News Conflitti sui sentieri: cosa si può fare?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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edosossi

Biker tremendus
3/4/08
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Marina di Carrara
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Olympia Pro Tech
Le incomprensioni/incidenti saranno inevitabili, dato che ci saranno sempre più praticanti sui sentieri, come saranno inevitabili i maggiori infortuni (vedere report del santa chiara di Trento di domenica).
Potete sperare d rimanere gli unici puristi sui sentieri per sempre, ma il mondo ATTUALMENTE va in un'altra direzione. Poi tra dieci anni chissà: ricordo il boom dello snowboard nei primi del 2000 che dopo 15 anni si è completamente spento.
Più traffico, meno velocità. Alla fine anche quando scendi da qualche pista di DH e incontri quello che va più piano/forte rallenti o ti sposti.
Io personalmente cerco di variare abbastanza i sentieri ed incontro sempre poca gente, evitando i sentieri più battuti. Il problema è che molte volte ci passo solo io e quindi torno a casa con il ricordo dei rovi :loll:
Poi aggiungiamo che nella mia zona la maggior parte esce con enduro o AM. Credo di essere tra i pochi con la front da XC se non l'unico
 

Tommy Rodgers

Biker serius
7/6/11
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Padova
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...io faccio sci alpinismo per mia fortuna...idem per la bici...
Anche io, ma non vedo come questo possa evitare i conflitti con gli altri utenti dei sentieri, ma posso riportare che anche sullo sci-alpinismo ci siano delle teste non da poco: 1500€ di attrezzatura tra sci e scarponi ma poi "eeeeh ma 250€ di ARVA non ce li ho, daiii..."
Facendo sci alpinismo hai una assicurazione che copra in caso di recupero? (non sono scuro che per te sia necessaria, in Veneto però sì).
Bisognerebbe iniziare a fare le cose un po' più ufficiali: possibile che i maestri di sci o le guide alpine siano ben riconosciute come categoria mentre quelle di mtb non hanno certificazioni ufficiali e si vada sempre con "dammi cinquanta euro e siamo a posto"?
Una assicurazione a danni contro terzi? O davvero la soluzione è "vado io sui sentieri perché vado più piano di te e tu stai a casa perché secondo me corri troppo"?
 

ant

Biker assatanatus
4/6/04
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Tra i due laghi e il Moncuni
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a soluzione, per come la vedo io, è iniziare a pensare nella stessa ottica dello sci
avevo detto che non ti rispondevo più invece mi tenti:

lo sci è normato in un suo comprensorio, per citare quelli vicino casa mia il più famoso ha un regolamento di uso delle piste di 8 pagine, più l'allegato norme di sicurezza, più quello sul covid. Per dire, è vietato parlare agli addetti della funivia, sta scritto in qualche articolo....
Tornando al mio esempio di prima, in un comprensorio possono tranquillamente stracciarti il giornaliero per uno dei millemila articoli che hai infranto e nemmeno sapevi che esistessero. non c'è bisogno del tachimetro sulla maschera, come dici tu.

vedo molto difficile trasporre questa cosa nei boschi. diverso è il caso del bike park, assimilabile in tutto e per tutto a un comprensorio sciistico.
 
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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
Non riesco a capire perchè, si voglian delle norme scritte, che potrebbero rivelarsi come una lama a doppio taglio, quando basterebbero buonsenso, tolleranza e senso civico...cosa che spesso manca in Italia...se si va all'estero a far i fenomeni, ci mettono poco a fartela capire...
Se salta fuori la norma che vieta ogni sentiero nazionale in discesa (e non mi stupirebbe)...relegarsi ai bikepark diventerà da suicidio
Personalmente, mi accontenterei che ancora posso frequentar certi posti...perchè la cosa non è molto lontana dal volerci chiudere tutti in un recinto come un gregge di pecore...
 

Tommy Rodgers

Biker serius
7/6/11
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avevo detto che non ti rispondevo più invece mi tenti:

lo sci è normato in un suo comprensorio, per citare quelli vicino casa mia il più famoso ha un regolamento di uso delle piste di 8 pagine, più l'allegato norme di sicurezza, più quello sul covid. Per dire, è vietato parlare agli addetti della funivia, sta scritto in qualche articolo....
Tornando al mio esempio di prima, in un comprensorio possono tranquillamente stracciarti il giornaliero per uno dei millemila articoli che hai infranto e nemmeno sapevi che esistessero. non c'è bisogno del tachimetro sulla maschera, come dici tu.

vedo molto difficile trasporre questa cosa nei boschi. diverso è il caso del bike park, assimilabile in tutto e per tutto a un comprensorio sciistico.
Guarda caso, nella pratica stracciano lo skipass solo se tenti di rivenderlo a qualcun altro, chissà come mai sembra l'unico articolo del regolamento veramente valido.
Io non ho la soluzione per evitare i conflitti sui sentieri, ma di certo posso dirti che non può basarsi sul "rispetto reciproco" in un paese in cui l'evasione fiscale (per fare il primo esempio che mi viene in mente) è capillare. Devono esserci delle norme, punto.
Per me bastano quelle del codice civile, non penale che mi hanno tirato fuori come se fosse la norma in mtb sorbirsi un processo penale.
Troverei appropriato che il buon senso suggerisca alle persone, invece che limitarsi a dirsi reciprocamente "ciao", a farsi una assicurazione contro gli eventuali danni che possono causare a terzi, che vadano a tuono o meno, perché se sei poco capace ma più lento non vuol dire che tu non sia pericoloso.
Penso che equiparare le guide MTB alle guide alpine/maestri di sci sarebbe un grande incentivo al nostro sport.
Penso che se invece di ragionare "eh ma con te non voglio uscire perché non mi stai simpatico" (dimostrando il rispetto per gli altri con cui ci si riempie la bocca, tra l'altro) si faccia veramente qualcosa per gli altri, la soluzione si potrebbe trovare.
 

