TrailNinja Casco aperto o integrale per i giri alpini?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Uomolagno

Biker serius
23/9/17
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Roma
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Rockrider 520
Sono considerazioni valide, ma solo per chi ha alto o altissimo livello come te....come i climber forti che arrampicano meglio quando il rischio è più alto...
Mi permetto di dissentire avendo praticato per anni freeclimbing ad ottimi livelli: le due discipline al livello di protezioni non sono paragonabili, se scali senza corda al minimo errore sei morto! In bici come giustamente detto da Michele forse conta più l'esperienza nel cadere che le protezioni in se. Detto ciò io in bici sempre casco integrale... e mi ha salvato in più di un'occasione.
 

torakiki.gt

lupus in bicycla
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pavia
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Spertan mullet - cube two - thok mig
Se cadi male puoi spaccarti la faccia sia in park che in Portage.
Logicamente sarebbe sempre meglio essere più protetti possibile, ma per forza di cose a volte c'è da, fare dei compromessi.
I in giri am- enduro pedalata, solitamente casco aperto, protezioni minimali a gomiti e ginocchia e zaino con paraschiena.
In park invece uso tutto il possibile..!
 

aria

Biker perfektus
23/9/13
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premesso che non mi sogno nemmeno di andare in luoghi del genere e fare passaggi del genere, direi che hai avuto un grandissimo culo. :-((:
Le protezioni servono? no, se sono la scusa per spingersi "oltre". La prima protezione è la testa, non quello che ci metti sopra.
 
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marcocapoti

Biker popularis
11/6/17
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mestre
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scott genius
Si fanno scelte per motivi diversi. Spesso per comodità. Altre volte per non sembrare eccessivi. Un casco componibile andrebbe montata la mentoniera in discesa. Venerdì io non l'ho fatto, andavo piano (stranamente) , mi sono steso su una radice, ho capocciato su una pietra (in foto col colore del casco) , è andata mooooolto bene.... 10 cm a destra avrei un nuovo caro amico... il mio dentista F33B6D00-3C27-4087-BF2F-7B913D4EF8F6.jpg CD5500A3-03F6-4E97-9A79-B04357C8005F.jpg BEBFAC17-0E2E-48E0-BDC4-42CF0AC8276D.jpg DF350A87-98C1-490C-A5F8-C182ED6180C6.jpg
 

Robibz

Biker velocissimus
17/3/21
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Bolzano
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una
Io per giri enduro l'integrale lo metto sempre. E a chi gira con me con casco aperto e mi chiede perché lo metto rispondo sempre "il dentista costa caro".. che è una battuta.. ma è anche un pò una verità..
Apparte che odio profondamente andar dal dentista.. se ti spacchi dei denti il conto può essere tranquillamente di svariate migliaia di euro..
Una ragazza che conosco si è spaccata una 10a di denti e si é fratturata la mascella in più punti e non stava facendo enduro o park, stava facendo un giro per boschi molto tranquillo. Questo per dire che se la sfiga vuole colpire lo fa e basta, e che come dici tu, oltre al dolore atroce, poi ci lasci un sacco di soldi
 
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bughy1978

Biker ultra
1/2/21
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Berghem
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Trek Fuel EX8
Io con ginocchiere e gomitiere non mi trovo, mi limitano troppo.
Premesso che faccio cose nemmeno lontanamente paragonabili a quelle di Mike, io ho trovato il mio assetto con un casco modulabile (e dei buoni freni...).
Girando praticamente sempre solo col marsupio non mi dispiacerebbe proteggere meglio la schiena...
Cmq credo che sia molto soggettivo come discorso.
 

enry

Biker infernalis
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Dolomiti (quando non lavoro in pianuraccia)
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Specy
Mi permetto di dissentire avendo praticato per anni freeclimbing ad ottimi livelli: le due discipline al livello di protezioni non sono paragonabili, se scali senza corda al minimo errore sei morto! In bici come giustamente detto da Michele forse conta più l'esperienza nel cadere che le protezioni in se. Detto ciò io in bici sempre casco integrale... e mi ha salvato in più di un'occasione.
Si...io invece ero un climber scarsissimo...ma la mia impressione è che le sensazioni di Michele sono quelle dell'arrampicatore che prova il boulder a 1 m da terra...senza corda (e paura di cadere) si è più liberi e si osa....i forti lo fanno anche a 10 o 20 o 1000 m da terra...questo volevo dire
 

lollo72

Biker velocissimus
25/7/12
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Romagnano Sesia
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Io per giri enduro l'integrale lo metto sempre. E a chi gira con me con casco aperto e mi chiede perché lo metto rispondo sempre "il dentista costa caro".. che è una battuta.. ma è anche un pò una verità..
Apparte che odio profondamente andar dal dentista.. se ti spacchi dei denti il conto può essere tranquillamente di svariate migliaia di euro..
La mia era solo un'osservazione aggiuntiva , poi personalmente sono 10 anni che in mtb giro con caschi modulari a mentoniera staccabile , il casco in bici è da 44 anni che lo indosso ( a 6 anni mi era stata regalata una saltafoss con caschettino allegato, da allora sempre usato ) ; per non parlare delle 2 ruote motorizzate ( con motore termico ) dal 50 cc dei 14 anni al Ducatone di oggi sempre utilizzato caschi integrali .
 

