Era tanto tempo che lo programmavo, e finalmente ce l'ho fatta, prenoto all'ultimo la bicicletta, una KTM ultra 1964.
l'idea era fare tutto il giro del Ponale per poi discendere dal lago di Tenno ma purtroppo, vista la scarsa condizione fisica di me e del mio amico (crossfittaro), mi sono tirato indietro, e abbiamo preso il giro come cicloturistico a tutti gli effetti.
Riscoprire la bicicletta e un'amicizia sotto questo punto di vista non ha prezzo.
Partiti da Riva alle 10, imbocchiamo la strada del Ponale, e ai primi strapiombi, un lieve terrore, al crocevia Riva, Arco, il monte Baldo e Nago sono vicine quanto piccolissime e le barchette della regata di Pasqua sono ancora più dei piccoli puntini.
e lo stivo ha il "Capeo", i roveretani capiranno.
La salita è dura, ma non troppo, i tornanti sfiancano e qualche fontana carica di buone acque ci disseta, mentre ripercorriamo a ritroso il fiume Ponale, che da il nome anche al vento estivo dell'alto Garda, violento e forte, che soffia in direzione sud, verso il lago più grande. e pensare che questo ruscello costituirà poi una gran bella cascata
Arriviamo ad un baretto poi proseguiamo su per il Ponale, quello vero, che arriva al lago di Ledro, acque cristalline e una lieve brezza che alleviava la fatica della salita.
si entra in vallata e il cielo si fa scuro, scuro che prometteva acqua, e così fu una volta arrivati a destinazione e una volta ripartiti per Riva.
pranzo e relax poi si riparte, la discesa è magnifica ma va presa cauta, perchè fare le discese a 25 30 km/h là, con una bici che non si conosce, è follia allo stato puro, e qualcuno che mi superava, devo dire che l'ho realmente invidiato. All'incrocio della Pregasina si cerca la salita e si va alla frazione, quasi a picco sul lago. niente di più spettacolare .
Il baretto del Ponale e la cascata alle spalle. Magnifico!
Stivo e vallata dell'alto Garda
e alla fine del giro, a sera... relax in spiaggia a Nago-Torbole con i profili delle prealpi come sfondo. Un 7 km di scarico da Riva a nago e viceversa con tanto di tappe. Stanchi soddisfatti e pieni di belle vibrazioni da riportare giù nella bassa padana, per noi, isolani puri, isolani di montagna che poi dall'alto si vede tutto meglio e i dubbi spesso, si schiariscono, e spariscono una volta scesi a valle. A malincuore riconsegno la bicicletta al mitico Gianluca che mi ha consigliato il percorso e istruito con le varie raccomandazioni dei locals.
l'idea era fare tutto il giro del Ponale per poi discendere dal lago di Tenno ma purtroppo, vista la scarsa condizione fisica di me e del mio amico (crossfittaro), mi sono tirato indietro, e abbiamo preso il giro come cicloturistico a tutti gli effetti.
Riscoprire la bicicletta e un'amicizia sotto questo punto di vista non ha prezzo.
Partiti da Riva alle 10, imbocchiamo la strada del Ponale, e ai primi strapiombi, un lieve terrore, al crocevia Riva, Arco, il monte Baldo e Nago sono vicine quanto piccolissime e le barchette della regata di Pasqua sono ancora più dei piccoli puntini.
e lo stivo ha il "Capeo", i roveretani capiranno.La salita è dura, ma non troppo, i tornanti sfiancano e qualche fontana carica di buone acque ci disseta, mentre ripercorriamo a ritroso il fiume Ponale, che da il nome anche al vento estivo dell'alto Garda, violento e forte, che soffia in direzione sud, verso il lago più grande. e pensare che questo ruscello costituirà poi una gran bella cascata
Arriviamo ad un baretto poi proseguiamo su per il Ponale, quello vero, che arriva al lago di Ledro, acque cristalline e una lieve brezza che alleviava la fatica della salita.
si entra in vallata e il cielo si fa scuro, scuro che prometteva acqua, e così fu una volta arrivati a destinazione e una volta ripartiti per Riva.pranzo e relax poi si riparte, la discesa è magnifica ma va presa cauta, perchè fare le discese a 25 30 km/h là, con una bici che non si conosce, è follia allo stato puro, e qualcuno che mi superava, devo dire che l'ho realmente invidiato. All'incrocio della Pregasina si cerca la salita e si va alla frazione, quasi a picco sul lago. niente di più spettacolare .
Il baretto del Ponale e la cascata alle spalle. Magnifico!
Stivo e vallata dell'alto Garda
e alla fine del giro, a sera... relax in spiaggia a Nago-Torbole con i profili delle prealpi come sfondo. Un 7 km di scarico da Riva a nago e viceversa con tanto di tappe. Stanchi soddisfatti e pieni di belle vibrazioni da riportare giù nella bassa padana, per noi, isolani puri, isolani di montagna che poi dall'alto si vede tutto meglio e i dubbi spesso, si schiariscono, e spariscono una volta scesi a valle. A malincuore riconsegno la bicicletta al mitico Gianluca che mi ha consigliato il percorso e istruito con le varie raccomandazioni dei locals.
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