Partenza: Chiuro (Sondrio), 390 m
Quota massima: Passo del Meden, 2420 m
Dislivello: 2200 m circa
Sviluppo: 60 km circa
Ciclabilitá: 90% (indicativamente 35-40 min a spinta in salita)
Quota massima: Passo del Meden, 2420 m
Dislivello: 2200 m circa
Sviluppo: 60 km circa
Ciclabilitá: 90% (indicativamente 35-40 min a spinta in salita)
Periodo consigliato:
Da fine maggio ad ottobre. La buona esposizione fa sì che la neve non si sciolga in stagione avanzata..ma può rendere piuttosto calda tutta la salita nel periodo estivo..
Cartografia:
CNS 1:50.000 "Brusio"; Kompass 1:50.000 "Bernina-Sondrio" n.93 - settore D7
Previsioni meteo per la zona:
http://www.meteosvizzera.ch/web/it/meteo.html
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm
Accesso:
Da Sondrio, percorrendo la ss. n. 38 in direzione Tirano, si raggiunge in circa 15 Chiuro, dove si può lasciare la macchina in prossimità del ristorante " Baffo", esattamente in corrispondenza della nuova rotonda sulla S.S., a breve distanza dalla stazione FS.
Considerazioni generali:
Circa 16 km di sentiero possono più che compensare il notevole dislivello di questo bellitinerario, poco conosciuto, ma che regala begli scorci sul fondovalle valtellinese, la catena orobica e la valle di Poschiavo.
La salita è lunga e alcuni tratti devono essere affrontati spingendo la bici, mentre la discesa non mai difficile ed è, soprattutto sino a Lughina, piuttosto divertente.
Fontane presenti frequentemente lungo litinerario di salita sino a quota 2114 circa (Sorgente Fontanacce), poi nuovamente da Lughina lungo la mulattiera che porta al fondovalle.
Descrizione:
Provenendo da Sondrio, alla rotonda sulla S.S. nei pressi del ristorante " Baffo" svoltare a sinistra verso il centro abitato di Chiuro, ove si inizia la salita lungo la strada che porta alla frazione Castionetto e successivamente a Teglio.
Su asfalto, raggiunto Teglio, si imbocca la strada che in circa 9 km conduce a Prato Valentino (1680 m). Qui, nei pressi del ristorante "Baita del Sole" (ultima struttura ricettiva presente sul percorso sino al fondovalle), ci si mantiene sul lato destro della costruzione e si imbocca la sterrata che sale nel bosco incrociando le piste da sci (non illudetevi gli impianti sono attualmente chiusi!). Con una serie di tornanti ci si porta alla base di un tratto ripido (qualcuno non spinge..) e presso una presa d'acqua (ultima fontana sul percorso di salita, 2114 m circa - Sorgente Fontanacce); mantenendosi sulla carrareccia che sale si giunge così in prossimità dell'arrivo della seggiovia (quota 2200).
Si prosegue ancora in salita su fondo sconnesso fino circa a quota 2300 (si spinge la bici per almeno 500 metri), ove si ricomincia a pedalare, imboccando il bel sentiero che parte sulla destra (ben evidente e segnalato) con indicazioni "Passo del Meden Col dAnzana" (Sentiero Italia n. 301), che attraversa, con un lungo saliscendi, lo scosceso e selvaggio versante, per poi salire ripido, così da costringerci a scendere dalla bici e spingere a ridosso del Passo del Meden (2420 m - punto più alto della gita).
Il passo si raggiunge dal sentiero principale a piedi in 3, giusto per dare un occhio verso la Val Saiento (CH - confine svizzero).
Si prosegue, sempre su single track in saliscendi, verso "Col d'Anzana - Lughina Madonna di Tirano", raggiungendo il Passo d'Anzana (2165 m), a ridosso dellomonima cima, riconoscibile per la presenza di una croce.
Dopo un tratto pedalato, sempre seguendo le indicazioni per Lughina, si prosegue in discesa, su divertente e stretto sentiero con fondo abbastanza scorrevole (attenzione ai piccoli larici che riducono la visibilità e la larghezza del tracciato..) e in breve si entra nel bosco. Con una lunga planata, movimentata da una serie di divertenti tornantini, si raggiunge Lughina (1450 m).
Poco oltre le prime baite del maggengo ha inizio la strada (inizialmente sterrata poi asfaltata) che scende sino al fondovalle; si presta attenzione sul primo tornante, ove ha subito inizio una mulattiera sulla sinistra con fondo lastricato (indicazioni per Madonna di Tirano) che incrocia la strada più volte. Si tratta di una discesa più tecnica rispetto alla parte precedente, piuttosto ripida e a tratti sconnessa, ma mai eccessivamente difficile.
Alcuni tratti del percorso di discesa, nella parte bassa, sebbene ben segnalati, sono invasi dalla vegetazione nei mesi più caldi: sono consigliate le protezioni per evitare ..le ortiche ... La mulattiera è comunque facilmente individuabile e tutta percorribile fino al fondovalle, e termina con un tratto di strada cementata che sbuca nei pressi di Madonna di Tirano (428 m) (per un buon gelato raggiungere Corso Italia a Tirano, svoltando a sinistra sulla SS 38, allungando però di qualche Km il giro).
Per concludere l'anello, si imbocca a destra (direzione Sondrio) la Strada Statale sino ad individuare, sul lato opposto della stessa, il cartello marrone con lindicazione per la ciclabile di fondovalle ("Sentiero Valtellina"), che corre nei pressi dellAdda, oltre la ferrovia.
Si prosegue così verso Chiuro e il punto di partenza, in piano, piacevolmente lontani dal traffico. Si rientra dunque svoltando a destra nei pressi della località Baghetto, in prossimità di un bacino di raccolta sull'Adda, percorrendo poi il rettilineo con sottopasso finale che raggiunge il Ritorante Baffo.
Variante:
La salita per Prato Valentino passando per Teglio può essere movimentata e accorciata leggermente in termini chilometrici scegliendo di raggiungere Dalico (al posto di Teglio), ossia svoltando a sinistra dal centro di Castionetto (presenti indicazioni) sempre su asfalto. Questa strada è anche più piacevole per assenza di traffico veicolare.
Raggiunto il maggengo Dalico (1350 m circa), proseguire su strada asfaltata; in prossimità di una fontanella posta a bordo strada (sulla sinistra salendo), inizia lo sterrato. Al primo tornante a sinistra si prosegue dritti sulla carrareccia che si inoltra nel bosco di larici; si sale brevemente per poi incrociare a destra, in località Agne' (nei pressi della seconda curva a sinistra - indicazioni per "Verdomana - Prato Valentino"), un divertente ma corto single track che, in discesa, ci fa raggiungere una valletta con torrente (Val Rogna). Si risale seguendo la strada sterrata, inizialmente pianeggiante, che passa a fianco alle case di Verdomana e successivamente diventa ripida, per ricongiungersi allitinerario precedentemente descritto poco a valle della Baita del Sole (per raggiungerla proseguire a sinistra, in salita su asfalto ).
... da ricordare ...
Lughina è posta su "la via della Shoah", nota via di fuga degli Ebrei diretti in Svizzera negli anni 1943/1944.
ecco alcune foto scattate lungo il percorso:
in salita (foto claudio)
ancora in salita (foto michele)
traverso in saliscendi (foto claudio)
al passo del meden (foto claudio)
la discesa nel bosco: iniziano i tornanti!! (foto claudio)
ps un grande grazie a claudio per l'aiuto nella descrizione dell'itinerario...del resto lui è di casa!!