Come si valuta la difficoltà di un percorso??

è davvero molto difficile
per prima cosa considererei i km e il dsl tot che sono due valori oggettivi
poi ci sono le difficolta' tecniche che vanno dal tipo di fondo ai vari passaggi piu' o meno impegnativi,alla pericolosita' del sentiero ecc
Secondo me si potrebbe iniziare una catalogazione specificando con che tipo di bici si è affrontato il percorso e se lo si è fatto tutto in sella
cioè: se ho fatto tal giro con una dici xc senza mai smontare è facile che il percoso sia -tecnicamente- meno impegnativo di un percorso fatto da Tizio con una enduro che ha dovuto spingere in discesa,per quanto le nostre capacita' di guida siano differenti.

Cmque ,per regola,credo che solo chi ha una grande esperienza possa dare indicazioni precise sulle difficolta'
quindi chiedere pareri a chi è piu' esperto puo' evitare sgradite sorprese

Si ma anche il peso del biker può contare,pesare poco può essere un vantaggio magari nelle salite,perchè a parità di sforzo le gambe devono avere una potenza maggiore per mandare avanti con la bici uno di 80-90 kg

Dav ha scritto:

E' quello che dico io, magari togliamo anche il "giudizio" dal percorso.
Senza dire facile o difficile, giudicare solo le caratteristiche complessive di un percorso in una scala (per esempio) da 1 a 10, poi è normale che il livello 10 sarà semplice per un ciclista professionista e impossibile per me, però almeno saprò a cosa vado incontro.
Con il discorso che tutto è relativo, che poi va bene di qualunque cosa si parli, non si arriva da nessuna parte e tutti possono avere un'opinione, ma un'opinione inutile.
........

E basta!

Clicca per allargare...

non ci siamo, chi ha suonato piano conosce la musica, tanta.... tutta direi....
chi è che dovrebbe dire e dare una valutazione oggettiva a tutti i percorsi?

si può dare la lunghezza, il dislivello (e questo con un pò di esperienza già basta per capire le mille difficoltà impreviste che si dovranno affrontare ...)

e poi per cercare di venire in aiuto dei neofiti si può tentare di aggiungere un'osservazione personale sul tipo di percorso ... che magari aiuta ( tipo ; " io non lo farei mai " oppure "ci vogliono delle belle gomme ".... e così via

un professionista di xc non valuta alla stessa maniera di uno di free-ride anche se entrambi pedalano ....

forse andrebbero classificati, prima per tipologia, poi divisi in salita e discesa con valutazioni separate.

Un percorso potrebbe essere facilissimo da salire(asfalto con bassa pendenza) e poi in discesa essere vertiginoso e pieno di radici e pietre.

La salita la fanno tutti, gli allenati a 30km/h i non allenati a 6/7 e le pippe a spinta.

e poi la discesa? anche i pro con la front da 100 è dura mentre una pippa con una all-m da 160 scende tranquillo attaccato ai freni.

...da incolto ma, quando facevo alpinismo, per le varie pareti c'erano i "gradi" un sesto grado era più difficile del quinto e quarto etc. Le scale poi sono cambiate, c'è quella francese, quella italiana etc...però un tentativo di codificare c'è stato e se leggevo "via di settimo con passaggi di ottavo" stavo alla larga etc. (Se ben mi ricordo in un manuale c'era una sorta di classificazione tipo "II grado, percorribile a piedi con scarso uso dell'aiuto delle mani, III grado pendenza accentuata, per procedere necessario uso delle mani come sostegno e trazione..etc...mi scusino gli alpinisti se magari ho banalizzato troppo ma son passati vent'anni!!) Può servire? si potrebbe applicare qualcosa del genere alla mtb? In effetti io che sono un ciclistuccio della domenica pe fiato tempo e capacità quando sono su un sentiero mi chiedo ma questo sarà tra i facili o i difficili...mi viene da pensare che "se lo faccio io...deve essere facile" però non ho molti riferimenti effettivamente!
Ho visto adesso le tabelle del cai,,,forse possono dare un'idea specialmente ai principianti...poi è chiaro che si deve provare e con l'esperienza si affina la capacità di giudizio

secondo me le difficoltà tecniche sono nel bene o nel male oggettive basta mettersi d'accordo, all'interno del cai è stato fatto un lavoro con tanto di foto per classificare tutti i possibili casi e incasellarli correttamente, poi c'è lo sforzo fisico dislivello, lunghezza l'insieme fa la difficoltà del percorso... in alpinismo ad esempio usano la difficoltà globale indicata F, PD, AD, D,... e il singolo passaggio con gradi come I,II,III, IV,.... certo una via F non avrà mai un passaggio di VII certo poi il grado nel bene o nel male è soggettivo....

per capirci

già che ci siamo...esiste una cartografia specifica? Che riporti i sentieri in ottica mtb? Perché sempre da inesperto e venendo dal trekking ho pensato vabbèh! Dove passavo a piedi passerò in bici con il risultato di spettacolari vie crucis con tanto di cadute di rito!!

non credo se non qualcosina fatta dalle aziende turismo tipo quella di Cortina... ma trovi libri e relazioni.