Punto di partenza: Castiglione della Pescaia (GR), raggiungibile via SS1 Aurelia uscita Scarlino o da Grosseto; consiglio il parcheggio gratuito in località Paduline.
Dislivello: 900 metri
Km: 34
Difficoltà: media, con un tratto di discesa in single piuttosto impegnativo
Cartografia: IGM serie 25, scala 1:25.000, fogli 330/I e 318/II
Periodo migliore: febbraio-maggio e settembre-ottobre
Roadbook: lasciato il parcheggio si seguono le indicazioni per Follonica, ma anzichè imboccare la "Panoramica" che aggira il paese in ripida salita si va verso la zona artigianale seguendo i segnali per l'Eremo di San Guglielmo, detto anche di Malavalle. Si lascia la strada principale e si prosegue su una stretta stradina che infine diventa sterrata. Si prende a destra verso una fattoria ma si piega subito a sinistra oltre una sbarra, fino ad incontrare le rovine dell' acquedotto Mediceo di Castiglione. Al mulino di Malavalle si piega a destra per poi imboccare la prima stradina a sinistra, che sale ripidamente a tornanti su mulattiera sassosa in mezzo ad un rado bosco di leccio e sughera.Dopo un breve tratto piano immerso nel bosco si torna a salire più ripidamente, innestandosi in una cessa che porta verso il poggio Meletone. Si trovano due deviazioni a sinistra: la seconda consente di immettersi sul sentiero di crinale (traccia "variante", vedi oltre per la descrizione). Si prosegue costeggiando il fianco orientale del poggio fino a incontrare la cessa che scende dalla cima, che va seguita a destra fino ad incontrare una strada asfaltata: dopo aver ammirato il panorama si gira a destra (a sinistra la strada porta a una base radar dell' Aeronautica Militare) scendendo ad un bivio. Qui si incontra la strada che sale da Tirli: si tiene la destra sempre su asfalto per poi girare alla prima strada sterrata sulla destra. Si supera una capanna e si inizia a scendere, si ignora una deviazione a sinistra e si scende più decisamente fino ad un incrocio di stradelli: si va a sinistra e subito a destra, aggirando la vetta del Poggio Palazzette. Al successivo bivio si va a sinistra continuando su strada di bosco larga e ben tenuta praticamente piana. Quando si trova un pilone di una linea elettrica si prosegue per 5 metri e si abbandona la strada per scendere a sinistra in un viottolo ben tracciato che, duecento metri di quota più in basso, sbocca in una cessa che va seguita a destra in ripida discesa: attenzione al fondo incoerente e spesso rovinato dalla pioggia. Si guada il torrente e si ritorna al mulino di Malavalle, dove si prende a destra verso l'Eremo di San Guglielmo. Dopo la visita ai ruderi, recentemente restaurati, si torna sulla strada e si continua a salire fino ad un tornante destrorso, dove si piega a sinistra imboccando una strada ghe guadagna leggermente quota sul lato orientale del crinale dei poggi. Nel punto di scollinamento si gira seccamente a destra in salita (a sinistra c'è l'imbocco di una cessa che scende, il percorso proseguirebbe in discesa oltre una cunetta). Si arriva sul crinale e lo si segue a destra fino a trovare una strada inghiaita sulla sinistra, che scende verso le lottizzazioni di Valle delle Cannucce. Si supera una sbarra e si scende alla strada principale, dove si gira a destra fino a superare l'imbocco della "Panoramica": si gira a destra raggiungendo il lungomare e lo si segue fino al porto, poi si tiene la destra costeggiando il porto canale fino al ponte Giorgini: qui si va diritto attraversando il parcheggio a pagamento fino al punto di partenza.
