Considerazione sul reach delle moderne mtb

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Goldstein

Biker ciceronis
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Low cost
Salve ragazzi, premetto che è da parecchio che vado in mtb, fin da quando ero ragazzino, per poi averla abbandonata diversi anni ed averla ripresa negli ultimi 7, ritrovandomi bici sempre più lunghe.
La ricerca spasmodica degli ultimi anni nell' ottenere la massima stabilità in discesa, in tutte le discipline, ha portato ad avere valori sempre più grandi nel reach ed a carri sempre più corti, per mantenere un interasse "umano" nelle varie taglie (tralasciando angoli sterzo e rake forcella).

Nelle bici da enduro, ma ultimamente anche sulle trail, siamo arrivati a valori di interasse prossimi a molte bici da DH, dove questa tendenza trova conferma ma in maniera molto minore a mio avviso. Mi vengono in mente alcune marche, Mondraker in primis, pioniera della forward geometry, dove sulla propria DH adotta valori di reach decisamente inferiori alle sorelline da enduro. La Summum per esempio ha in taglia M 422mm e in L solo 442mm. Giant con la Glory utilizza valori leggermente superiori, ma non di molto, Santacruz idem sul V10.
Insomma siamo molto lontani dai valori delle moderne enduro.

Questa filosofia da un lato la capisco, ma dall'altro credo stia venendo portata all'estremizzazione. Siamo sicuri che questi valori così esasperati, nell' ordine di 460mm in taglia M (10 anni fa forse nemmeno adottati su una taglia XL) o 480mm in taglia L siano benefici per chiunque, o che siano veramente utili solamente a una ristretta cerchia ma controproducenti per il restante 90%? voi che ne pensate?
 
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marpa

Biker dantescus
29/12/08
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TYEE CF 29
il mio e’ un semplice commento generale ma , a me sembra che analizzare solo il reach non sia l’unico elemento da tenere in considerazione. Se noti l’angolo sella dei telai moderni e più verticale il che sposta in avanti il biker , gli attacchi manubrio sono corti e questi due fattori compensano un reach maggiore e con posizioni del bikers più bassa si riesce a carica L’anteriore che con angoli sterzo molto aperti è Generalmente meno carico . Io personalmente senza arrivare a bici estreme come le Mondraker e le Giant X citare due esempi di bici tendenzialmente lunghe trovo che i telai moderni si pedalino meglio di che quelli precedenti e mi ritengo un biker medio
 

Goldstein

Biker ciceronis
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il mio e’ un semplice commento generale ma , a me sembra che analizzare solo il reach non sia l’unico elemento da tenere in considerazione. Se noti l’angolo sella dei telai moderni e più verticale il che sposta in avanti il biker , gli attacchi manubrio sono corti e questi due fattori compensano un reach maggiore e con posizioni del bikers più bassa si riesce a carica L’anteriore che con angoli sterzo molto aperti è Generalmente meno carico . Io personalmente senza arrivare a bici estreme come le Mondraker e le Giant X citare due esempi di bici tendenzialmente lunghe trovo che i telai moderni si pedalino meglio di che quelli precedenti e mi ritengo un biker medio

In realtà non l'ho specificato, errore mio, ma le mie considerazioni erano riferite esclusivamente alla guida in discesa, infatti ho citato anche le DH proprio per quello, la pedalabilità non l'ho presa in considerazione ;)

Premetto che ho tre bici, tutte e tre con un reach poco superiore ai 420mm (Giant Glory, Cube Stereo 160 27.5, Cube Reaction da XC) con le quali mi sento a mio agio con la misura del telaio, sono alto 173cm e pedalo con un altezza sella di 72.

Mi sono trovato a riflettere un po' su questo, quando, nelle settimane prima dello stop per il covid, ho usato una Cannondale Jekyll in taglia L, gentilmente lasciatami in prestito da un mio carissimo amico (ho la mia Cube Stereo 160 2015 completamente smontata per revisione totale).

