Distinguiamo. Armstrong ha pagato la sua pena e ha saldato il conto con la giustizia, ma umanatatene si è rilevato essere un personaggio squallido. Non solo per l'abuso di doping, ma perché, a differenza di Maradona, si presentava come l'agnello del signore. Invece non solo si dopava, ma faceva dopare gli altri con lo scopo di rendere tutto il sistema ricattabile. Promuoveva lo sport pulito e erogava liberalità anche alla wada, con il solo scopo di mascherare la sua vera natura. Ricordatevi Filippo Simeoni contro cui Lance schierò tutto il gruppo, che ovviamente teneva sotto ricatto. E lo fece perché Simeoni, reo-confesso di doping, accusò il dott. Ferrari che seguiva anche Armostrong. Simeoni si ritirò dopo essere stato anche sottoposto all'attacco dei legali dell'intoccabile americano. Maradona valorizzava anche l'ultimo dei suoi giocatori, non ha mai rovinato la carriera di nessuno, non ha mai detto che gli altri erano brocchi, o umiliato gli altri. Ogni Napoletano dell'epoca aveva una foto con lui, a dimostrazione della disponibilità. I tre giorni di lutto sono solo una mossa elettorale e non va presa a paragone, ma quando Armstrong morirà nessuno lo ricorderà come un grande campione, ma come un arrogante. Maradona è stato la fragilità che tutti noi abbiamo, non si inventato malattie per coprire furbizie. E' stato la forza che tutti noi vorremo avere. Senza l'immenso talento sarebbe stato un sfigato, ma non un bastardo. Molto più simile al ben più sfortunato nostro Pantani. Ai miei ragazzi che sono adolescenti insegno anche ad apprezzare Maradona e Pantani, e ma anche Miles Davis, Jimi Hendrix, Alda Merini, Carmelo Bene, perché diventino breve persone e non persone perbene.