a volte invece di un nosepress è piu conveniente cercare un po di spazio per allargare maggiormente la curva e poi stringere alla corda per uscire fuori piu veloci (è una tecnica utilizzata piu che altro nel downhill) il rider cerca di guadagnare cm andando al limite esterno della curva per potre girare in uno spazio piu ampio.. tecnica efficacissima anche nelle curve piu strette
E' vero, il nose press è una manovra che in etrmini di tempo è svantaggiosa, ma su certi sentieri è l'unica soluzione. D'altronde non ho mai visto nessuna gara in cui ci sono tornanti così stretti da non poter essere effettuati normalmente o in derapata.
Su sentieri naturali invece è diverso. Il sentiero naturale non è pensato per le bici e spesso ci sono dei tornanti strettissimi, magari esposti. Se il fondo è molto sconnesso ocme fai a derapare? Se di fianco hai una scarpata, è sicuro fare una derapata rischiando di finire di sotto? L'unica soluzione è quindi il nose press. In ambito non agonistico (specialmente se piacciono i sentieri tecnici) è imho una manvora estremamente utile e polivalnete.
Per quanto riguarda la tecnica, ti consiglio di legegrti questo mio articolo:
http://www.27gears.it/tecnica-di-guida/487/manovre-trialistiche-il-nose-press/
ecco un breve estratto:
La tecnica di un buon nose press
Una volta capito questo, che è il segreto per fare un buon nose, passiamo alla fase pratica.
Ci sono due tecniche. Cominciamo con la
tecnica base.
Sebbene in molti sostengono che sia inutile, secondo me allinizio è un grosso aiuto
tenere il piede esterno avanzato. In molti, tra cui anche il sottoscritto, si trovano meglio in questa posizione.
- Ci avviciniamo al tornantino.
- Pedivelle parallele con il piede esterno avanzato. Ovviamente in piedi sui pedali. Chiaramente la velocità è molto bassa, poichè si tratta di un percorso tecnico.
- Entriamo nel tornantino. Portiamo il bacino verso linterno curva. Giriamo lo sterzo in modo che punti nella direzione in cui vogliamo andare, pinzata, rapido trasfermento di carico in avanti, la bici va in stallo. Con un movimento deciso spostiamo il bacino allesterno della curva in modo da far scodare il posteriore.
- Molliamo il freno davanti e facciamo appoggiare delicatamente il posteriore. In un nose pulito il movimento di rotazione termina con la ruota sollevata ed il posteriore si appoggia scendendo perpendicolarmente. E sbagliato far atterrare il posteriore mentre è ancora in rotazione, si sottopone la ruota ed il telaio ad inutili sollecitazioni. Ovviamente bisognerebbe far scendere la ruota con delicatezza.
La
tecnica avanzata invece è molto simile, solo che prevede di non fermarsi. In fase di entrata nel tornatino si frena sollevando il posteriore. Movimento laterale, si accompagna con le braccia lanteriore affinchè giri il tornantino facendo allo stesso tempo ruotare il posteriore. Si riappoggia il posteriore in uscita dal tornantino.
Questa tecnica però non è applicabile a fondi smossi. Si può utilizzare solo su terreni piuttosto regolari, perchè come avete ben capito se mentre la si esegue si incontra un sasso, il capottone è garantito.