La Cannondale a dispetto della mia che ha reach di 422mm, ha un reach di 458mm, entrambe montate con un manubrio da 780mm e attacco da 40.

L'ho provata sulle PS enduro del Comasco (Pinera e Bondella di Tavernerio) e sul San genesio, per un totale di una decina di discese nel corso di 3 settimane, per cui ho avuto anche il tempo di abituarmi alla maggior lunghezza.

Prime impressioni:

Bici molto agile nonostante la sua lunghezza (ha un angolo sterzo di 67 gradi), guidabilità simile alla mia nei tratti più flow (Pinera di Tavererio nello specifico) stabilissima sul veloce scassato (Bondella sempre a Tavernerio) rispetto alla mia Stereo (tanto da farmi riflettere quanto il Fox CTD montato sulla mia faccia veramente pena) ma non appena mi ritrovavo ad affrontare una serie di gradoni abbastanza alti (Questo al San Genesio), dove un biker di medio livello li copia anziché dropparli il stile dh, mi ritrovavo ad infossarmi con l'anteriore in maniera impressionante, guida pochissimo fluida dettata da un continuo stop and go.

Da qui le mie perplessità, siamo sicuri che per un biker medio, una bici con un reach così abbondante sia veramente così redditizia in discesa? Certo se avessi le capacità di fluttuare sulla cresta dei gradoni, di dropparne tre alla volta, come un pro dell'enduro fa, la risposta sarebbe sì! ma per uno come me, e penso come il 90% delle persone che acquistano una bici da trail/enduro la risposta quale è ?!?
 
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Vietto

Biker cesareus
16/11/15
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Genova
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MDE Damper, Marino Custom
Discussione interessante.. seguo...

Solo una cosa... @Golstein hai scritto di essere 173cm e di pedalare una M, sei sicuro che la misura, palesemente grande della Cannondale non abbia cmq inficiato le tue impressioni riguardo la guida.

Ad ogni modo un reach di 458 su una L ora come ora, non è lungo, ci sono delle L che rasentano o superano i 500mm, io personalmente ho solo una TRAIL (canyon neuron 2018) in taglia L (sono 187cm) con reach di 451 e onestamente, in virtù del fatto che ho delle braccia da scimmia (lunghe) sono tra quelli che vorrebbe un reach più lungo almeno 480 o più... sono onestamente tra le due taglie e all'acquisto ho preferito prendere la misura inferiore
 

fafnir

Biker meravigliosus
9/11/13
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Padova
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Warden, Hightower, Venge
Sono del parere che ognuno ha il suo range ideale di reach, al di là di questo range la bici diventa più difficile da manovrare e il generale secondo me il controllo ne risente.
Il range non dipende solo dalle misure del corpo ma dallo stile di guida e dall'utilizzo, oltre ovviamente alle capacità e forza fisica.
Io per esempio sono un amatore alto 180 cm e di bici ne ho provate tante, al di là della taglia il mio reach Ideale è fra 440 e 460 mm, ho avuto o utilizzato bici più lunghe o più corte e non mi sono piaciute per i motivi sopra descritti.
Parlo sempre a parità di stem da 40 mm.

Quindi prima ancora della taglia guardo di trovarmi in questa finestra ideale che mi sono imposto e devo dire che funziona, mi evito bici troppo corte oppure autoarticolati, questo a prescindere dalle follie che io mercato vorrebbe propinarmi
 

RG Components

Biker ultra
25/8/12
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Cannondale Jekyll, NS Surge Evo
Bici molto agile nonostante la sua lunghezza (ha un angolo sterzo di 67 gradi), guidabilità simile alla mia nei tratti più flow (Pinera di Tavererio nello specifico) stabilissima sul veloce scassato (Bondella sempre a Tavernerio) rispetto alla mia Stereo (tanto da farmi riflettere quanto il Fox CTD montato sulla mia faccia veramente pena) ma non appena mi ritrovavo ad affrontare una serie di gradoni abbastanza alti (Questo al San Genesio), dove un biker di medio livello li copia anziché dropparli il stile dh, mi ritrovavo ad infossarmi con l'anteriore in maniera impressionante, guida pochissimo fluida dettata da un continuo stop and go.

