Non mi riferivo a te, facevo un discorso generale.
Quando si pratica un'attività che ci appassiona e da soddisfazione, io credo che il rischio è di incensarla oltre misura, dandole un aurea di santità e di porsi magari su un piedistallo nei confronti di altri che fanno cose giudicabili come meno "nobili" e di finire a fare discorsi avulsi dalla realtà.
Potremmo discutere all'infinito se è più impattante alimentare un circuito di bike park o un impianto sciistico invernale, se l'alpinismo di massa d'alta quota è amore della natura o sfida estrema a se stessi e al proprio ego, se gli sport motoristici sono esecrabili perchè inquinanti e rumorosi, mentre la bicicletta è buona e giusta, o il trekker è il migliore di tutti, ecc.
Io credo che sotto sotto, ogni sport sia sempre sullo stesso piano e risponda alla medesima spinta di fondo umana, pur con tutto i distinguo che si possono fare. La mtb la considero una passione sana che da sale alla vita, ma come tale, espressione superflua di una manifestazione egoistica di se stessi, di affermazione di se. Nulla di male, ma nulla di divino.
Poi certo c'e' chi, col talento, il sacrificio e l'umiltà, trasformai una passione in un arte, ma sono pochi fortunati.
"Ogni cujon a gà la so passion"