Descrizione della variante: si prende a sinistra in piano su uno stradello un po' infrascato che sfocia sul crinale. Si prende a sinistra guadagnando la cima di un poggio dove comincia una lunga e ripida picchiata (può essere necessario scendere a piedi). Si ignora una cessa che scende a sinistra tenendo la destra verso alcuni cipressi ed un'ampia sterrata che va seguita sulla sinistra. Poche centinaia di metri e si devia a sinistra verso i ruderi di Castel Maus, un antico insediamento di cui oggi si riesce solo ad intuire la struttura. Si torna indietro e si prosegue sulla sterrata, realizzata per il taglio del bosco, che sale dolcemente fino a sfociare sulla strada asfaltata che sale da Pian d'Alma a Tirli. Si prende a sinistra in salita per Tirli, dove si piega a destra verso la base radar già citata: arrivati in cima ci troviamo all' incrocio descritto prima dove si rientra nel percorso originale. La distanza sale a 46 km, il dislivello a 1100 metri
Dislivello: 900 metri
Km: 34
Difficoltà: media, con un tratto di discesa in single piuttosto impegnativo
Cartografia: IGM serie 25, scala 1:25.000, fogli 330/I e 318/II
Periodo migliore: febbraio-maggio e settembre-ottobre
Roadbook: lasciato il parcheggio si seguono le indicazioni per Follonica, ma anzichè imboccare la "Panoramica" che aggira il paese in ripida salita si va verso la zona artigianale seguendo i segnali per l'Eremo di San Guglielmo, detto anche di Malavalle. Si lascia la strada principale e si prosegue su una stretta stradina che infine diventa sterrata. Si prende a destra verso una fattoria ma si piega subito a sinistra oltre una sbarra, fino ad incontrare le rovine dell' acquedotto Mediceo di Castiglione. Al mulino di Malavalle si piega a destra per poi imboccare la prima stradina a sinistra, che sale ripidamente a tornanti su mulattiera sassosa in mezzo ad un rado bosco di leccio e sughera.Dopo un breve tratto piano immerso nel bosco si torna a salire più ripidamente, innestandosi in una cessa che porta verso il poggio Meletone. Si trovano due deviazioni a sinistra: la seconda consente di immettersi sul sentiero di crinale (traccia "variante", vedi oltre per la descrizione). Si prosegue costeggiando il fianco orientale del poggio fino a incontrare la cessa che scende dalla cima, che va seguita a destra fino ad incontrare una strada asfaltata: dopo aver ammirato il panorama si gira a destra (a sinistra la strada porta a una base radar dell' Aeronautica Militare) scendendo ad un bivio. Qui si incontra la strada che sale da Tirli: si tiene la destra sempre su asfalto per poi girare alla prima strada sterrata sulla destra. Si supera una capanna e si inizia a scendere, si ignora una deviazione a sinistra e si scende più decisamente fino ad un incrocio di stradelli: si va a sinistra e subito a destra, aggirando la vetta del Poggio Palazzette. Al successivo bivio si va a sinistra continuando su strada di bosco larga e ben tenuta praticamente piana. Quando si trova un pilone di una linea elettrica si prosegue per 5 metri e si abbandona la strada per scendere a sinistra in un viottolo ben tracciato che, duecento metri di quota più in basso, sbocca in una cessa che va seguita a destra in ripida discesa: attenzione al fondo incoerente e spesso rovinato dalla pioggia. Si guada il torrente e si ritorna al mulino di Malavalle, dove si prende a destra verso l'Eremo di San Guglielmo. Dopo la visita ai ruderi, recentemente restaurati, si torna sulla strada e si continua a salire fino ad un tornante destrorso, dove si piega a sinistra imboccando una strada ghe guadagna leggermente quota sul lato orientale del crinale dei poggi. Nel punto di scollinamento si gira seccamente a destra in salita (a sinistra c'è l'imbocco di una cessa che scende, il percorso proseguirebbe in discesa oltre una cunetta). Si arriva sul crinale e lo si segue a destra fino a trovare una strada inghiaita sulla sinistra, che scende verso le lottizzazioni di Valle delle Cannucce. Si supera una sbarra e si scende alla strada principale, dove si gira a destra fino a superare l'imbocco della "Panoramica": si gira a destra raggiungendo il lungomare e lo si segue fino al porto, poi si tiene la destra costeggiando il porto canale fino al ponte Giorgini: qui si va diritto attraversando il parcheggio a pagamento fino al punto di partenza.
Descrizione della variante: si prende a sinistra in piano su uno stradello un po' infrascato che sfocia sul crinale. Si prende a sinistra guadagnando la cima di un poggio dove comincia una lunga e ripida picchiata (può essere necessario scendere a piedi). Si ignora una cessa che scende a sinistra tenendo la destra verso alcuni cipressi ed un'ampia sterrata che va seguita sulla sinistra. Poche centinaia di metri e si devia a sinistra verso i ruderi di Castel Maus, un antico insediamento di cui oggi si riesce solo ad intuire la struttura. Si torna indietro e si prosegue sulla sterrata, realizzata per il taglio del bosco, che sale dolcemente fino a sfociare sulla strada asfaltata che sale da Pian d'Alma a Tirli. Si prende a sinistra in salita per Tirli, dove si piega a destra verso la base radar già citata: arrivati in cima ci troviamo all' incrocio descritto prima dove si rientra nel percorso originale. La distanza sale a 46 km, il dislivello a 1100 metri