Io sono alto 1,76, ho una Jekyll 26 L da 440 di reach con stem da 35 e sto per sostituirla con una 27.5 L da 458. Per te è forse un cm lunga. Comunque riguardo al comportamento sui gradoni, tieni in mente che la Jekyll a dispetto della categorizzazione ufficiale di bici da enduro ha geometrie molto particolari (67° di sterzo, carro 440, movimento centrale alto) Le moderne enduro sono una cosa completamente diversa.

Per dire, la Jekyll 27,5 è del 2014 e deriva dalla 26 (2011). Se si escludono le modifiche delle quote geometriche necessarie per le ruote più grandi (carro, avantreno più alto) hanno solo allungato il reach di 1,5cm e diminuito di 1 grado lo sterzo (era 68!)
 
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Honestlypino

Biker poeticus
16/9/09
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Agno Valley (Vi)
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Orbea Rallon
Un'altra domanda è: andavano/vanno così bene le mtb con reach corto molto reattive per un amatore che probabilmente non è così sensibile/bravo a muoversi sopra la bici? io sò per certo che con la vecchia 26 con 415 di reach mi sentivo molto più insicuro in gran parte delle situazioni,forse solo a bassa velocità su tornantini o roba così guadagnavo qualcosina,ma mi sembra che con l'autotreno di adesso ho perso poco/niente e guadagnato in tutto...sicuramente certe misure estreme di qualche marchio non sono adatte a tutti.

Non ho capito come ti penalizza la geometria diversa sui gradoni? :nunsacci:
 

Production_Br0therS

Pelikan BR 40
Moderatur
30/8/08
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Avellino
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.
penso che sia un errore considerare delle misure solo in ottica discese,proprio perché si parla di bici da enduro,e quindi da pedalare.
Proprio qualche giorno fa rivedevo un video, Clorophilla...quello girato in abruzzo,per intenderci,e notavo proprio che anni fa le bici da fr/dh erano cortissime,e si guidavano quasi in posizione verticale.
considerare poi un solo valore sulla totalità della bici,anche questo secondo me è poco valido,tenendo presente poi che a parità di reach,e angolo sella,e attacco manubrio,due bici con angolo sterzo diverso,avranno una guida diversa ( ad li là del fattore intrinseco all'angolo sterzo) , ma proprio perché la bici che avrà angolo più " aperto " ( es.64-65 vs 66-67) avra il manubrio più arretrato.
a mio parere quindi,bici moderne/lunghe vanno bene per chiunque? sì e no...tecnica a parte,bisogna sempre considerare le proprie misure/proporzioni.
 

matteo_m.

Biker tremendus
13/2/11
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genova
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hardtail powered
le geometrie "moderne" permettono di guidare diversamente. Non è detto che questo piaccia a tutti, per averne vantaggio bisogna usarle -guidarle- per quello che sono le loro caratteristiche. Io ho una bici con reach lungo e, personalmente, mi sono trovato meglio in tutte le situazioni, salite comprese, i vantaggi che ho avuto superano ampiamente quel poco che ho perso in ben poche situazioni di guida
 

fuzzico

Bradipo a pedali
9/9/18
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toscana
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...
In realtà non l'ho specificato, errore mio, ma le mie considerazioni erano riferite esclusivamente alla guida in discesa, infatti ho citato anche le DH proprio per quello, la pedalabilità non l'ho presa in considerazione ;)

Premetto che ho tre bici, tutte e tre con un reach poco superiore ai 420mm (Giant Glory, Cube Stereo 160 27.5, Cube Reaction da XC) con le quali mi sento a mio agio con la misura del telaio, sono alto 173cm e pedalo con un altezza sella di 72.