avalonice

Biker grossissimus
2/4/09
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ovunque
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con le ruote
si voglian delle norme scritte, che potrebbero rivelarsi come una lama a doppio taglio, quando basterebbero buonsenso, tolleranza e senso civico
In teoria si ma in realtà non basta.
Mi reputo una persona educate ed equilibrata ma in molti anni di MTB è capitato qualche screzio e non sempre il mio comportamento è stato ineccepibile per quanto ci sia la buona volontà non sempre si riesce ad essere quelle brave persone educate che ognuno di noi pensa di essere.
Norme scritte equilibrate aiutano a mantenere i giusti equilibri l'importante che gli interessi di tutti siano rispettati e non quel di un solo gruppo perchè più rumoroso o con maggiori aderenze politiche ecc.ecc..
 

ammericano

Biker cesareus
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La legge 363 sullo sci dice qualcosa che mi aspetterei sia applicata nei sentieri affollati e sicuramente lo stesso principio lo troveresti su una legge per la MTB.



Art. 9.

(Velocità)


1. Gli sciatori devono tenere una condotta che, in relazione alle caratteristiche della pista e alla situazione ambientale, non costituisca pericolo per l’incolumità altrui.

2. La velocità deve essere particolarmente moderata nei tratti a visuale non libera, in prossimità di fabbricati od ostacoli, negli incroci, nelle biforcazioni, in caso di nebbia, di foschia, di scarsa visibilità o di affollamento, nelle strettoie e in presenza di principianti.
 

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Guarda caso, nella pratica stracciano lo skipass solo se tenti di rivenderlo a qualcun altro, chissà come mai sembra l'unico articolo del regolamento veramente valido
cosa facciano nella pratica mi è molto chiaro.
Hanno però tutti gli strumenti normativi per cacciarti dal comprensorio se esageri, a parere loro abbastanza insindacabile visto come sono scritti i regolamenti. Situazione che non è assolutamente trasportabile in territorio libero come quello del bosco o della montagna.
Infatti dove il territorio è parco le norme sono già ben più definite.

Sul discorso assicurazioni/guide/associazioni in alcune regioni si stanno muovendo (inclusa la mia) ma è uno sport più giovane dello sci arriveranno fra un po'.
Ma è anche uno sport (o forse è meglio chiamarla attività motoria? visto che non tutti corrono in una squadra) profondamente diverso.

Io per primo se mi obbligano a uscire con la guida o ad andare solo in park appendo la bici al chiodo.
Anzi no, visto che ho il patentino da guida (in un cassetto) esco accompagnando me stesso.
 

vittorisk

Biker serius
12/9/19
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zena
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a pedali
Davvero non capisco cosa vi aspettiate dall'avvento di una normativa che regolamenti la pratica MTB sui sentieri escursionistici: ben che vada ne uscirebbe l'obbligo di assicurazione, di indossare casco omologato e ovviamente la precedenza ai pedoni, se poi andasse male si fa presto a precludere la discesa alle bici sui sentieri piu' frequentati.
 
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Tommy Rodgers

Biker serius
7/6/11
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La legge 363 sullo sci dice qualcosa che mi aspetterei sia applicata nei sentieri affollati e sicuramente lo stesso principio lo troveresti su una legge per la MTB.



Art. 9.

(Velocità)


1. Gli sciatori devono tenere una condotta che, in relazione alle caratteristiche della pista e alla situazione ambientale, non costituisca pericolo per l’incolumità altrui.

2. La velocità deve essere particolarmente moderata nei tratti a visuale non libera, in prossimità di fabbricati od ostacoli, negli incroci, nelle biforcazioni, in caso di nebbia, di foschia, di scarsa visibilità o di affollamento, nelle strettoie e in presenza di principianti.
Come vedi, si è ritenuto necessario normare quello per cui basterebbe il buon senso.
 

ammericano

Biker cesareus
9/12/20
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Davvero non capisco cosa vi aspettiate dall'avvento di una normativa che regolamenti la pratica MTB sui sentieri escursionistici: ben che vada ne uscirebbe l'obbligo di assicurazione, di indossare casco omologato e ovviamente la precedenza ai pedoni, se poi andasse male si fa presto a precludere la discesa alle bici sui sentieri piu' frequentati.

quoto. nei parchi i sentieri, od alcuni di essi, già sono vietati alle bici.
 

Tommy Rodgers

Biker serius
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oh, ma sei tu quello che vuole andare a tuono anche quando c'è gente a piedi sui sentieri o no? può essere che io mi confonda ma così mi pareva.
Questo sei tu a dirlo o ad aver capito male. Io ho scritto che non c'è alcuna regola che vieta l'andare a tuono sui sentieri, salvo le regole del codice civile nel caso di incidenti che impongono un risarcimento del danneggiato. Io sostengo che non ci si possa basare sul mero buon senso, perché essendo la mtb uno sport in forte espansione i conflitti con gli altri utilizzatori dei sentieri saranno inevitabili. Imporre delle normative ad hoc non può che limitare la presenza di bici sui sentieri, per cui credo che la soluzione migliore sia dare una impronta organizzata al tutto come è stato fatto con lo sci, invece di dire "che mi frega io vado per sentieri dove non passa nessuno vado piano perché sono brocco non è un problema mio".
 
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