La fonte di ispirazione di questa cinelli sono le bici per il grande cicloturismo, con gruppo da corsa, telaio robusto, portapacchi per agganciare le borse da viaggio.
Qui finiscono le note positive: la serie bootleg fin dalle origini strizza l'occhio al ciclista urbano e l'allestimento "simile a..." (in questo caso bici da trekking) non sempre è all'altezza delle concorrenti meno blasonate a parità di costo.
Quanto all'andare in città con i rapporti da corsa e con il manubrio così in basso (magari vorresti guardarti intorno più comodamente) si puo' fare (lo fa un sacco di gente soprattutto con bc da corsa vintage) ma lo trovo piuttosto masochistico, alla fine usi quasi sempre la II corona (la 42), per non parlare del fatto che con i copertoncini maggiorati i rapporti risultano ulteriormente allungati.
Insomma "la morte sua" sono le sgambate fino a ostia e le gite di un giorno (tipo quelle di Ruotalibera) treno + bici e simili.
In conclusione ero e resto convinto che la bici "di uso generale" è una mtb front con forcella bloccabile e magari copertoncini slick per andare su asfalto (ottime le coperture da "misto" comunque): ok per città, gite, ville, e... montagna!
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Una nota sulle salite: per uno stradista a Roma c'é una sola salita degna di questo nome (Monte Mario) forse due (il gianicolo) gli altri sono"strappetti" lunghi al massimo 2-300 metri... insomma il tuo riferimento a "salite" mi fa capire che non ti dispiacerebbe avere i rapporti da mtb invece che da corsa...
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Come vedi ho la "nonna" della tua: il modello di qualche anno fa con una stranissima ruota da 26" solo sull'anteriore e una forcella ammortizzata da mtb.
Bene ha fatto Cinelli ad eliminare l'anomalia dell'anteriore ammortizzato (tra l'altro di dubbia qualità) passando alla più rassicurante rigida in carbonio. come pure a lasciare il blasonato ma costosissimo campagnolo (mirage) per il più concreto
shimano 2200.