Solo 3 adepti degli Scatenati sui Sentieri affrontano oggi il fantastico giretto castellano in versione ridotta: salita dal lago di Castel Gandolfo fino a Monte Cavo e discesine varie fino al ritorno al punto di partenza.
Fabietto, Franky May e Frate iniziano con un bel caffè il giro. Alle 9 in punto si parte e dopo due ore di salita si ritrovano in cima a Monte Cavo. Qui parte la prima discesina che credo sia definita 5 alto, un percorso che dura poco più di 60 secondi ma che è talmente folw da far venire la voglia di rifarlo subito...e così sarà. Franky May sfoggia uno stile talmente flow da lasciare il Frate a bocca aperta...oltre che dietro di vari secondi. Fabietto accende la sua solita musica e si isola dal mondo. Prossima discesa il 4 alto. Frate incita tutti affinchè per l aprima volta si riesca tutti e tre a superare il difficile ripidone dopo la curva stretta a destra. PArtiamo belli carichi e Franky May si inchioda all'angolo scrutando lo sgarrupo. Segue Fabietto che dice subito: "Ma chivvesen....". Frate invece prende il suo Iphone per calcolare, con la splendida APP della livella, l'inclinazione dei sassi e l'eventuale possibilità delle bike di superare l'ostacolo copiandolo. Franky May a sua volta si sdraia per verificare al meglio l'ipotetica linea di passaggio. Finalmente il summit sembra portare ad una decisione: Frate guarda Franky, Franky guarda Fabietto, Fabietto guarda tutti e dice: "Ok, la prossima volta lo famo, ora tutti a piedi". Franky acconsente ma subito dopo i due sassoni risale in bici e affronta lo sgarrupo con le radici, Fabietto ripete la frase magica e senza troppa fatica convince il Frate a fare a piedi pure questo tratto. Più avanti Fabietto si irrigidisce a tal punto da farsi passare dal Frate che bello tronfio affronterà l'ultima parte con spavalderia giocandosi un paio di jolly clamorosi. La seconda parte della discesa è ormai un veloce percorso su terra da affrontare con la giusta concentrazione se non si vuol finire con la faccia nella sabbia. Finalmente la discesa finale che ci porta al lago, un percorso che ormai conosciamo bene. Solito divertimento e solita scena fantozziana. Arrivati alla zona rocciosa i tre amigos si bloccano sul passaggio maledetto: quello famoso che il Frate un giorno riuscì a fare sotto l'incitamento di Mariuzzi. Franky arriva alla grande ma si inchioda sul bordo, Frate dice: "mannaggia stavolta l'avrei fatto, però...." e Fabietto s'affaccia e ripete il suo solito: "Ma chivvesen.....".
Pochi km ancora ed eccoci ad un altro passaggio ostico: Franky aggira l'ostacolo passando a destra, FAbietto spavaldo arriva sul bordo della roccia da copiare e dice "L'altra volta co Sandrino l'ho copiato", allora Frate ripete i suoi calcoli con la livella e guarda stupito Fabietto che sembra prendere la rincorsa per affrontarlo, ma una volta arrivato vicino ripete: "Ma chivvesen..." e gira a destra anche stavolta. La scena si ripeterà più avanti para para come quella appena descritta. Dopo 25,6 km rieccoci alle macchine, giro breve ma intenso, pieno di chiacchiere di Fabietto, di fiato ansimante del Frate, di flow del grande Franky May e di tanto tanto divertimento.
Frate
Fabietto, Franky May e Frate iniziano con un bel caffè il giro. Alle 9 in punto si parte e dopo due ore di salita si ritrovano in cima a Monte Cavo. Qui parte la prima discesina che credo sia definita 5 alto, un percorso che dura poco più di 60 secondi ma che è talmente folw da far venire la voglia di rifarlo subito...e così sarà. Franky May sfoggia uno stile talmente flow da lasciare il Frate a bocca aperta...oltre che dietro di vari secondi. Fabietto accende la sua solita musica e si isola dal mondo. Prossima discesa il 4 alto. Frate incita tutti affinchè per l aprima volta si riesca tutti e tre a superare il difficile ripidone dopo la curva stretta a destra. PArtiamo belli carichi e Franky May si inchioda all'angolo scrutando lo sgarrupo. Segue Fabietto che dice subito: "Ma chivvesen....". Frate invece prende il suo Iphone per calcolare, con la splendida APP della livella, l'inclinazione dei sassi e l'eventuale possibilità delle bike di superare l'ostacolo copiandolo. Franky May a sua volta si sdraia per verificare al meglio l'ipotetica linea di passaggio. Finalmente il summit sembra portare ad una decisione: Frate guarda Franky, Franky guarda Fabietto, Fabietto guarda tutti e dice: "Ok, la prossima volta lo famo, ora tutti a piedi". Franky acconsente ma subito dopo i due sassoni risale in bici e affronta lo sgarrupo con le radici, Fabietto ripete la frase magica e senza troppa fatica convince il Frate a fare a piedi pure questo tratto. Più avanti Fabietto si irrigidisce a tal punto da farsi passare dal Frate che bello tronfio affronterà l'ultima parte con spavalderia giocandosi un paio di jolly clamorosi. La seconda parte della discesa è ormai un veloce percorso su terra da affrontare con la giusta concentrazione se non si vuol finire con la faccia nella sabbia. Finalmente la discesa finale che ci porta al lago, un percorso che ormai conosciamo bene. Solito divertimento e solita scena fantozziana. Arrivati alla zona rocciosa i tre amigos si bloccano sul passaggio maledetto: quello famoso che il Frate un giorno riuscì a fare sotto l'incitamento di Mariuzzi. Franky arriva alla grande ma si inchioda sul bordo, Frate dice: "mannaggia stavolta l'avrei fatto, però...." e Fabietto s'affaccia e ripete il suo solito: "Ma chivvesen.....".
Pochi km ancora ed eccoci ad un altro passaggio ostico: Franky aggira l'ostacolo passando a destra, FAbietto spavaldo arriva sul bordo della roccia da copiare e dice "L'altra volta co Sandrino l'ho copiato", allora Frate ripete i suoi calcoli con la livella e guarda stupito Fabietto che sembra prendere la rincorsa per affrontarlo, ma una volta arrivato vicino ripete: "Ma chivvesen..." e gira a destra anche stavolta. La scena si ripeterà più avanti para para come quella appena descritta. Dopo 25,6 km rieccoci alle macchine, giro breve ma intenso, pieno di chiacchiere di Fabietto, di fiato ansimante del Frate, di flow del grande Franky May e di tanto tanto divertimento.
Frate