Mi sono trovato a riflettere un po' su questo, quando, nelle settimane prima dello stop per il covid, ho usato una Cannondale Jekyll in taglia L, gentilmente lasciatami in prestito da un mio carissimo amico (ho la mia Cube Stereo 160 2015 completamente smontata per revisione totale).

La Cannondale a dispetto della mia che ha reach di 422mm, ha un reach di 458mm, entrambe montate con un manubrio da 780mm e attacco da 40.

L'ho provata sulle PS enduro del Comasco (Pinera e Bondella di Tavernerio) e sul San genesio, per un totale di una decina di discese nel corso di 3 settimane, per cui ho avuto anche il tempo di abituarmi alla maggior lunghezza.

Prime impressioni:

Bici molto agile nonostante la sua lunghezza (ha un angolo sterzo di 67 gradi), guidabilità simile alla mia nei tratti più flow (Pinera di Tavererio nello specifico) stabilissima sul veloce scassato (Bondella sempre a Tavernerio) rispetto alla mia Stereo (tanto da farmi riflettere quanto il Fox CTD montato sulla mia faccia veramente pena) ma non appena mi ritrovavo ad affrontare una serie di gradoni abbastanza alti (Questo al San Genesio), dove un biker di medio livello li copia anziché dropparli il stile dh, mi ritrovavo ad infossarmi con l'anteriore in maniera impressionante, guida pochissimo fluida dettata da un continuo stop and go.

Da qui le mie perplessità, siamo sicuri che per un biker medio, una bici con un reach così abbondante sia veramente così redditizia in discesa? Certo se avessi le capacità di fluttuare sulla cresta dei gradoni, di dropparne tre alla volta, come un pro dell'enduro fa, la risposta sarebbe sì! ma per uno come me, e penso come il 90% delle persone che acquistano una bici da trail/enduro la risposta quale è ?!?
Come ti hanno già detto il reach non è l'unico parametro da prendere in considerazione.
In ogni caso mi sento di dirti questo: vieni da una bici ottima ma con geometrie non estreme, già la versione successiva alla tua, ovvero quella che ho io, cambia di molto nella guida seppur non avendo geometrie rivoluzionate rispetto alla vecchia ma solo affinate.
Avendo un caro amico che ha un negozio Cannondale mi fa provare tutte le bici e quindi ho provato le Jekyll sia vecchio modello (quello con il Dyad per intenderci) sia il nuovo, e del nuovo ho provato entrambe le versioni ovvero sia la 27,5" che la 29".
Siamo anche abbastanza simili come misure antropometriche quindi posso dirti con certezza che le bici Cannondale in genere sono sempre abbastanza lunghe, quindi con una taglia L tu non puoi considerare le sensazioni di guida corrette perchè la tua taglia è la M, poi aldilà delle geometrie va detto che tutte le Jekyll nuove pesano molto di più della Stereo, pensa solo che tra le due a seconda della versione possono esserci anche più di 2 kg di differenza!
La differenza maggiore che hai passando dalla Stereo alla Jekyll oltre all'iniziale impatto dato dal maggior peso è il fatto che sulla Stereo sei dentro la bici e quindi con una posizione molto bilanciata ed efficace, mentre sulla Jekyll invece ti senti "sopra" la bici.
Sempre paragonando la Stereo alle bici con geometrie più aggressive va anche detto che con la prima non devi a stare a scervellarti per caricare l'anteriore o metterti in altre posizioni per ottenere una guida efficace, in poche parole la posizione di guida è già molto ben bilanciata e quindi non ti resta che goderti la bici, su altri modelli invece per ottenere lo stesso rendimento magari dovrai lavorare molto di più con il corpo e questo a seconda del tuo stile di guida potrebbe riflettersi in una difficoltà maggiore.
Ovviamente c'è anche il rovescio della medaglia: con la Stereo a parità di percorso è meglio godersi la guida e andare più tranquilli, con bici più aggressive il maggior impegno richiesto nella guida si trasforma in prestazioni più specialistiche e migliori.
Riassumendo si può dire questo: se sei un rider "normale" goditi la tua Stereo, se ti piace sempre spingere al massimo allora guarda altri modelli.
Ovviamente, come ti ho già detto nell'altra discussione, la tua Stereo va aggiornata con un nuovo ammortizzatore perchè quello che hai è assolutamente inadatto e troppo limitante, vedrai che una volta sostituito l'anello debole e settato il tutto a dovere ti ritroverai con una bici quasi irriconoscibile.
 