kika

Biker serius
21/3/08
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CUNEO
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specialized stumpjumper evo 26
Lo scorso anno, in un passaggio banale ma con l'erba alta, sono cappottato su una pietra tagliandomi sotto al mento...
Mi son chiesto se con la mentoniera fossi stato più protetto...
Ancora oggi ho il dubbio che avrebbe aumentato la leva causando un bel colpo di frusta al collo, se non peggio...
Ma forse sono un inguaribile ottimista e cerco sempre il lato positivo delle cose...
 
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gianpt

Biker serius
17/10/07
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pregnana milanese
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ciao Mike, spero tu stia bene e in recupero, perchè occorre vedere qualche tuo bel video per gasarsi.
Premetto che ho inziato ad andare in mtb quasi 30 anni fa , giri all mountain/ pedalati, qualche garetta di gran fondo , ecc.. le protezioni non c'erano o meglio non si usava nulla se non il casco , dunque ti abitui a girare libero, poi sono passato alle discipline gravity , downhill compreso, per ritornare ora alle origini e con freno molto più tirato visto che in questi anni mi sarò rotto una decina di volte, più o meno gravi.
La penso un pò come te , personalmente preferisco girare libero da ogni cosa che mi vincola i movimenti e la visuale , persino gli occhiali mi rompono i coglioni ma li metto per proteggermi da quel qualsiasi cosa che con tutto lo spazio che c'è finisce proprio negli occhi, uso casco aperto per qualsiasi situazione tranne che per uscite enduro o bike park, che ultimamente frequento pochissimo prediligendo uscite pedalate su trail naturali di qualsiasi genere. Non tollero lo zaino ma sono costretto ad usarlo se faccio uscite lunghe e con cambi di clima e necessità di portar cibo, anche il marsupio non mi soddisfa, mi impaccia, comunque meglio dello zaino, ti confesso però che non trovo fastidiose le ginocchiere, se leggere, che a mio avviso sono una delle protezioni più utili perchè il ginocchio è uno dei primi punti di appoggio, idem le gomitiere minimali che però sian ben salde al braccio, alcune si muovono che ti vien voglia subito di lanciarle dal dirupo.
Uso queste protezioni sopra citate però solo se i sentieri si presentano molto tecnici , altrimenti nulla, devo sentirmi libero.
fondamentali invece i guanti, non potrei andare senza , l'idea di non aver la manopola ben salda con la mano, per sudore , mi da insicurezza. Ho provato il para schiena ma a mio avviso va bene solo per uscite bike park.
questo è il mio pensiero e non un consiglio da dare a chi legge, ognuno ha le proprie sensazioni da dover gestire come meglio ritiene opportuno.
ciao ragazzo a presto
P.S. l'anello che si vede nella lastra??? cos'è?
 
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gianpt

Biker serius
17/10/07
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pregnana milanese
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Una ragazza che conosco si è spaccata una 10a di denti e si é fratturata la mascella in più punti e non stava facendo enduro o park, stava facendo un giro per boschi molto tranquillo. Questo per dire che se la sfiga vuole colpire lo fa e basta, e che come dici tu, oltre al dolore atroce, poi ci lasci un sacco di soldi
vero, mi sono rotto diverse volte ma fratture per lo più banali , nonostante non mi sia mai risparmiato , sopratutto nel gravity, bike park con saltoni di ogni genere ecc... poi, quando meno te lo aspetti, arriva la mazzata, la volta più grave , caviglia tibia perone malleoli, praticamente 2 mesi di stampelle , è accaduto su un sentiero di raccordo tra una ps e l'altra , praticamente difficoltà inesistente , come andare dritti in un prato. alla fine non è il se ma il quando e quasi sempre la dove è impensabile che accada.
 

dario.debe

Biker novus
30/8/12
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salzano
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Trek X-Caliber 8
Secondo me questo giro non l'hai scelto tu e psicologicamente, alla lunga, anche questo aspetto ha fatto la sua parte. Eri più teso e nervoso del solito (enfatizzi più volte i passaggi molto difficili),
Più che sull'attrezzatura io andrei ad analizzare le motivazioni che ci spingono a percorrere certi itinerari. Forse c'era un motivo per cui nessuno c'era stato in bici su quella cima. D'altra parte comprendo anche che la creazione di contenuti sempre nuovi ed inediti sia molto importante per un influencer. Ma il prezzo da pagare in questo caso è stato alto. Ti auguro di trovare un equilibrio
 
21/9/22
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reggio emilia
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cube stereo
condivido la tua analisi.

lo stesso identico discorso vale d´inverno per chi fa scialpinismo e si tira dietro uno zaino con in sistema antivalanga (ABS). l´ho provato una volta ed e´ talmente pesante che dopo mezz´ora ero gia´ cotto, ho fatto una fatica doppia rispetto ad avere uno zaino normale. certo, in caso di slavina avere uno zaino del genere puo´ (ma anche qui, non e´ detto) risultare molto utile. l´unica certezza e´ quella di tirarsi dietro 3-4 kg di troppo per tutta la giornata.

la montagna e´ fatta di scelte. ognuno ha la liberta´ e la responsabilita´ di fare le proprie, in base ai propri parametri.

mettiti in ordine che l´inverno si avvicina!
 
