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Nuovi incentivi per bici e motorini non prima di luglio
di Michela Finizio
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29 maggio 2009
Comprare bici e motorini con lo "sconto" del 30%? Sì, ma bisogna avere pazienza. Almeno fino a luglio. Difatti, per chi deve comprare una bicicletta o un ciclomotore il consiglio condiviso è quello di
aspettare. Nella speranza che arrivino davvero i nuovi fondi per gli incentivi del 30%, quei 10 milioni
annunciati dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo la settimana scorsa, che si andrebbero a sommare ai primi 8,75 esauriti in poco più di tre settimane.
Se andate in un negozio vi sentirete dire che gli incentivi sono finiti. E che prima del nuovo accordo tra l'Associazione nazionale dei costruttori di cicli e motocicli (Ancma) e il ministero non si può ancora sapere come verranno utilizzati i nuovi 10 milioni promessi. E soprattutto quando arriveranno. «L'unica certezza per il momento - dice Piero Nigrelli, responsabile della sezione ciclo dell'Ancma - è che
giovedì 4 giugno incontreremo il ministro. Il nuovo provvedimento del ministero deve comunque passare per l'esame della Conte dei conti, come ogni accordo che stanzia delle risorse pubbliche. È quindi realistico pensare che la campagna di incentivi possa ripartire
non prima di luglio, nella migliore ipotesi».
Nell'incontro del 4 giugno, tra l'altro, il ministero dovrà anche chiarire come intende procedere, e con che tempi, per rimborsare tutte
le pratiche residue validate e fatturate entro il 13 di maggio, che come promesso
saranno comunque rimborsate. «Stiamo dicendo spiega Nigrelli a tutti i negozi di inserire pian piano tutte le pratiche che hanno fatturato entro quella data e che per problemi di malfunzionamento del sistema informatico non sono state inserite prima. Queste entrano automaticamente in lista d'attesa, dopo i dovuti controlli. Siamo già a 7mila pratiche, per un totale di 1,4 milioni di euro. Secondo le nostre previsioni arriveremo a 2 milioni e mezzo».
Al momento comunque è tutto fermo. In queste ore, però, molti si recano nei negozi credendo di aver ancora diritto allo sconto. «Le dichiarazioni del ministro - spiegano all'Associazione dei costruttori di biciclette e motorini - sono state fraintese. Come se avesse detto "da domani ci sono ancora gli incentivi", ma bisogna aspettare».
Eppure, la confusione viene proprio dal basso. Alcune aziende produttrici offrono loro stesse degli sconti sui nuovi modelli che non c'entrano nulla con gli incentivi del ministero per approfittare dell'aumento di domanda generato dal passaparola. Altri rivenditori disonesti, invece, cercano di approfittare di questo momento di confusione e continuano a compilare nuove pratiche di incentivo, senza comunque avere la garanzia i nuovi fondi arrivino. I più furbi, addirittura, magari modificando la data di fatturazione, continuano a inserire nuove richieste sul sito
www.incentivimotocicli.it nella speranza che, senza controlli, vengano riconosciute tra quelle residue.
«Le pratiche per cui il ministro ha garantito la copertura devono essere
datate non oltre il 13 di maggio», precisa Nigrelli. «È chiaro che la retrofatturazione può sempre essere fatta, ma noi chiederemo lo scontrino di emissione e faremo dei controlli. Secondo le nostre proiezioni il numero di richieste inevase non può essere molto più alto di quello che registriamo attualmente. Se ci saranno delle anomalie è anche possibile che il ministero decida di non pagarle tutte».
Ultimo capitolo è il malcontento dei costruttori di ciclomotori. Le due
ruote a motore, infatti, non hanno potuto beneficiare di questa campagna di eco-incentivi, per l'ostacolo della rottamazione del vecchio motorino che vincolava il cliente, così come il rivenditore. Parte dei nuovi fondi dovrà sicuramente andare a colmare questa insoddisfazione: «Per la verità - conclude il responsabile dell'Ancma - stiamo ancora discutendo, ma è evidente che ai motorini 4/5 milioni di euro dovranno andare. Si potrà fare metà e metà, considerando ovviamente nella nostra fetta anche le pratiche residue da smaltire». Per i dettagli però bisognerà aspettare ancora qualche giorno.