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gargasecca

Il maestro
17/8/05
21.971
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
seguo visto che ho fatto un cambio bici in questi giorni e non ho potuto provare una mazza...ma ho cambiato da :

27,5" --> 29"

67°/74° --> 65°/77°

taglia L reach da 430mm --> taglia L e reach da 450mm

Oriz. Virtuale 606mm --> 611mm

carro 428mm --> 435mm

passo 1175mm --> 1225mm

stem 50mm --> stem uguale a 50mm

Appena ci faranno uscire ti farò sapere

:prost:
 

Goldstein

Biker ciceronis
20/1/18
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Un'altra domanda è: andavano/vanno così bene le mtb con reach corto molto reattive per un amatore che probabilmente non è così sensibile/bravo a muoversi sopra la bici? io sò per certo che con la vecchia 26 con 415 di reach mi sentivo molto più insicuro in gran parte delle situazioni,forse solo a bassa velocità su tornantini o roba così guadagnavo qualcosina,ma mi sembra che con l'autotreno di adesso ho perso poco/niente e guadagnato in tutto...sicuramente certe misure estreme di qualche marchio non sono adatte a tutti.

Non ho capito come ti penalizza la geometria diversa sui gradoni? :nunsacci:

Secondo me è proprio l'esatto contrario di come la vedi te, le bici corte sono molto più difficili da condurre ad alta velocità proprio per il loro interasse, ogni singolo movimento avanti/indietro influenza tantissimo il comportamento del mezzo e aderenza tra avantreno e retrotreno, cosa che avviene in maniera minore su bici con reach elevato, dove ci si trova in posizione quasi sempre centrale o comunque in misura maggiore alle bici con reach ridotto.
Che poi alle alte velocità diano un vantaggio reale a CHIUNQUE, non solo a chi abbia questa fantomatica abilità o sensibilità di cui parli, penso sia innegabile. Sono molto più stabili e si scompongono meno in qualsiasi situazione, ma quando la velocità cala, sui tratti trialistici per esempio, è proprio qui che a mio avviso viene fuori tutto il loro limite, dove il movimento estremizzato del corpo è condizione di sopravvivenza.

Guarda questo video e ti renderai conto di cosa sto parlando e che i dubbi a cui sono giunto hanno un qualche cosa di fondato
 

Goldstein

Biker ciceronis
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le geometrie "moderne" permettono di guidare diversamente. Non è detto che questo piaccia a tutti, per averne vantaggio bisogna usarle -guidarle- per quello che sono le loro caratteristiche. Io ho una bici con reach lungo e, personalmente, mi sono trovato meglio in tutte le situazioni, salite comprese, i vantaggi che ho avuto superano ampiamente quel poco che ho perso in ben poche situazioni di guida

Idem come sopra, dai un occhio al video e capirai a cosa mi riferivo ;)
 

brucobrusco

Biker extra
26/5/15
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lecco
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Orbea Rallon e sangria
Secondo me è proprio l'esatto contrario di come la vedi te, le bici corte sono molto più difficili da condurre ad alta velocità proprio per il loro interasse, ogni singolo movimento avanti/indietro influenza tantissimo il comportamento del mezzo e aderenza tra avantreno e retrotreno, cosa che avviene in maniera minore su bici con reach elevato, dove ci si trova in posizione quasi sempre centrale o comunque in misura maggiore alle bici con reach ridotto.
Che poi alle alte velocità diano un vantaggio reale a CHIUNQUE, non solo a chi abbia questa fantomatica abilità o sensibilità di cui parli, penso sia innegabile. Sono molto più stabili e si scompongono meno in qualsiasi situazione, ma quando la velocità cala, sui tratti trialistici per esempio, è proprio qui che a mio avviso viene fuori tutto il loro limite, dove il movimento estremizzato del corpo è condizione di sopravvivenza.

