Mi è successo un fatto increscioso: ero in bici e, tentando di superare un balzello, qualcosa si è infilato nella ruota e io sono caduta: il polpaccio mi è finito tra la ruota e il tubo diagonale
Sono riuscita a portare a termine la mia uscita, ma il dolore andava crescendo e in un paio di occasioni mi è anche venuto un crampo al polpaccio.
Arrivata a casa (circa un paio d'ore dopo il fattaccio) ho messo ghiaccio, lasonil e ho preso una bustina di Nimesulide.
L'indomani la situazione è stata meglio di quanto pensassi.
Ho continuato per 4 giorni a spalmare lasonil 2 volte ad giorno senza apprezzabili cambiamenti.
Il quinto giorno, forse avendo guidato (una 50 di km in tutto) il giorno prima, la situazione ha iniziato a peggiorare e il dolore è aumentato, sia al tatto sia nei movimenti. Nel frattempo un travaso tra il blu e il viola era sceso alla caviglia, contornandole con un effetto davvero trendy (ma mi dicono sia normale che si verifichi una discesa del sangue dei capillari rotti).
Dopo una notte terribile in cui non riuscivo a trovare una posizione idonea, ho iniziato una terapia più aggressiva:
2 bustine di nimesulide al giorno e stesura di pomata Voltaren 2 volte al giorno.
Oggi è il terzo giorno di nimesulide/voltaren, la situazione è migliorata, ma meno di quanto sperassi.
Un amico (esperto in materia perchè gioca a calcio) mi ha parlato dell'opportunità di farmi vedere da un traumatologo, di fare un'ecografia per sapere se:
- è uno strappo
- è un ematoma
- se è un ematoma, se occorre aspirarlo (chirurgicamente?)
In entrambi i casi la prognosi è infausta: da uno a tre mesi di fermo bici.
Possibile??
Attualmente la situazione del polpaccio è questa:
- dolore locale al tatto solo in alcuni punti, in corrispondenza degli ematomi (che non sono distribuiti uniformemente sul polpaccio, ma a chiazze);
- dolore al movimento a tutto il muscolo del polpaccio;
- ghirlanda blu/verde indolore su caviglia;
- ematomi a piccole chiazze sul polpaccio di colore lilla/giallo;
- senso di pesantezza alla gamba dal ginocchio in giù;
- caviglia gonfia (la circonferenza è maggiore di 2 cm rispetto all'altra);
- particolare incapacità di trovare una posizione di sollievo durante la notte.
Mi devo preoccupare o tutto sommato è ordinaria amministrazione (una botta, cioè, più forte delle altre)?
Nel weekend posso tornare in sella se il dolore lo consente, anche se l'effetto otttico non è del tutto migliorato?
Grazie , mi scuso per la prolissità, ma spero che più elementi possibili possano consentire una diagnosi (per quanto virtuale) fausta
Sono riuscita a portare a termine la mia uscita, ma il dolore andava crescendo e in un paio di occasioni mi è anche venuto un crampo al polpaccio.
Arrivata a casa (circa un paio d'ore dopo il fattaccio) ho messo ghiaccio, lasonil e ho preso una bustina di Nimesulide.
L'indomani la situazione è stata meglio di quanto pensassi.
Ho continuato per 4 giorni a spalmare lasonil 2 volte ad giorno senza apprezzabili cambiamenti.
Il quinto giorno, forse avendo guidato (una 50 di km in tutto) il giorno prima, la situazione ha iniziato a peggiorare e il dolore è aumentato, sia al tatto sia nei movimenti. Nel frattempo un travaso tra il blu e il viola era sceso alla caviglia, contornandole con un effetto davvero trendy
Dopo una notte terribile in cui non riuscivo a trovare una posizione idonea, ho iniziato una terapia più aggressiva:
2 bustine di nimesulide al giorno e stesura di pomata Voltaren 2 volte al giorno.
Oggi è il terzo giorno di nimesulide/voltaren, la situazione è migliorata, ma meno di quanto sperassi.
Un amico (esperto in materia perchè gioca a calcio) mi ha parlato dell'opportunità di farmi vedere da un traumatologo, di fare un'ecografia per sapere se:
- è uno strappo
- è un ematoma
- se è un ematoma, se occorre aspirarlo (chirurgicamente?)
In entrambi i casi la prognosi è infausta: da uno a tre mesi di fermo bici.
Possibile??
Attualmente la situazione del polpaccio è questa:
- dolore locale al tatto solo in alcuni punti, in corrispondenza degli ematomi (che non sono distribuiti uniformemente sul polpaccio, ma a chiazze);
- dolore al movimento a tutto il muscolo del polpaccio;
- ghirlanda blu/verde indolore su caviglia;
- ematomi a piccole chiazze sul polpaccio di colore lilla/giallo;
- senso di pesantezza alla gamba dal ginocchio in giù;
- caviglia gonfia (la circonferenza è maggiore di 2 cm rispetto all'altra);
- particolare incapacità di trovare una posizione di sollievo durante la notte.
Mi devo preoccupare o tutto sommato è ordinaria amministrazione (una botta, cioè, più forte delle altre)?
Nel weekend posso tornare in sella se il dolore lo consente, anche se l'effetto otttico non è del tutto migliorato?
Grazie