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gipipa

Biker tremendus
27/5/07
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torino
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specy enduro - mondraker kaiser - haibike lt8 dh8
per me integrale sempre, magari un modello leggero
il casco aperto lo giudico quasi inutile e le mie esperienze me lo confermano
un pò di peso in più non mi da fastidio
 
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alexLith

Biker serius
29/8/17
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Trento
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24bicycle
condivido la tua analisi.

lo stesso identico discorso vale d´inverno per chi fa scialpinismo e si tira dietro uno zaino con in sistema antivalanga (ABS). l´ho provato una volta ed e´ talmente pesante che dopo mezz´ora ero gia´ cotto, ho fatto una fatica doppia rispetto ad avere uno zaino normale. certo, in caso di slavina avere uno zaino del genere puo´ (ma anche qui, non e´ detto) risultare molto utile. l´unica certezza e´ quella di tirarsi dietro 3-4 kg di troppo per tutta la giornata.

la montagna e´ fatta di scelte. ognuno ha la liberta´ e la responsabilita´ di fare le proprie, in base ai propri parametri.

mettiti in ordine che l´inverno si avvicina!
tocchi un punto interessante che con il discorso e la visione di @iron.mike83 (che assolutamente condivido a tutto cuore) aprirebbe una discussione infinita e dalle mille sfumature. Alla fine cmq anche casco integrale si o no in terreno alpino é una scelta riconducibile a quanto rischio uno vuole CONSAPEVOLMENTE assumersi e quanto le strategie per mitigarlo sono COERENTI con le decisioni prese. Ci sono volumi, saggi, articoli, riviste che si occupano di Risk taking, Decision making in ambito outdoor (specialmente in tema di montagna innevata)... Alla fine rimane solo una scelta personale.

ho questa contro-riflessione (che mi faccio sempre): guideresti in autostrada a 120 km/h senza cinture di sicurezza?!?! Io no. Ma poi mentre guido scrivo messaggi su whapp...
 

The_Chopper

Biker serius
14/8/19
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Venezia
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Cube Stereo 150 C:62 SL 29"
La questione integrale o meno è soprattutto questione di abitudine, io vado in moto da 35 anni (oltre al turismo anche pista e fuoristrada) e la testa chiusa nel casco non mi crea alcun fastidio, in discesa uso sempre integrale, da DH con mascherina in park e modulare con mentoniera staccabile e occhiali nei giri pedalati. Per il resto le considerazioni di Mike sono condivisibili, in park si va veloce e sicuramente si osa di più quindi le protezioni per me sono indispensabili, compreso paraschiena, pettorina, ginocchiere rigide con parastinchi e paragomiti. Nei giri alpini si va più piano e soprattutto si cerca di rischiare meno restando entro i propri limiti con un certo margine. Qui l'abilità del rider gioca un ruolo fondamentale, esperienza e consapevolezza delle proprie capacità sono le protezioni migliori.
Nel mio caso io tendo a rischiare un po' più del dovuto in relazione alle mie capacità, il tornantino stretto e ripido che i miei compari fanno a piedi cerco sempre di farlo in nose press, quindi non è infrequente che vada a gambe all'aria anche durante i giri pedalati :roll:

Memore dei tanti voli anche bruttarelli tipo capottamenti in avanti sulle rocce con atterraggio di faccia se scendo senza protezioni divento rigido e contratto, tendo ad arretrare eccessivamente e alla fine guido male e rischio di più, inoltre magari è una mia errata convinzione ma anche quando la caduta è inevitabile se posso contare sulle protezioni atterro "meglio", magari rotolando a braccia vicine al corpo disperdendo l'energia dell'urto. Viceversa se sono senza protezioni cado mettendo le mani in avanti, e così facendo mi sono già procurato traumi a spalle e braccia.

Inoltre una decina di anni fa per una disattenzione sono caduto su una banale ciclabile (sic! :-((:), ero senza alcuna protezione quindi ho tentato a tutti i costi di atterrare in piedi, così facendo mi sono disintegrato un ginocchio (adesso ho il piatto tibiale artificiale, viti e placche) il che mi è costato due anni di stop e una lunga e dolorosa riabilitazione. Se avessi avuto le ginocchiere non sarebbe successo nulla.

Morale per i giri alpini salgo con solo casco aperto, guanti e zaino con paraschiena, ma prima di qualsiasi discesa metto mentoniera, ginocchiere rigide con parastinchi e gomitiere. Tengo tutto appeso allo zaino, che è un Evoc da enduro predisposto per l'aggancio sicuro delle protezioni.
 
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