Guarda questo video e ti renderai conto di cosa sto parlando e che i dubbi a cui sono giunto hanno un qualche cosa di fondato

Sono d'accordo su tutto, le nuove geometrie con le ruote da 29 aiutano in tutti i frangenti ENDURO anche il principiante.
Ovviamente se si arriva da bici concettualmente vecchie la prima impressione può essere spaesante, bisogna riadattarsi a guidare,la differenza si vede chiaramente guardando 2 estremi, su una bici da 26 si guidava sempre (o spessissimo) in fuori sella anche con pendenze non esagerate.
Con le nuove enduro si è sempre molto centrali se non addirittura caricati sull'anteriore anche con pendenze sostenute.

Per quanto riguarda il lento trialistico una nuova bici da enduro NON è la bici adatta.
Le strive del video, o la prima rallon R5 nel mio caso, sono bici che vengono considerate enduro ma geometricamente si avvicinano alle nuove trail bike (guardare le geometrie della rallon 2018 è la Occam 150 2020 è piuttosto esplicativo, sono identiche in pratica)
 
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brunopiru

Biker poeticus
26/5/08
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torino
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Le bici sono cambiate tutte, non solo il reach, queste moderne 29 sono l'apoteosi delle geometrie moderne, 10 anni fa toccavi la ruota anteriore con la punta del piede!
É cambiato tutto reach angoli, carri altezza bb altezza stack, non puoi considerare solo un valore su almeno 10 in gioco
 
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Goldstein

Biker ciceronis
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Sono d'accordo su tutto, le nuove geometrie con le ruote da 29 aiutano in tutti i frangenti ENDURO anche il principiante.
Ovviamente se si arriva da bici concettualmente vecchie la prima impressione può essere spaesante, bisogna riadattarsi a guidare,la differenza si vede chiaramente guardando 2 estremi, su una bici da 26 si guidava sempre (o spessissimo) in fuori sella anche con pendenze non esagerate.
Con le nuove enduro si è sempre molto centrali se non addirittura caricati sull'anteriore anche con pendenze sostenute.

Per quanto riguarda il lento trialistico una nuova bici da enduro NON è la bici adatta.
Le strive del video, o la prima rallon R5 nel mio caso, sono bici che vengono considerate enduro ma geometricamente si avvicinano alle nuove trail bike (guardare le geometrie della rallon 2018 è la Occam 150 2020 è piuttosto esplicativo, sono identiche in pratica)

Sono d'accordo anche io su quello che hai detto, Il dubbio è che queste nuove geometrie così lunghe vengono palesate, praticamente in ogni dove, come la panacea ad ogni male.
Ogni qual volta venga presentata una nuova bici (non parlo qui del MAG sia ben chiaro), non si fa altro che esaltarne le doti discesistiche enfatizzando l'angolo sterzo aperto (con il quale mi trovo pienamente d'accordo, anche per i tratti trialistici aiuta) e il reach sempre più lungo, questo dalla trail bike all'enduro passando per le allmountain.

Che senso ha su una trail bike, non concepita per l'enduro, adottare queste geometrie così distese se poi si faticano ad affrontare i tratti del video postato sopra? Ne sono un esempio Transition Scout, Norco Optic, YT Izzo e via discorrendo.

Mi viene da pensare che proprio Cube, sulla sua Stereo 150 da 29, adotti geometrie meno estremizzate non per adattarsi ai rider meno talentuosi, come qualcuno erroneamente possa pensare, ma esclusivamente per accaparrarsi di una fetta di mercato bene precisa, quelli che della propria bici fanno proprio tutto, dai giri lunghi pedalati, alle ps enduro e ai sentieri trialistici come quelli facilmente trovabili sulle nostre amatissime Alpi.
 
