non posso che citare:
La risposta è dentro di te. Epperò è SBAGLIATA
non posso che citare:
Il tuo leggittimo e rispettabile punto d'osservazione, riflette inesorabilmente l'origine delle idee che lo sostentano. Come essere vivente sei/siamo portati a contorcere i fatti che viviamo in funzione della nostra esistenza/sopravvivenza; ma se potessi/potessimo allargare la tua/nostra visuale (ammesso che ciò sia effettivamente praticabile), distaccandoti/distaccandoci dalle paure fondamentali/ancestrali che conducono la nostra esistenza, allora, forse, vedresti/vedremmo che non ha senso (se non collegato, appunto, alla sopravvivenza e alla prosecuzione della specie) creare compartimenti morali....che non ha senso dividere l'uomo in sapiens se termina l'esistenza di altri esseri viventi per garantire la propria esistenza e quella più generale della propria specie e in non sapiens se lo fa per motivi "collaterali". Il tutto è "perfettamente" inserito in un unico quadro in cui l'equilibrio ambientale, ove abbia senso parlarne, è in cotinuo divenire per finirie probabilmente in un nonnulla.
Quando le termiti terminano un albero, probabilmente non si curano affato se il loro comportamento sarà la causa di morte per tutta una fauna che su quell'albero aveva fondato la propria esistenza....
Quando il leone uccide i cuccioli della leonessa, non sta lì a speculare se avrebbe potuto cercarne un'altra o aspettare al suo fianco la crescita dei cuccioli per poi provvedere ad ingravidarla con i propri geni....
I fenomeni "naturali", per come ci appaiono (e non è detto che ciò che ci sembra sia la "effettiva" "realtà"), sono privi di sovrastutture culturali e forse anche di fini e il volerli ricondurre ai nostri desideri, seppur comprensibile è un inutile quanto vano (spesso penoso) passatempo.
Apparte il fatto che questa problematica riflette chiarissimamente la tua ostentazione classista....perché è evitente a ognuno che solo chi possiede una grossa casa può pormettersi di tenere separati i tipi di abbigliamento...hotty...ma secondo te la catena alimentare, va allungata o accorciata col cambio di stagione?
mi spiego meglio: siccome le stagioni sono diventate 2 (oramai da parecchi anni) e quindi il cambio è meno impegnanto rispetto a quanto lo fosse precedentemente...visto che stanno così le cose, a tuo avviso, la catena alimentare ne soffre? va ridimensionata?
scusate....
Apparte il fatto che questa problematica riflette chiarissimamente la tua ostentazione classista....perché è evitente a ognuno che solo chi possiede una grossa casa può pormettersi di tenere separati i tipi di abbigliamento..., ma ciò detto, a mio avviso dipende se la stagione monta un cambio classico o uno zf ad innesti diretti: perché come tu sicuramente saprai nel primo caso spingendo la leva in avanti avrai l'abbigliamento delle/a stagione/i dispara/e mentre nell'altro caso sarà l'inverso.....dunque se si tiene conto di questo andamento la catena non subira grossi strappi vicevortice al secondo cambio di staggione già la devi da cambià!
Ciao Marco,
a salvare la volpe siamo stati io (Manuel nella vita reale), Carlo [MENTION=41915]nanogt[/MENTION], Andrea Luca e Sandro degli Stonati dall'enduro.
Il racconto del messaggero è abbastanza fedele ai fatti realmente successi.
Più tardi proverò a contattare il Parco dei Castelli romani per capire in che condizioni versa la piccola Volpe.
Come ho già raccontato su Facebook ho dato alla volpe il nome di Cicla...perchè ci stavano dei ciclamini li accanto, stava un sentiero enduro tra i più battutti dai ciclisti (o bikers) ed è stata salvata da ciclisti (o bikers) e quindi il nome Cicla mi è sembrato appropriato!
Il tuo leggittimo e rispettabile punto d'osservazione, riflette inesorabilmente l'origine delle idee che lo sostentano. Come essere vivente sei/siamo portati a contorcere i fatti che viviamo in funzione della nostra esistenza/sopravvivenza; ma se potessi/potessimo allargare la tua/nostra visuale (ammesso che ciò sia effettivamente praticabile), distaccandoti/distaccandoci dalle paure fondamentali/ancestrali che la conducono, allora, forse, vedresti/vedremmo che non ha senso (se non collegato, appunto, alla sopravvivenza e alla prosecuzione della specie) creare compartimenti morali....che non ha senso dividere l'uomo in sapiens se termina l'esistenza di altri esseri viventi per garantire la propria esistenza e quella più generale della propria specie e in non sapiens se lo fa per motivi "collaterali". Il tutto è "perfettamente" inserito in un unico quadro in cui l'equilibrio ambientale, ove abbia senso parlarne, è in cotinuo divenire per finirie probabilmente in un nonnulla.
Quando le termiti terminano un albero, probabilmente non si curano affato se il loro comportamento sarà la causa di morte per tutta una fauna che su quell'albero aveva fondato la propria esistenza....
Quando il leone uccide i cuccioli della leonessa, non sta lì a speculare se avrebbe potuto cercarne un'altra o aspettare al suo fianco la crescita dei cuccioli per poi provvedere ad ingravidarla con i propri geni....
I fenomeni "naturali", per come ci appaiono (e non è detto che ciò che ci sembra sia la "effettiva" "realtà"), sono privi di sovrastutture culturali e forse anche di fini e il volerli ricondurre ai nostri desideri, seppur comprensibile è un inutile quanto vano (spesso penoso) passatempo.
Se è per questo, la natura non confeziona nemmeno telefonini, computers e biciclette coloratizzime, che sono comunque fonte (diretta e indiretta) di devastazioni mortali per numerossisime specie viventi.....
No Red...
Rispetto ma non condivido! o-o
Ieri pomeriggio, appena fuori dalla porta delle mura di Castiglione della Pescaia (per capirci, a 200 metri dallo start del prologo della SE...)
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?
We use cookies and similar technologies for the following purposes:
Do you accept cookies and these technologies?