mi inchino alla competenza di Ser
e Marco
, ma rimango della mia idea sul fatto che per sfruttare appieno il potenziale delle fibre di carbonio e dei materiali compositi in generale, la sperimentazione e la tecnologia di una grossa azienda siano necessari per produrre componenti affidabili ed effettivamente migliorativi rispetto agli analoghi componenti in lega; lavorare i metalli, compreso il titanio, può essere alla portata di molti artigiani, ma le conoscenze e le necessarie tecnologie per lavorare con i materiali compositi non sono alla portata di tutti.
Che esistano eccezioni è comprensibile, ma le produzioni di tali artigiani, per non perdere la qualità dei prototipi, non possono superare certi limiti, legando tali produzioni a costi elitari e comunque con prodotti con una latitudine d'utilizzo limitata (prodotti su misura, perlappunto) e probabilmente una durata limitata nel tempo ma congeniale al tipo di utilizzo e di utilizzatore.
Tra un telaio realizzato in carbonio sulla falsariga di uno in lega ed uno realizzato per sfruttare i vantaggi di tale materiale dopo appropriati studi, passa veramente un mare...nel campo della BDC è evidente l'abuso di tale materiale anche dove non comporta vantaggi reali, ormai basta dire "carbonio" e la gente compra telai più pesanti e meno prestanti dei corrrispondenti in lega.
Provate a confrontare il carro posteriore di una BDC Cann'dale Synapse o meglio di una XC Scalpel e quello di un telaio di media gamma, dove si incollano spesso posteriori di carbonio solo per motivi commerciali.
Ho fiducia negli artigiani
, ma ritengo che rimanere nell'ambito dei materiali tradizionali, per chi non dispone di ingenti capitali da investire, sia garanzia di prodotti più affidabili e dove aggiungere effettivo valore aggiunto con lavorazioni accurate e progetti anche innovativi, senza farsi trascinare in mode o progetti troppo ambiziosi e costosi legati a tecnologie non facilmente applicabili a livello artigianale.
Bye