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Goldstein

Biker ciceronis
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Le bici sono cambiate tutte, non solo il reach, queste moderne 29 sono l'apoteosi delle geometrie moderne, 10 anni fa toccavi la ruota anteriore con la punta del piede!
É cambiato tutto reach angoli, carri altezza bb altezza stack, non puoi considerare solo un valore su almeno 10 in gioco

Chiaramente sono d'accordo, ma tutto quello che dici te lo puoi trovare benissimo su una bici moderna ma con un reach più corto, magari semplicemente acquistando una taglia in meno o una taglia in più se la si vuole più lunga.
Insomma sul reach abbiamo sempre più margine di scelta per fortuna, tant'è vero che alcune case come Specialized (e spero altre nel breve termine) non propongono più le bici in taglia comune (s-m-l-xl o se vuoi 16-18-20-22) ma in S1 S2 S3 S4, dove a variare è proprio il reach mentre le altre quote si mantengono fisse, solo lo stack (giustamente) cresce leggermente salendo di taglia, ma il tubo sella rimane invariato su tutte le taglie.

Quello che influenza maggiormente il sentirsi a proprio agio sulla propria bici è proprio il reach (e lo stack, ma questo e variabile tramite spessori sotto manubrio e rise dello stesso), il resto è un contorno, molto importante per carità, ma la base di partenza nella scelta di un telaio destinato a discipline gravity sono i due punti di appoggio, manubrio e pedali, il resto è secondario.

Solo per questo motivo voglio prendere in esame esclusivamente il reach, se dovessimo trattare ogni singolo valore staremmo qui a parlarne vita natural durante.
 

Goldstein

Biker ciceronis
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Comunque ragazzi ben venga che ognuno dice la sua, penso sia produttivo confrontarsi, anche in base alla propria esperienza, visto che probabilmente ahimè non possiamo provare ogni qual si voglia bici presente sul mercato ;)

Guardatevi questo video con i punti più tecnici della Capra Zoppa, ps enduro del finalese.
Mi piacerebbe sapere se su questi tratti ritenete a priori una bici molto lunga sia più efficace di una più corta, a parità di tutta la restante geometria. Ovviamente entrambe guidate nella maniera corretta, con la giusta tecnica ma prendendo sempre in esame un biker medio, come penso sia la stragrande maggioranza degli utenti di questo forum.. Poi ovvio c'è chi è più bravo chi meno, ma nessuno di certo ha le abilità di Brandan Fairclough che da dimostrazione circa a metà video, al quale puoi dargli uno sgabello o una portaerei (inteso nel reach), una 29 o una Graziella che mai si infosserà nell'affrontare quei gradoni!

 
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marpa

Biker dantescus
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TYEE CF 29
In realtà non l'ho specificato, errore mio, ma le mie considerazioni erano riferite esclusivamente alla guida in discesa, infatti ho citato anche le DH proprio per quello, la pedalabilità non l'ho presa in considerazione ;)

Premetto che ho tre bici, tutte e tre con un reach poco superiore ai 420mm (Giant Glory, Cube Stereo 160 27.5, Cube Reaction da XC) con le quali mi sento a mio agio con la misura del telaio, sono alto 173cm e pedalo con un altezza sella di 72.

Mi sono trovato a riflettere un po' su questo, quando, nelle settimane prima dello stop per il covid, ho usato una Cannondale Jekyll in taglia L, gentilmente lasciatami in prestito da un mio carissimo amico (ho la mia Cube Stereo 160 2015 completamente smontata per revisione totale).

La Cannondale a dispetto della mia che ha reach di 422mm, ha un reach di 458mm, entrambe montate con un manubrio da 780mm e attacco da 40.

