[Comelico] Val Digon e Col Quaternà

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Biker assatanatus
30/10/05
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L'itinerario che andremo ad affrontare ha come ambientazione la Val Digon, una delle valli più suggestive e isolate del Comelico, e il Col Quaternà, un antico vulcano oggi spento; non mancheranno tratti tecnici e impegnativi, ma i panorami che si potranno ammirare faranno dimenticare ogni fatica.

Da Sega Digon, località del Comelico tra Santo Stefano e Padola, iniziamo a risalire la valle, superando la Cappella Tamai e costeggiando lo spumeggiante torrente Digon; al bivio per Malga Melin teniamo la sinistra e continuiamo a salire sempre con pendenze abbordabili, fatta eccezione per qualche breve rampa. Quando l'asfalto lascia il posto allo sterrato continuiamo per qualche centinaio di metri finché, giunti al Pian di Tabeli, svoltiamo a destra ed iniziamo a salire con più decisione verso la Malga Pian Formaggio, che raggiungiamo dopo due chilometri al 10%.

Dalla malga imbocchiamo il sentiero che, partendo dal cartello di divieto di transito, si inoltra nel bosco; in questo tratto ci troveremo ad affrontare una serie di saliscendi, guadi e qualche tratto a piedi, fino ad arrivare alla Malga Silvella. Dalla malga, posta al limitare del bosco, iniziamo l'ultima parte di ascesa verso il Passo Silvella.

La strada fu realizzata nel corso della Prima Guerra Mondiale dall'Esercito Italiano per rifornire le truppe posizionate sulle creste. Il suo tracciato tortuoso si snoda con pendenze costanti sul pendio erboso del fianco sinistro della valle, dominato dalle Cime dei Frugnoni e di Vanscuro. Nella parte finale la mulattiera diventa più sconnessa ma sempre pedalabile, deviando verso est e avvicinandosi al Col Quaternà, culminando infine al Passo Silvella; dal valico, a quota 2329 metri, possiamo ammirare le Valli di Sesto (a nord) e del Comelico (a sud) aprirsi in un susseguirsi ininterrotto di boschi, cime e prati. Dal Passo scendiamo poi dal versante nord, verso la Malga Nemes(segnavia 146).

La prima parte di discesa è piuttosto tecnica e ripida, ma giunti al Maso Hitten ci ritroviamo a pedalare su una larga e comoda sterrata; oltrepassato un cancello in legno proseguiamo per altri quattrocento metri per poi deviare, in discesa sulla sinistra, seguendo le indicazioni per Malga Coltrondo; attraversato un torrente continuiamo lungo i saliscendi nel bosco fino a raggiungere la casera.

Alla malga teniamo la sinistra raggiungendo in leggera ascesa la Malga Rinfreddo, iniziando poi a salire con decisione sul segnavia 149 verso la Sella del Quaternà: non ciclabile nella parte finale, la mulattiera si inerpica sul versante meridionale del Col Quaternà con numerosi e spettacolari tornanti fino a raggiungere la Sella omonima, posta a quasi 2400 metri, poco distante dalla cima dell’antico vulcano. Dalla vetta il panorama di valli e creste che possiamo ammirare è indescrivibile: tutt’intorno a noi, per chilometri e chilometri, boschi e montagne svettano a perdita d’occhio.

Dalla Sella proseguiamo in discesa verso nord, percorrendo l’insidioso segnavia 148 che, correndo sul ghiaione di rocce laviche, conduce nuovamente al Passo Silvella; da qui percorriamo a ritroso la strada già affrontata fino alla Malga Silvella, continuando poi ancora in discesa sulla sterrata principale.

Tornati al Pian di Tabeli scendiamo per altri quattrocento metri per poi deviare sulla sterrata che si stacca sulla destra e che, in salita ma con pendenze mai eccessive, si inoltra nel Bosco Ombrio per un chilometro e mezzo, prima di iniziare a scendere gradualmente; al termine di una discesa particolarmente ripida un tratto pianeggiante conduce alla chiesa di San Leonardo: qui deviamo sulla sterrata che scende a sinistra, tenendo ancora la sinistra dopo un crocifisso e svoltando poi a destra quando incontriamo una sbarra: scendendo su una veloce traccia erbosa arriviamo all’asfalto di Candide da cui, proseguendo sempre in discesa, torniamo rapidamente al punto di partenza.

E’ da segnalare che il percorso si rivelerà molto impegnativo sia per via del dislivello elevato che delle dure salite che si dovranno superare: se ne consiglia pertanto la percorrenza a biker adeguatamente allenati; la particolare conformazione dell'itinerario, tuttavia, consente di accorciare a piacimento il tracciato proposto, permettendo di evitare a piacimento alcuni tratti del percorso.

Mappa, altimetria e foto su www.tmb.135.it - Sez. ITINERARI (http://www.webalice.it/stefano.demarchi/page/itinerari/comelico/itinquaterna/index.htm
)
 

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