Purtroppo mio malgrado un paio di settimane fa ho fatto un real test di un casco MIPS ( Bell super 2R ) e visto che se ne parla sempre in via teorica ( e tale si vorrebbe rimanesse ) volevo portarvi la mia esperienza pratica.
In discesa in un single track "mangia e bevi" fortunatamente con fondo di terra, mi sono agganciato con il manubrio su di una liana che mi ha chiuso il manubrio mandandomi giù praticamente di testa . Ho picchiato di lato all’altezza della tempia. Il colpo è stato piuttosto violento e mi ha messo in rotazione di lato la testa con un effetto “chiropratico” facendomi scrocchiare le vertebre cervicali, chi ha fatto qualche seduta da un chiropratico sa di cosa parlo ( e non è stata una bella impressione ). Passato lo stordimento e l’adrenalina ho ricalzato il casco ed ho subito notato che mi stava largo, ad un esame più attento rilevavo lo sgancio del cinturino di ritenuta ( quello su cui va ad agire la rotellina regola taglia ) dal tassellino rosso che lo vincola al casco ed il danneggiamento della pellicola gialla del MIPS, successivamente a casa rilevavo che avevo crepato anche la calotta esterna ed il polistirolo. Sarà una mia suggestione ma credo che se non ci fosse stato il MIPS ed il sistema di sgancio del cinturino ( che non avevo manco mai notato ) avrei riportato danni ben più seri che 10 giorni di torcicollo.
Morale… consiglio di spendere qualche palanca in più per il casco e per certe sicurezze aggiuntive perché quando serve risultano ben spesi.
PS: che dite... è meglio se lo cambio?
In discesa in un single track "mangia e bevi" fortunatamente con fondo di terra, mi sono agganciato con il manubrio su di una liana che mi ha chiuso il manubrio mandandomi giù praticamente di testa
Morale… consiglio di spendere qualche palanca in più per il casco e per certe sicurezze aggiuntive perché quando serve risultano ben spesi.
PS: che dite... è meglio se lo cambio?