il proprio orticello senza pensare ad un bene comune. Capisco gli attriti tra appassionati di bici e quelli di moto, ognuno vede il suo sport come il migliore, ma sono chiacchiere da bar, perché il rispetto reciproco è fondamentale non solo tra di noi, ma nella vita. Sono stato l'ideatore, organizzatore e realizzatore dei soccorsi in moto ad Amatrice, collaboro con la protezione civile per il recupero di persone scomparse e per la vigilanza boschiva, oltre alla continua geolocalizzazione di rifiuti nei boschi, tra cui figurano spessissimo le carte di migliaia di barrette energetiche e rifiuti da pic-nic dei santissimi escursionisti. In ogni categoria esistono le mele marce, nessuno ha il diritto di erigersi a Santo...
Quindi, prendete in considerazione di fare fronte comune con noi e spingere politicamente per una regolamentazione seria e nazionale della fruizione della viabilità a fondo naturale che consiste nel 70% della totale rete stradale italiana. Ieri in riunione è stato fatto un esempio lampante, inerente la vittoria del piccolo esercito inglese nella conquista d'America, attaccavano una tribù alla volta, distruggendola, se le varie tribù di indiani si fossero messe d'accordo, l'esercito inglese sarebbe stato annientato in una settimana. Prima che ci rinchiudano in qualche "riserva", vi invito a ragionare sull'argomento. Sono a vostra disposizione. info@offroaditalia.it
Si si, da come è evoluta la questione sembra che il Cai non centri nulla però orecchie alte xché al primo errore ce la fann pagare. Però ripeto, aver rispetto del prossimo qualunque esso sia ,sia la soluzione a tutti i problemi.A parte che non credo che il CAI centri molto con il decreto in questione, ma più rivolto a regioni e comuni.
Comunque per il CAI suggerisco di leggere "Montagne 360" di Novembre, c è un bel articolo in merito a cicloescursionismo in montagna.
Il consiglio che dai è utile si per novizi, ma anche molti veterani ne devono far monito.
Una bici che scende da un sentiero ci sta, una moto mica tanto, considerando che credo, ripeto credo, posso esser smentito alla grande, per la categoria sian vietati a prescindere, ma almeno da 20 anni, che poi ci vadano comunque è un altra storia...
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