Caro Cico, pur essendo anch'io un novizio delle 24h "solo" (sebbene quest'anno ne abbia corse ben sei!), posso riportarti la mia personalissima esperienza.
Mi basta ritornare indietro all'inizio della stagione, ed i dubbi che rimbombavano nel vuoto della mia scatola cranica mi assillavano costantemente: allenamenti di fondo lungo, lunghissimo e/o "esagerato", uscite notturne al gelo, diurne sotto la canicola o dilavato da un acquazzone?
Insomma, che diamine di tortura avrei dovuto inventarmi per tentare di sopravvivere all'estremo cimento di un intero giorno trascorso in sella ad una bicicletta?
Inizialmente mi organizzai delle sessioni di allenamento assai stravaganti, nelle quali inserivo tutto quanto sopra detto, magari partendo nel primo pomeriggio per arrivare a notte fonda, per giunta incurante delle condizioni meteo.
Il risultato non fu dei più incoraggianti: dopo qualche sessione iniziai ad avvertire una sorda stanchezza, una forte demotivazione e la proverbiale brillantezza che pian piano andava scemando... Uno straccio, insomma!
Probabilmente non concedevo il debito tempo necessario all'organismo per recuperare, ed il risultato ottenuto era diametralmente opposto a quello atteso! Se non si trattò di overtraining "conclamato", di certo poco ci mancò!
Cambiai radicalmente regime, votandomi principalmente a sessioni di allenamento brevi (un paio di ore), esclusivamente fuoristrada ed assolutamente "a manetta"!
Personalmente ho avuto buoni risultati, ma non posso ovviamente sostenere che questa tipologia d'allenamento sia di beneficio a chiunque.