[Comelico] Casera Drota delle Pére

kala

Biker novus
Piuttosto corto, faticoso, non concatenabile in modo ovvio ad altri percorsi questo giro aveva almeno un indiscutibile pregio: partiva da dove avevo casa io. :D Rappresenta una bella sgambatina, veloce ma dal discreto dislivello, non del tutto banale e in un luogo di bel pregio anche se non molto aperto. Segue la Val Grande (di Santo Stefano) fino a dove il sentiero risulta praticabile: oltre è terreno da escursionisti, anche se qualche matto che voglia portarsi la bici in spalla solo per non tornar sui propri passi si trova sempre.

Da Santo Stefano si percorre verso Auronzo la SS52 fino a passare il Piave e a superare anche le ultime case: dopo una curva del bosco si stacca evidente a sx una forestale chiusa da sbarra (900m, cappelletta, ampio parcheggio a destra). La strada parte subito con alcuni tratti ripidini e su fondo a volte un po' mosso ma dopo pochi minuti già si appiana e permette di tirare il fiato; a 950m ca si incrocia il bivio per il campo sportivo e possibili collegamenti con Santo Stefano e Campolongo (strada alta). Si prosegue invece dritti, in salita, poi per un tratto piano liscissimo, poi su un paio di tornantini fino ad un bivio (fontanella); ancora dritti, in salita, e pure dritti ad un successivo bivio, su fondo piuttosto ghiaioso (si è percorso fin qua un tratto della Bajarde Bike). Da qui è impossibile sbagliar strada: proseguendo sempre per la medesima via si volge pian piano verso SE e ad un piccolo spiazzo la strada finalmente s'impenna, si stringe e raggiunge in breve un ponticello in legno dove si trasforma in mulattiera (1078m). Il sentiero, di chiara origine militare, dopo un primo tratto piuttosto ghiaioso lungo il torrente prende a salire con costanza (pendenza media comunque superiore al 13%) a tornanti ora ampi ora più corti, tra faggi ed abeti sempre più radi e poi soprattutto mughi. La mulattiera sale a lungo, in un corto tratto facilmente rovinata dalla caduta della "solita" slavina ma per il resto con un buon fondo; solo in ultimo si stringe lievemente ed obbliga a qualche passaggetto su sassi dove magari conviene mettere un piede a terra. A quota 1600m circa si sbuca, tra mughi e larici, nell'ormai incolto alpeggio di Drota delle Pére (nel senso di pietre; ricovero di fortuna). Fin qui poco meno di 7Km; salendo buon panorama verso Danta e l'alto Comelico, mentre qui incombono i lastroni del Monte Brentoni (bella cima con una normale sul I+, ma questa è un'altra storia) e gli appicchi di Cornon e Crode di Mezzodì. Ritorno per la medesima via, molto velocemente (ho detto che era breve!), chiudendo eventualmente il giro con una sgambatina di defaticamento verso Santo Stefano rimanendo sulla strada alta del campo sportivo (vd bivio iniziale).
 

thefast

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rimanendo in zona....

partendo da Campolongo e girando in senso inverso rispetto al giro descritto, è possibile effettuare un escursione quasi ad anello passando per Campolongo-Val Frison-tracciato Bajarde-Tudaio (andata e ritorno) -SantoStefano-Campolongo. Totale 32km piacevoli
allego la traccia
 

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kala

Biker novus

La vecchia strada del lago del Tudaio (descritta da tmb in un altro post) è un percorso un po' a sè rispetto al resto perchè di pendenza modestissima ed asfaltata (ma occhio ai crateri con vista direttamente sul lago!).

La Bajarde è un percorso interessante, l'unico tracciabile nelle immediate vicinanze di Santo Stefano e con alcuni pezzi un po' "stiracchiati" perchè inventati di sana pianta in mezzo al bosco: di questi tratti non ho mai verificato l'effettiva transitabilità al di fuori del periodo della gara ma escursionisticamente parlando non sono particolarmente interessanti.

Bella invece - anche se corta - la strada che passa alta intersecando le piste da sci e collegando il campo sportivo di Santo Stefano con il bar di Pian dei Osei sopra Campolongo: alcuni tratti li ritengo non banali come pendenza e fondo, anche se rimane sempre una strada sterrata.

Per arrivare da Campolongo a Pian dei Osei è più bello tenersi in sx orografica della Val Frison: passato il ponte sul Piave si imbocca subito a dx la strada per il camping (veloce collegamento asfaltato con Santo Stefano) e passato il ponte sul T. Frison subito a sx ad un piccolo parco gioco; da questo un tratturo conduce prima per prati poi per bosco ed infine per ghiaie vicino al torrente fino a congiungersi con la strada normale per Pian dei Osei (pendenza modesta, percorso carino).

Da poco sopra Pian dei Osei una strada asfaltata prosegue (sx) sulla sx della valle, con brevi strappetti alternati a tratti più riposanti; quando diventa sterrata la pendenza si attenua e dopo poco si scende a ricongiungersi con la strada di fondovalle; mantenendosi invece in quota si può imboccare un sentierino a tratti molto stretto (ed anche per breve tratto un po' esposto) che si ricongiunge sempre alla strada di fondo valle sopra al bivio per la Digola (partenza per biv. Caimi).

Tutti questi tratti sono facilmente concatenabili ma per chiudere un anello bisogna appunto sfruttare la strada del campeggio e la statale che aggira Col Trondo; per evitare il più possibile questo il percorso della Bajarde si inventa brevi deviazioni che per una normale escursione sono un po' assurde.
 

thefast

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ci sentiamo per Agosto !!!
 

samuelgol

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Venendo invece da Santo Stefano, la strada del camping puoi evitarla. C'è il tracciato della Bajarde Bike che passa sopra a destra circa un 50 metri. Lo prendi da Piazzetta Baldissarutti a Santo Stefano. E' la piazzetta che sta subito sopra la gelateria Molin. La suddetta stradina sbuca proprio di fronte al Camping
 

kala

Biker novus

Vero, vero: è la "piazzetta dei Veneziani (son tutti lì e anch'io avevo la casa a 200m); una volta la prima parte di quella stradina mi pare la battessero per la pistina da fondo.

La Bajarde poi fa un'ulteriore deviazione tra il campeggio e la casa di "Grillo" De Zolt ma quella merita solo in gara.

Rimanendo in quota dalla piazzetta, diretti a W, ci si ricollega alla Val Grande senza toccare ulteriore asfalto.

Ah, visto che ci siamo nomino anche l'altra stradina (sterrata) che da Campolongo arriva fino a Presenaio rimanendo sempre in sinistra Piave: utile per gli anelli lunghi che passano di qui (Sappada, Val Visdende) per non fare quel po' di Km su asfalto.
 

samuelgol

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quella più che una deviazione è una rampa assurda. 50 mt in piedi da fare rigorosamente......a piedi
 

thefast

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ma ci conosciamo già?
 

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