Ciao, la condizione atletica non è così facile da definire e sopratutto è soggettiva. Io ad esempio posso fare un percorso x in piena forma e percorrerlo ad una media di 15 km/hr un mio amico per fare lo stesso percorso tiene una media di 12 km/hr ma questo non significa neccessariamente che il mio amico è meno in forma di me solo perchè tiene una media più bassa. Lui può essere al top della forma di quel momento, come lo posso essere io.
In sport di resistenza come può essere la MTB, intesa nella sua forma più classica, a mio avviso è importantissimo allenarsi con un cardiofrequenzimetro, una volta che hai questo ci si inizia ad allenare seguendo una delle tante tabelle che si trovano in rete, si deve iniziare a prendere confidenza con termini quali frequenza massima, frequenza di soglia, frequenza allenante e così via. Tante volte si scopre a posteriori, dopo aver iniziato ad usare il cardio, di essersi allenati in maniera del tutto sbagliata e inutile al fine di incrementare la resistenza, piuttosto che incrementare lo scatto. Nelle tabelle che si trovano in rete, ma anche sui libri tradizionali, e negli studi di molti preparatori atletici, ci son spiegati abbastanza bene i range di frequenza espressi di solito in % rispetto alla frequenza di soglia entro la quale allenarsi per incrementare la resistenza, altri range entro i quali allenarsi per incrementare lo scatto, altri range per "bruciare il grasso" e così via...
Il problema è come calcolare la frequenza massima e quella di soglia, anche li ci son delle tabelle standardizzate per individui in buona salute, ma l'ideale sarebbe eseguire il test di conconi o meglio ancora il dosaggio dell'acido lattico, ma questo lo fanno in pratica solo i prof in quanto molto costoso e difficile da eseguire per noi mortali.
Non è vero che una persona in forma ha una pressione minima a riposo di circa 50 mm di Hg, come non è vero che uno in forma ha una frequenza cardiaca bassa.
La pressione minima su valori bassi e basse frequenze li hanno tutti coloro praticano sport in maniera molto intensa. La frequenza a riposo di questi resta bassa anche quando nn sono in forma, anche se c'è una certa tendenza ad un leggerissimo rialzo in occasione di giornate "no" . Riporto ad esempio quello che si diceva di Indurain che a riposo aveva 32 bpm. Quando si svegliava e a riposo aveva una frequenza di 38-40 bpm lui sapeva già che quel giorno lui non sarebbe stato al top della forma, ma qui si parla di gente che si allena tutti i giorni e che conosce il proprio corpo in maniera molto approfondita.
Un salutone,
Roberto.