L'ho provata sulle PS enduro del Comasco (Pinera e Bondella di Tavernerio) e sul San genesio, per un totale di una decina di discese nel corso di 3 settimane, per cui ho avuto anche il tempo di abituarmi alla maggior lunghezza.

Prime impressioni:

Bici molto agile nonostante la sua lunghezza (ha un angolo sterzo di 67 gradi), guidabilità simile alla mia nei tratti più flow (Pinera di Tavererio nello specifico) stabilissima sul veloce scassato (Bondella sempre a Tavernerio) rispetto alla mia Stereo (tanto da farmi riflettere quanto il Fox CTD montato sulla mia faccia veramente pena) ma non appena mi ritrovavo ad affrontare una serie di gradoni abbastanza alti (Questo al San Genesio), dove un biker di medio livello li copia anziché dropparli il stile dh, mi ritrovavo ad infossarmi con l'anteriore in maniera impressionante, guida pochissimo fluida dettata da un continuo stop and go.

Da qui le mie perplessità, siamo sicuri che per un biker medio, una bici con un reach così abbondante sia veramente così redditizia in discesa? Certo se avessi le capacità di fluttuare sulla cresta dei gradoni, di dropparne tre alla volta, come un pro dell'enduro fa, la risposta sarebbe sì! ma per uno come me, e penso come il 90% delle persone che acquistano una bici da trail/enduro la risposta quale è ?!?
Secondo me occorre valutare tanti parametri prima di acquistare una bici , seguendo solo la moda della bici lunga bassa e angolo Sterzo aperto il rischio è di ritrovarsi con una bici con cui uno non ci si sente a proprio agio. Io ho comperato le mie ultime 4 bici online e prima di procedere , oltre a scrivere al produttore che ovviamente darà sempre una risposta del tipo “la Taglia XXX e‘ perfetta X te” e che quindi valuto come indicazione di massima ho sempre speso molto tempo a confrontare tutte le misure dei telai a cui ero interessato per capire se rientravano in quelle che sono le misure con cui mi trovo bene e devo dire che ho sempre azzeccato l’acquisto . Purtroppo in alcuni casi ho desistito ad acquisti di bici che mi piacevano proprio per le misure del telaio , nel 2018 quando poi ho preso la Capra ero andato più volte a vedere in negozio una Giant Reign alluminio ma per me era lunghissima , io sono abbastanza centrato sulla taglia L ma con la Reign Mi sembrava di dover rincorrere il manubrio ed aveva un tubo sella troppo inclinato all’indietro X cui qualche cm di fuorisella allungava immediatamente la distanza sella-manubrio quindi non ho concluso l’acquisto .
 

matteo_m.

Biker tremendus
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Comunque ragazzi ben venga che ognuno dice la sua, penso sia produttivo confrontarsi, anche in base alla propria esperienza, visto che probabilmente ahimè non possiamo provare ogni qual si voglia bici presente sul mercato ;)

Guardatevi questo video con i punti più tecnici della Capra Zoppa, ps enduro del finalese.
Mi piacerebbe sapere se su questi tratti ritenete a priori una bici molto lunga sia più efficace di una più corta, a parità di tutta la restante geometria.

per chi non ha avuto la possibilità di provare bici "lunghe", l'unico modo per poter rispondere alla tua domanda rispetto al comportamento della bici su un tratto enduro come quello di Finale è -appunto- di cercare di provarne una e farsi un'idea propria. Per me -che ho una bici lunga e che prima ho avuto bici più "tradizionali"- la risposta è che in tratti come quello del video di Finale una bici "moderna" è più efficace. Ma è una risposta che vale per me e per come guido, non è certo una risposta universale.

Anche in tratti ripidi e trialistici mi trovo bene, non molto peggio rispetto a prima. In queste discese un punto a sfavore è sicuramente il movimento centrale più basso che, unitamente all'interasse più lungo, mi impone di fare più attenzione a non toccare con la corona e in generale a valutare bene le traiettorie nei punti più impestati
 

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