Nessuna polemica la mia, ma trovo il 3D sulla morte di Davide, un buon spunto per far delle considerazioni come fin ora fatte, tutte valide secondo me.
Potrei suggerire per i mezzi a motore una sorta di scatola nera obbligatoria che ne registri ogni movimento e se vogliamo anche immagine, sopratutto su i mezzi enormi con scarsa possibilità di vista.
Mezzi sempre più grandi, ma inadatti a circolare su strade non congrue a loro, ferme ad un standard degli anni '80, senza contare il loro perenne bisogno di manutenzione.
In zona sicuramente, con le indagini avran agganciato una cella di qualche
iphone e sicuramente qualche nome salterà fuori, se non si è ancora presentato un responsabile le cose son due: o è veramente colpevole e sta facendo il furbo, o proprio non si è accorto di nulla e in quest' ultimo caso per corretezza dovrebbe se si ritiene innocente, andar in caserma e riferire che lui li ieri per quell' ora transitava di li, ma che non si è accorto di nulla, temporaggiare non fa altro che gravare sulla sua situazione.
Altro capitolo, le strade italiane è vero, sono " vecchie" e non idonee al traffico a due
ruote, ma molti ciclisti comunque ci mettono del loro, con strafottenza e menefreghismo, come il gruppone che ho beccato sulla gardesana, già stretta di suo, e che aveva fatto una colonna peggiore del traffico estivo, saran stati 60/80 persone, tutte in mezzo la corsia di marcia, con le orecchie piene di strombazzamenti e maledizioni da parte degli autusti, io compreso, perchè tutti siamo anche autisti oltre che ciclisti.
Non oso pensare se doveva passare una croce bianca per emergenza.
Tant' è che io e altri, abbiam dovuto pericolosamente sorpassarli, rischiando un frontale con altri della corsia opposta, o di tirar sotto alcuni di questi beoti, che pure io ho infamato a più non posso, anche se manco gli fregava.
Non considero i ciclisti che passano col rosso o sulle strisce in sella o peggio su i marciapiedi, perchè nessuno, compreso i prof, è sempre immune da scorretezze...ma certe posson costar care, la parte debole è sempre il ciclista a torto o a ragione che sia, e non si deve dimenticare, quando si guida un mezzo a motore o si è in sella.
Scusate la lungaggine e un pensiero a chi non c è più e ai loro famigliari, dal bambino di 13 anni alla nonnina con le borse della spesa e prof in allenamento, non si può e non si deve morir cosi.
