Voglio riportare le mie impressioni dopo un utilizzo moderato della bici in oggetto e confronto con la mia precedente bici che, per quanto diversa per geometrie e ciclistica rende la valutazione più obiettiva avendo un metro di paragone.
La mia precedente bici era una front, una BMC TE02 del 2018. Non voglio certo paragonare una full con una front ma alcuni aspetti sono da prendere in considerazione.
Non sto a parlarvi dei dettagli tecnici che potete reperire da soli sul sito del produttore ma della mia esperienza d'uso personale: vado quindi al sodo.
La Canyon LUX Trail CF8 è molto leggera e non mi fa rimpiangere la front in quanto bloccando le sospensioni non avverto il minimo molleggiamento: mi sembra di avere una front a tutti gli effetti. Sbloccando le sospensioni il discorso cambia totalmente regalandomi un'esperienza di guida, una sicurezza in discesa inimmaginabile e anche una maggior trazione in salita: il posteriore non salta su sassi e radici ma "segue" la conformazione del terreno consentendomi di salire in punti dove con la front perdevo trazione costringendomi al piede a terra. Come reattività e guidabilità promossa a pieni voti quindi.
La pulizia del manubrio è un altro elemento degno di nota sebbene si potesse fare di meglio con un manubrio con cablaggio integrato. La pulizia è data sia dai comandi wireless AXS che dal manettino di sblocco delle sospensioni a rotazione del polso che elimina il bruttissimo sovraffollamento di leve e levette sulla barra.
Iniziamo da qui con i miei disappunti:
Lo sblocco delle sospensioni rende si pulito il manubrio ma mi capita spesso che le sospensioni si sblocchino da sole, senza alcun motivo, semplicemente impugnando la manopola.
Forse il mio comando sarà difettoso ma applicando una certa forza sull'impugnatura, all'improvviso ed in modo random il manettino scatta e ruota senza che sia stato schiacciato il pulsantino di sblocco. Questa cosa è fastidiosissima e mi costringe a bloccare nuovamente le sospensioni ruotando un'altra volta il manettino.
Seconda cosa che non mi è piaciuta davvero: i freni!
Gli SRAM Level sono una ciofeca imbarazzante. Inizialmente pensavo dovessero consumarsi un pò le pasticche ma poi dopo tante uscite e con le pasticche giunte a metà posso dire che sono i freni peggiori che abbia mai provato dopo i TEKTRO economici della Trek Marlin 5 di mia figlia.
Nelle discese ripide mi ammazzo a dover applicare una forza immane sulle leve, i freni sono poco potenti, nulla a che vedere con quelli della BMC che erano degli Shimano Deore. Non so quali siano i più pregiati, so solo che questi SRAM Level richiedono una forza eccessiva che non ho mai applicato con la BMC dove frenavo senza problemi e con grande potenza con la poca forza di un solo dito. Qui mi stanco a frenare. E' indicibile ed incredibile. Forse i freni sono la peggior cosa di questa bicicletta ma non è colpa di Canyon in quanto non produce i freni.
Piuttosto se vogliamo colpevolizzare Canyon è sul fatto di utilizzare un kit così scadente e poco performante su una bicicletta da oltre 5mila euro.
Per il resto sono pienamente soddisfatto: reattiva, comoda, veloce in discesa, sul tecnico e ottima arrampicatrice. Leggera per la categoria di appartenenza, complici anche le leggerissime ruote in carbonio.
Il cambio ed il reggisella AXS sono una vera goduria e piacere di guida. Le sospensioni lavorano molto bene. Si macinano tanti km, senza affaticarsi, tranne i polsi e le mani nel frenare nei lunghi ripidoni. La ricomprerei? Ad occhi chiusi, ma i freni sono da cambiare assolutamente!
La mia precedente bici era una front, una BMC TE02 del 2018. Non voglio certo paragonare una full con una front ma alcuni aspetti sono da prendere in considerazione.
Non sto a parlarvi dei dettagli tecnici che potete reperire da soli sul sito del produttore ma della mia esperienza d'uso personale: vado quindi al sodo.
La Canyon LUX Trail CF8 è molto leggera e non mi fa rimpiangere la front in quanto bloccando le sospensioni non avverto il minimo molleggiamento: mi sembra di avere una front a tutti gli effetti. Sbloccando le sospensioni il discorso cambia totalmente regalandomi un'esperienza di guida, una sicurezza in discesa inimmaginabile e anche una maggior trazione in salita: il posteriore non salta su sassi e radici ma "segue" la conformazione del terreno consentendomi di salire in punti dove con la front perdevo trazione costringendomi al piede a terra. Come reattività e guidabilità promossa a pieni voti quindi.
La pulizia del manubrio è un altro elemento degno di nota sebbene si potesse fare di meglio con un manubrio con cablaggio integrato. La pulizia è data sia dai comandi wireless AXS che dal manettino di sblocco delle sospensioni a rotazione del polso che elimina il bruttissimo sovraffollamento di leve e levette sulla barra.
Iniziamo da qui con i miei disappunti:
Lo sblocco delle sospensioni rende si pulito il manubrio ma mi capita spesso che le sospensioni si sblocchino da sole, senza alcun motivo, semplicemente impugnando la manopola.
Forse il mio comando sarà difettoso ma applicando una certa forza sull'impugnatura, all'improvviso ed in modo random il manettino scatta e ruota senza che sia stato schiacciato il pulsantino di sblocco. Questa cosa è fastidiosissima e mi costringe a bloccare nuovamente le sospensioni ruotando un'altra volta il manettino.
Seconda cosa che non mi è piaciuta davvero: i freni!
Gli SRAM Level sono una ciofeca imbarazzante. Inizialmente pensavo dovessero consumarsi un pò le pasticche ma poi dopo tante uscite e con le pasticche giunte a metà posso dire che sono i freni peggiori che abbia mai provato dopo i TEKTRO economici della Trek Marlin 5 di mia figlia.
Nelle discese ripide mi ammazzo a dover applicare una forza immane sulle leve, i freni sono poco potenti, nulla a che vedere con quelli della BMC che erano degli Shimano Deore. Non so quali siano i più pregiati, so solo che questi SRAM Level richiedono una forza eccessiva che non ho mai applicato con la BMC dove frenavo senza problemi e con grande potenza con la poca forza di un solo dito. Qui mi stanco a frenare. E' indicibile ed incredibile. Forse i freni sono la peggior cosa di questa bicicletta ma non è colpa di Canyon in quanto non produce i freni.
Piuttosto se vogliamo colpevolizzare Canyon è sul fatto di utilizzare un kit così scadente e poco performante su una bicicletta da oltre 5mila euro.
Per il resto sono pienamente soddisfatto: reattiva, comoda, veloce in discesa, sul tecnico e ottima arrampicatrice. Leggera per la categoria di appartenenza, complici anche le leggerissime ruote in carbonio.
Il cambio ed il reggisella AXS sono una vera goduria e piacere di guida. Le sospensioni lavorano molto bene. Si macinano tanti km, senza affaticarsi, tranne i polsi e le mani nel frenare nei lunghi ripidoni. La ricomprerei? Ad occhi chiusi, ma i freni sono da cambiare assolutamente!
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