Certe notti …………
Le 3.47 …..sono sveglio da quasi due ore, ogni tentativo di riprendere sonno è vano, dall’esterno arriva, oltre al fruscio della pioggia, solo il rumore generato dal passaggio di qualche auto, ecco ne arriva una… si avverte chiaramente il fischio della cinghia che slitta…. è passata, torna il silenzio, intervallato dal ticchettio della sveglia e dal respiro regolare di mia moglie.
Mi giro e mi rigiro tra le lenzuola, prima fa caldo poi fa freddo, il cuscino è troppo morbido poi è troppo spesso, lo tolgo no lo riprendo, nella mia mente confluiscono un sacco di pensieri, un minestrone di idee sul lavoro, gli amici, la famiglia, i progetti per il w-end, l’up-grade della bici, il bollo da pagare sembra di essere in una stanza dove è in corso una gigantesca discussione in cui tutti i partecipanti vogliono parlare senza aspettare il loro turno cercando di sovrastare la voce degli altri. Cavolo il tempo passa sono le 4,20 alle 6 mi devo alzare per recarmi al lavoro, ma Morfeo non mi vuole fra le sue braccia, quando ero più giovane mi bastava chiudere gli occhi, salire sulla mia mtb ed imboccare il mio sentiero preferito, era splendido, tranne quando sognavo di cappottarmi e mi svegliavo di scatto, poi col passare del tempo il giochino non funzionava più, i pensieri molesti mi impedivano di generare il mio sogno, allora avevo elaborato un'altra tattica, immaginavo di trovarmi all’interno di una sfera bianca, completamente vuota, senza porte ne finestre, li la mia mente non trovava appigli per spiccare il volo, l’assenza completa di qualsiasi cosa, di qualsiasi stimolo (anche solo gli spigoli di una stanza rettangolare) la obbligavano a rilassarsi e concedermi l’agognato riposo….. già una volta ……ora neppure questo funziona è come se un fiume tempestoso di pensieri spazzasse via il rifugio appena tento di costruirlo …… passa un'altra auto ….torna il silenzio ….col ticchettio della sveglia …il respiro di mia moglie e i miei pensieri.
Le 3.47 …..sono sveglio da quasi due ore, ogni tentativo di riprendere sonno è vano, dall’esterno arriva, oltre al fruscio della pioggia, solo il rumore generato dal passaggio di qualche auto, ecco ne arriva una… si avverte chiaramente il fischio della cinghia che slitta…. è passata, torna il silenzio, intervallato dal ticchettio della sveglia e dal respiro regolare di mia moglie.
Mi giro e mi rigiro tra le lenzuola, prima fa caldo poi fa freddo, il cuscino è troppo morbido poi è troppo spesso, lo tolgo no lo riprendo, nella mia mente confluiscono un sacco di pensieri, un minestrone di idee sul lavoro, gli amici, la famiglia, i progetti per il w-end, l’up-grade della bici, il bollo da pagare sembra di essere in una stanza dove è in corso una gigantesca discussione in cui tutti i partecipanti vogliono parlare senza aspettare il loro turno cercando di sovrastare la voce degli altri. Cavolo il tempo passa sono le 4,20 alle 6 mi devo alzare per recarmi al lavoro, ma Morfeo non mi vuole fra le sue braccia, quando ero più giovane mi bastava chiudere gli occhi, salire sulla mia mtb ed imboccare il mio sentiero preferito, era splendido, tranne quando sognavo di cappottarmi e mi svegliavo di scatto, poi col passare del tempo il giochino non funzionava più, i pensieri molesti mi impedivano di generare il mio sogno, allora avevo elaborato un'altra tattica, immaginavo di trovarmi all’interno di una sfera bianca, completamente vuota, senza porte ne finestre, li la mia mente non trovava appigli per spiccare il volo, l’assenza completa di qualsiasi cosa, di qualsiasi stimolo (anche solo gli spigoli di una stanza rettangolare) la obbligavano a rilassarsi e concedermi l’agognato riposo….. già una volta ……ora neppure questo funziona è come se un fiume tempestoso di pensieri spazzasse via il rifugio appena tento di costruirlo …… passa un'altra auto ….torna il silenzio ….col ticchettio della sveglia …il respiro di mia moglie e i miei pensieri.